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Segregazione in cantina da parte del compagno: salvataggio della donna da una passante e dal signal for help

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Segregazione in cantina da parte del compagno: salvataggio della donna da una passante e dal signal for help

Una donna di 39 anni è riuscita a salvarsi da un violento sequestro da parte del suo compagno, un 45enne di origine napoletana, grazie all’intervento di una passante e al gesto del ‘signal for help’. La vittima era costretta a vivere segregata in una cantina senza acqua, luce e servizi igienici. Dopo essere stata portata fuori dall’uomo per una ‘passeggiata’, è stata picchiata in pubblico, ma una testimone ha reagito immediatamente, contattando il 112 e segnalando l’accaduto.

Gli agenti, grazie alla descrizione fornita dalla testimone, sono riusciti a risalire all’abitazione del sospettato, situata in via Mazzola a Grottaperfetta. All’interno, hanno trovato il 45enne, la madre e la donna. Quest’ultima, attraverso il gesto del ‘signal for help’, ha potuto raccontare agli agenti le terribili condizioni in cui viveva. La polizia ha identificato la cantina in cui era rinchiusa: un ambiente sottoservito, con un materasso a terra e un secchio per necessità fisiologiche.

Il compagno violento è stato arrestato e la donna è stata trasferita in una struttura protetta, dove riceverà il supporto di un centro antiviolenza. Attualmente si stanno appurando eventuali responsabilità della madre dell’uomo riguardo ai maltrattamenti.

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!

Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.

Il dramma nei parcheggi

Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?

Reazioni che fanno discutere

In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!

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Femminicidio Petrangeli, in aula gli audio del killer: “Maledetta, devo farlela pagare”

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Femminicidio Petrangeli, in aula gli audio del killer: “Maledetta, devo farlela pagare”

FemminicidioRivelato Immaginate di scoprire audio agghiaccianti che svelano i pensieri più oscuri di un killer: è quanto sta emergendo nel caso di Manuela Petrangeli, un dramma che sta catturando l’attenzione di tutti e lasciando tutti senza fiato.

Nel cuore di Roma, un’indagine sul femminicidio di Manuela Petrangeli sta portando alla luce dettagli che fanno gelare il sangue, con prove audio che rivelano l’oscura mente dietro il crimine. Gli inquirenti hanno reso noti frammenti di conversazioni che dipingono un quadro inquietante di rabbia e vendetta, attirando l’interesse di esperti e pubblico.

Le parole che incutono terrore

“maledetta devo fargliela pagare” – questa frase, catturata negli audio del sospettato, sta alimentando speculazioni su motivazioni profonde e torbide, spingendo a chiedersi cosa possa aver spinto a un atto così estremo.

Nuove svolte nell’inchiesta

Mentre le autorità proseguono con le indagini, emergono indizi che potrebbero cambiare il corso del processo, con esperti che analizzano ogni dettaglio per comprendere appieno la dinamica del caso. Non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che continua a evolversi, rivelando lati nascosti della giustizia e della società.

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