Attualità
Emanuela, secondo Pietro Orlandi, è ancora oggetto di affermazioni riguardanti l’assenza di verità nascoste sulla sua scomparsa

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa nel maggio 1983, ha risposto a commenti infelici ricevuti sui social riguardo alla sua lunga ricerca della sorella. "Pensavo che non avrei mai più sentito certe frasi idiote. E invece", ha dichiarato Pietro, riferendosi all’impegno che ha profuso in oltre 40 anni di indagini. Egli ha condiviso un ricordo di un cardinale che in passato gli disse: "Ancora con questa storia di tua sorella? Adesso basta".
In una recente comunicazione, Pietro ha aggiunto: "Ad una certa anche basta, non ci sono verità nascoste, Emanuela è scomparsa come scompaiono centinaia di ragazzi ogni anno purtroppo", esprimendo il suo disappunto per le opinioni superficiali espresse da alcuni utenti.
Situazione legale e testimonianze
Attualmente sono in corso tre inchieste riguardo alla scomparsa di Emanuela Orlandi: una in commissione bicamerale, una in Procura a Roma e l’ultima in Vaticano. Tuttavia, molte figure chiave che avrebbero potuto contribuire alla risoluzione del caso sono decedute, tra cui Sabrina Minardi, che aveva rivitalizzato l’interesse per il caso nel 2006 con rivelazioni fatte a Chi l’ha visto?.
Rivelazioni e dichiarazioni controverse
Sabrina Minardi, recentemente scomparsa, aveva portato alla luce il possibile coinvolgimento della Banda della Magliana e di Enrico De Pedis, noto boss criminale. Dopo l’emergere di questa pista, era emerso che i resti di De Pedis si trovavano sotterrati nei sotterranei di Sant’Apollinare. Don Vergari, che all’epoca era rettore della basilica, ha recentemente commentato la questione e non ha escluso il coinvolgimento di De Pedis: "Un coinvolgimento di De Pedis potrebbe essere vero", ha dichiarato. Al tempo stesso, ha avvisato le studentesse di non avvicinarsi a lui, segnalando preoccupazioni sul suo comportamento.
Attualità
Finale di Coppa Italia 2025 a Roma: strade blindate e romani intrappolati dal piano di sicurezza per il 14 maggio

RomaProntaPerLoSpettacolo #FinaleCoppiaItalia2025 Immagina Roma trasformata in un’arena di emozioni per la grande finale di coppa Italia 2025: strade chiuse, divieti e un piano di sicurezza che promette sorprese inaspettate per il 14 maggio – scopri cosa bolle in pentola in questa città eterna!
L’attesa per l’evento calcistico dell’anno sta raggiungendo livelli di frenesia, con la capitale italiana che si prepara a ospitare una finale che potrebbe entrare nella storia. Le autorità hanno pianificato chiusure stradali e restrizioni per garantire uno svolgimento sicuro e fluido, attirando l’attenzione di fan e curiosi da tutto il paese.
Mappa delle restrizioni
In vista della partita, una mappa dettagliata delle strade chiuse è stata resa disponibile per aiutare i residenti e i visitatori a navigare la città. Tra le zone interessate, l’area intorno allo Stadio Olimpico sarà completamente off-limits, con percorsi alternativi segnalati per evitare ingorghi e garantire l’accesso solo agli autorizzati.Il piano di sicurezza da non perdere
Le misure di sicurezza includono controlli rafforzati e presidi delle forze dell’ordine, progettati per un evento senza precedenti. Questo setup non solo protegge i partecipanti, ma potrebbe rivelare innovazioni che cambieranno per sempre come viviamo gli eventi sportivi in Italia. Non perdere l’opportunità di scoprire tutti i dettagli!
Attualità
Furbetto agli arresti domiciliari organizza festa di compleanno, vicino lo segnala su YouPol e finisce in carcere a 29 anni

Hai mai immaginato che una festa di compleanno possa trasformarsi in un incubo dietro le sbarre? #FestaSegreta
In una tranquilla serata romana, un 29enne agli arresti domiciliari ha deciso di ignorare le regole per celebrare il suo giorno speciale, scatenando una catena di eventi che ha catturato l’attenzione di tutti. Il giovane, convinto di poter passare inosservato, ha organizzato una festa in casa, ma un vicino vigile non ha esitato a intervenire, segnalando l’accaduto tramite l’app YouPol della Polizia di Stato.
Il Vicino che Spia
Il residente, probabilmente stanco di rumori molesti, ha immortalato l’evento e inviato la segnalazione in tempo reale. YouPol, l’app dedicata a segnalare reati e situazioni sospette, ha permesso una risposta rapida delle forze dell’ordine, dimostrando come la tecnologia stia rivoluzionando il modo in cui combattiamo il crimine.Le Conseguenze Inattese
Le autorità sono intervenute immediatamente, revocando i domiciliari e portando il 29enne in carcere per violazione delle prescrizioni. Questo caso solleva domande intriganti su privacy, sorveglianza e le linee sottili tra divertimento e illegalità – chissà quante altre storie come questa stanno accadendo intorno a noi?
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