Attualità
Morassut annuncia: “In commissione ci sono ancora tante persone da ascoltare, presto anche Accetti”

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi
Il vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, Roberto Morassut, ha dichiarato a Fanpage.it: “Stiamo valutando la possibilità di convocare anche Marco Accetti, potrebbe avere degli elementi da riferirci”, a distanza di un anno dalla creazione della commissione. In questo periodo, sono emersi nuovi elementi significativi legati ai due casi.
Un anno di attività della commissione
Morassut ha evidenziato il lavoro svolto in termini di audizioni e raccolta documentale, riconoscendo che molte altre persone dovranno essere convocate. Ha menzionato la possibilità di convocare Marco Fassoni Accetti, un personaggio centrale nella vicenda che ha rilasciato dichiarazioni e documentazione alla commissione. “Si è autoaccusato, ha avuto procedimenti giudiziari anche legati ai casi”, ha aggiunto Morassut, sottolineando l’importanza di ascoltare direttamente quanto ha da dire.
Possibili nuove audizioni
La commissione ha già ascoltato Nicola Cavaliere, capo della Omicidi durante la scomparsa di Emanuela, e si sta valutando la convocazione di Vittorio Rizzi, attuale direttore dei Servizi Segreti, per avere ulteriori chiarimenti. Relativamente ad Ali Agca, che ha espresso il desiderio di essere convocato, Morassut ha dichiarato che non si considera affidabile e non si prevede di ascoltarlo.
Per quanto riguarda il Vaticano, la convocazione di religiosi è complicata da questioni di giurisdizione. Inoltre, il vicepresidente ha espresso preoccupazione riguardo all’età avanzata di alcuni testimoni chiave, sottolineando che “il timore è che, dopo quaranta anni, per alcuni possa essere troppo tardi”.
Verso una relazione finale
Nei prossimi mesi, la commissione dovrebbe iniziare a redigere una relazione e concentrare il lavoro su piste investigative più dettagliate. Morassut ha menzionato la possibilità di accertare legami tra i due casi, pur riconoscendo che potrebbero evolvere in vicende separate. L’obiettivo della commissione rimane chiaro: “Lo scopo per cui è stata creata la commissione bicamerale d’inchiesta è proprio questo” ha concluso Morassut, sperando in una ricostruzione storica accettabile.
Attualità
Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!
In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.
Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica
Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?Perché l’ANPI è al centro del dibattito
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.
Attualità
Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!
Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.
Il dramma nei parcheggi
Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?Reazioni che fanno discutere
In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!
-
Cronaca2 giorni fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Attualità2 giorni fa
È morto Papa Francesco
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Attualità6 giorni fa
Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto