Cronaca
San Masculo, il borgo reale di Checco Zalone e la sua posizione nel video L’ultimo giorno di patriarcato

San Masculo, il paese immaginario scelto da Checco Zalone per il suo video “L’ultimo giorno di patriarcato”, esiste realmente ed è Castel San Pietro Romano, situato alle porte di Roma. Con una tradizione cinematografica che risale a “Pane, amore e fantasia” e “I due marescialli”, il paese ritorna a rivestire un ruolo da set di successo. Il videoclip, pubblicato in occasione della giornata internazionale della Donna, ha già raccolto milioni di visualizzazioni e sta facendo parlare di sé, celebrando l’abdicazione del maschio “alfa” attraverso una parodia del machismo.
Riscoperta di Castel San Pietro Romano
Il video ha messo in luce la bellezza degli scorci di Castel San Pietro Romano, che conta 837 abitanti e che è considerato uno dei Borghi più belli d’Italia. La realizzazione del videoclip, diretta da Gennaro Nuziante, ha coinvolto una parte significativa della comunità locale. Il sindaco Gianpaolo Nardi ha espresso il suo orgoglio per l’evento, evidenziando come «il cuore di Castello è il set del videoclip» e ringraziando la troupe e i residenti per la loro entusiastica collaborazione. La presenza della troupe ha rappresentato «un’opportunità di visibilità e sviluppo per Castello ed il territorio prenestino».
Dettagli sulle riprese
Le immagini del video, impreziosite da riprese aeree, mostrano il paesaggio naturale di Castel San Pietro Romano. Particolari iconici come la via Vittorio Veneto sono stati mantenuti, mentre il “Caffè Nerchia” diventa, in un tocco di ironia, “Perchia” nel video. Le reazioni dei residenti sono state positive, con Maria Rosicarelli, consigliera delegata alla cultura, che ha descritto come sia stato emozionante vedere il montaggio finale, frutto di una settimana di riprese. Ora, i residenti auspicano la possibilità di un sequel, attendendo con entusiasmo il prossimo ciak.
Cronaca
Zingari e sinti nella Resistenza, il podcast di Carta Roma al liceo Dante

Hai mai immaginato che Rom e Sinti abbiano combattuto eroicamente nella Resistenza italiana, sfidando secoli di pregiudizi? #RomNellaResistenza #StoriaDimenticata #Antiziganismo
Un Podcast Che Svela Eroi Nascosti
Immagina di scoprire una pagina di storia italiana che è rimasta nell’ombra per troppo tempo: un podcast intitolato “Uno di noi. Rom e Sinti nella Resistenza” sta scuotendo le coscienze, portando alla luce storie di coraggio che nessuno si aspetterebbe. Realizzato dall’Associazione Carta di Roma e dalla Fondazione Diritti Umani, questo progetto è dedicato alle scuole, come il Liceo Dante di Roma, per far riflettere studenti e insegnanti sui pregiudizi che persistono da secoli.
Gli Stereotipi Che Resistono Ancora Oggi
E se ti dicessimo che l’antiziganismo ha radici profonde, risalenti al 1300 quando Rom e Sinti arrivarono in Europa? Nonostante siano cittadini italiani da secoli, continuano a subire generalizzazioni e un linguaggio disumanizzante. Come spiega la ricercatrice Eva Rizzin, durante un recente incontro con gli studenti del Liceo Dante, è ora di smontare questi stereotipi diffusi nei media e sui social. Pensaci: le comunità Rom e Sinti rappresentano meno dello 0,5% della popolazione italiana, eppure sono vittime di percezioni distorte che ignorano la loro realtà.La Lotta per la Libertà Contro Ogni Previsione
E cosa succederebbe se scoprissi che Rom e Sinti non hanno combattuto solo per sopravvivere, ma per una democrazia che li escludeva? Il podcast, creato da Danilo De Biasio con l’aiuto di storici e una intervista inedita da un archivio sulla Shoah, racconta la storia di figure come Amilcare Debar. Queste persone si sono unite alla Resistenza contro il nazifascismo, lottando fianco a fianco con altri italiani per porre fine a una dittatura che le discriminava. È una narrazione che ribalta tutto ciò che credevi sulla storia d’Italia – storie di eroismo dimenticate o ridotte a mere vittime. Non perdere l’occasione di esplorare questa pagina poco conosciuta!
Cronaca
Zona Olimpica off-limits con Sinner e la Lazio: tutto ciò che c’è da sapere

RomaInPiedi, scopri come due eventi sportivi epici stanno per trasformare il Foro Italico in un vero e proprio epicentro di emozioni e caos!
Gli Eventi che Fanno Impazzire la Città
Al Foro Italico di Roma, un pomeriggio di pura adrenalina attende migliaia di appassionati: alle 18, lo stadio Olimpico ospiterà lo scontro mozzafiato tra Lazio e Juventus, con gol, tensione e follia da derby. Ma l’eccitazione non si ferma qui, perché solo un’ora dopo, gli Internazionali di Tennis vedranno il fenomeno Jannik Sinner sfidare l’argentino Mariano Navone in un match che potrebbe regalare colpi da brivido e sorprese inaspettate.
Il Caos sulle Strade: Divieti e Parcheggi Segreti
Chissà quanti si chiederanno come muoversi in mezzo a tutto questo trambusto? È scattato un piano viabilità che limita l’accesso all’area, con divieti di sosta estesi su zone come il lungotevere della Vittoria e il lungotevere Oberdan. Per i tifosi della Lazio, però, c’è un tocco di fortuna: parcheggi dedicati in luoghi strategici come piazzale Clodio e viale della XVII Olimpiade, pronti a ospitare auto e sogni di vittoria.Agenti in Azione: Sicurezza e Traffico da Brivido
Immagina centinaia di persone che si riversano sulle strade – e beh, potrebbe succedere davvero! Tra i 150 e i 200 agenti della polizia di Roma Capitale saranno dispiegati intorno al Foro Italico, allo stadio e nelle zone vicine, pronti a bloccare il traffico in un batter d’occhio per garantire sicurezza. Le difficoltà di circolazione saranno al massimo in serata, quando la folla raggiungerà il picco, lasciando tutti a chiedersi: “Che serata elettrizzante ci aspetta?”
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