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Cronaca

Ostia, inaugurazione del Centro regionale per il contrasto agli abusi e maltrattamenti ai minori

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Ostia, inaugurazione del Centro regionale per il contrasto agli abusi e maltrattamenti ai minori

Giovedì 6 marzo alle 10.30, in via Tagaste 131 a Ostia Ponente, verrà inaugurato il nuovo Centro regionale per il contrasto agli abusi e maltrattamenti ai minori. Questo centro, situato nell’ex centro comunitario “Asilo Savoia”, è il secondo del suo genere a Roma, dopo il Fregosi di via dei Sabelli a San Lorenzo. Alla cerimonia parteciperanno diverse autorità, tra cui il Direttore Generale dell’Asilo Savoia Luigi Bussi e il Presidente del X municipio Mario Falconi.

Dettagli sul Centro

Il Centro fornirà supporto ai minori di età compresa tra 0 e 18 anni che presentano segnalazioni di abuso e maltrattamento, lavorando in collaborazione con i servizi sociali municipali e dell’Asl. “Lavoreremo affiancando le famiglie con un’equipe composta da un’assistente sociale, due psicoterapeute, due educatori professionali” è stato comunicato dal Savoia. Inoltre, sono previste collaborazioni con professionisti come neuropsicologi e avvocati, a seconda delle necessità dei casi trattati. Gli orari di apertura attuali sono lunedì, giovedì e sabato mattina.

Servizi Offerti

Il Centro accoglierà minori vittime di “tutte le forme di cattiva cura fisica e affettiva, di abusi sessuali, di trascuratezza o di trattamento trascurante, di sfruttamento commerciale” che possano compromettere la loro salute, sviluppo e dignità. La gestione degli accessi avverrà anche tramite segnalazioni dei servizi sociali del X Municipio.

Con questa iniziativa, il territorio del X municipio si dota di un ulteriore strumento per affrontare il delicato tema degli abusi sui minori, impegnandosi a garantire un ambiente più sicuro e supportivo per i ragazzi e le loro famiglie.

Cronaca

Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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