Cronaca
Eleonora Giorgi ricorda il fratello Lamberto, tifoso della Roma e figura emblematiche della tv romana

È morta questa mattina all’età di 71 anni Eleonora Giorgi. L’attrice era la sorella di Lamberto, noto giornalista e personaggio di spicco della Tv romana. Lamberto, nato a Roma il primo marzo 1949, ha un’origine familiare mista, con una nonna londinese e una madre ungherese. Il rapporto tra i due è sempre stato ottimo e, come raccontato da Eleonora in passato, ha cercato di trasmettergli la passione per i colori giallorossi.
Dettagli sul Rapporto Fraterno
«Ho 4 fratelli tutti romanisti, tra cui mio fratello maggiore, Lamberto, che è un giornalista sportivo e noto tifoso della As Roma per le sue trasmissioni» aveva affermato Eleonora. «Solo una volta sono andata allo stadio con Lamberto, che mi ha portato in curva, a vedere la Roma. Per me è stato quasi un trauma. Da allora non sono più andata allo stadio, anche perché, poi, sono arrivati i miei due figli, di fede calcistica differente (Milan)».
La Carriera di Lamberto Giorgi
La carriera di Lamberto Giorgi inizia negli anni ’70 a Radio Rai con la trasmissione "Radioinsieme", condotta da Jaja Fiastri e Sandro Merli. La svolta giunge nel 1978 con il programma calcistico domenicale "Roma e Lazio dal primo minuto" su TVR Voxson. Ha segnato intere generazioni ed è stato poi trasmesso anche su TeleRoma56 a partire dal 1983, cambiando nome (In campo con Roma e Lazio), e vincendo anche un ‘Telegatto’. Lamberto ha sempre preferito rimanere fedele alle tv locali, rifiutando offerte di emittenti nazionali. Ha dichiarato: «Io sono come Totti. Non me la sono mai sentita di abbandonare Teleroma 56. Mi hanno cercato sia la Rai sia Mediaset, ma qui abbiamo dei riconoscimenti che le tv nazionali non avranno mai». Ha contribuito anche alla carriera di diversi giornalisti, tra cui Sandro Piccinini e Fabio Caressa.
Al di là della tv, nel 1982, ha partecipato al film "Delitto sull’autostrada" diretto da Bruno Corbucci, interpretando il ruolo del presentatore del festival "Voci Nuove".
Cronaca
Estorsione a Pompi, re del tiramisù: Richiesta di soldi con minaccia di violenza

SvelatoLoScandaloDolciario Il proprietario di una famosa catena di pasticcerie è stato costretto a cedere 130mila euro al cognato, licenziato e finito dietro le sbarre – scopri i dettagli scioccanti di questa faida familiare!
La Faida che Ha Scioccato il Mondo dei Dolci
Immaginate una storia di pasticcini e tradimenti: il titolare di una rinomata catena di pasticcerie si è trovato al centro di una controversia familiare che ha attirato l’attenzione di tutti. Il cognato, precedentemente impiegato nell’azienda, è stato licenziato in tronco e ha poi affrontato guai legali, culminando in una condanna carceraria. Ma cosa ha spinto il tribunale a ordinare un pagamento di 130mila euro? Le speculazioni sono tante, e i dettagli emergono piano piano.
I Retroscena e le Domande Senza Risposta
Dietro le quinte di questo impero dolciario, emergono voci di dispute interne e possibili rancori familiari. Il cognato, ora dietro le sbarre, potrebbe aver rivendicato diritti o risarcimenti legati al suo licenziamento. Questa vicenda solleva interrogativi intriganti: era solo una questione di lavoro o c’è di più? Le fonti vicine al caso parlano di tensioni che potrebbero aver influenzato l’intera catena, lasciando i fan dei dolci a chiedersi cosa succederà dopo.Cronaca
Racket della prostituzione: scomparse le trascrizioni sulla banda, il processo è a rischio.

MisteroNellaCaserma I carabinieri hanno perso la password per file top secret, e un grosso caso contro dieci spietati sfruttatori rischia di sfumare nel nulla!
L’Incredibile Imprevisto
Immaginate lo shock: in un’indagine che prometteva di smascherare un gruppo di criminali senza scrupoli, i carabinieri si sono ritrovati bloccati per una password scomparsa. Sì, proprio come in un thriller da cinema, dove un piccolo errore potrebbe rovinare tutto. Fonti vicine alle indagini rivelano che i file critici, contenenti prove schiaccianti contro questi individui, sono ora inaccessibili, lasciando tutti a chiedersi: come è potuto accadere?
Le Conseguenze da Brividi
E se questo buco nell’indagine portasse al collasso del processo? Con dieci presunti sfruttatori che potrebbero sfuggire alla giustizia, l’intera operazione è appesa a un filo. Gli esperti stanno scavando per recuperare i dati, ma le domande si moltiplicano: era solo un errore umano o c’è qualcosa di più oscuro dietro? Non perdetevi i prossimi aggiornamenti su questa storia che tiene tutti col fiato sospeso!-
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