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Malagrotta, il rischio per i lavoratori della manutenzione: nessun controllo su percolato e gas da 10 giorni

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Malagrotta, il rischio per i lavoratori della manutenzione: nessun controllo su percolato e gas da 10 giorni

Nella discarica di Malagrotta, 29 operai specializzati sono stati posti in ferie forzate dal 5 marzo, creando preoccupazioni per la gestione del percolato e del biogas. Questa situazione mina la sicurezza ambientale dell’area, già compromessa dalla fermentazione dei rifiuti. “L’emungimento del percolato è fermo, come è ferma l’estrazione del biogas”, ha denunciato un lavoratore, sottolineando la mancanza di fondi che ha portato a questa decisione.

Gestione della discarica e rischio ambientale

Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, è chiusa ai conferimenti dal 2013 e si trova ora in una fase di post-mortem, necessitando di operazioni di controllo e risanamento. L’assenza di operai implica dunque un rischio aumentato di problemi ambientali e contaminazione.

Situazione legale e futuro dei lavoratori

La società E.Giovi, coinvolta in inchieste per traffico illecito di rifiuti, è attualmente sotto confisca. Il commissario Giuseppe Vadalà è incaricato della bonifica, con un piano di lavoro da 250 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’area. Tuttavia, i 29 operai continuano a rimanere in ferie forzate, senza certezze sul loro futuro lavorativo. Le organizzazioni sindacali esprimono forte preoccupazione: “Siamo basiti sulla tempistica e sulla modalità di questa gestione,” afferma Gianluca Deiua della Fit-Cisl Roma e Lazio, aggiungendo che “Malagrotta senza lavoratori per dieci giorni è una bomba a orologeria”.

Angelo Vastola, consigliere municipale e attivista ambientale, avverte che “senza questi lavoratori esperti, il rischio di sversamenti tossici e dispersioni incontrollate aumenta ogni ora.” La mancanza di personale specializzato mette a repentaglio l’integrità dell’impianto e la sicurezza del territorio circostante.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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