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Alessia Sbal travolta e uccisa sul Gra: niente sconto di pena, camionista condannato a otto anni

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Alessia Sbal travolta e uccisa sul Gra: niente sconto di pena, camionista condannato a otto anni

#GiustiziaÈFatta #OmicidioStradale #Roma: La Corte d’appello conferma la condanna a 8 anni per il camionista che ha ucciso Alessia Sbal sul GRA. La famiglia esulta ma critica la mancata condanna per omissione di soccorso. Ilaria Sbal: "Così incitate le persone a fuggire" 🔥📰

«Giustizia è fatta», le lacrime rigano il viso di Tina e Ilaria, rispettivamente mamma e sorella di Alessia Sbal, la 42enne travolta e uccisa sul Grande raccordo anulare il 4 dicembre 2022 dal camionista Flavio Focassati. Sono lacrime di gioia le loro, i giudici della Corte d’appello di Roma hanno appena confermato la sentenza di primo grado con cui Focassati è stato condannato a otto anni per omicidio stradale aggravato dalla fuga e per omissione di soccorso. Proprio per chiedere l’assoluzione da quest’ultimo reato i legali del camionista avevano presentato un concordato – accolto dal procuratore generale – perché sostenevano che anche se l’imputato si fosse fermato non avrebbe potuto fare nulla per Alessia, morta sul colpo a causa del terribile impatto. Una richiesta che avrebbe portato a una diminuzione di pena a sei anni e che aveva trovato la ferma opposizione della famiglia della 42enne: «Così passa il messaggio che chiunque è libero di investire le persone e scappare». Una richiesta che ha trovato il «no», ieri, anche della Corte.

Alessia Sbal travolta e uccisa sul Gra da un pirata, niente “omissione di soccorso”. La sorella: «Così incitate le persone a fuggire»

I fatti

Alessia Sbal è stata travolta e uccisa dal tir guidato da Focassati nel dicembre 2022 sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dell’uscita Casalotti-Boccea a Roma. Intorno alle 20.30 di quella tragica domenica, Focassati e la vittima si fermarono in una piazzola di emergenza sul Gra per discutere, dopo una collisione tra i rispettivi veicoli. Quando la donna contattò il numero di emergenza per segnalare la targa del tir, il camionista ripartì con l’autoarticolato travolgendola. Lマン fuggì dopo l’impatto, non si fermò neanche dopo l’inseguimento di alcuni testimoni oculari – che raccontarono del tentativo di Focassati di speronarli. Venne poi fermato a 38 chilometri di distanza dalla Polstrada e si giustificò dicendo che non si era accorto di averla investita.

Nel corso della requisitoria del processo di primo grado il pm Stefano Luciani aveva definito «abnorme» la condotta di guida di Focassati: «Aveva capito che Sbal era al telefono con il Nue, sapeva di avere assunto cocaina e che stavano arrivando i carabinieri ed è scappato perché era drogato». Il test della droga venne effettuato soltanto ore dopo il fermo, impedendo così di stabilire quanto tempo prima avesse assunto la sostanza. Con la conseguenza della caduta dell’aggravante per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Le reazioni

Quindi la condanna lo scorso giugno, in abbreviato, a otto anni. «Una sentenza feroce», l’ha definita ieri in aula durante la sua discussione l’avvocato della difesa, Federico Calzolai. Non sono stati d’accordo i giudici, che l’hanno confermata. Non è d’accordo neanche la famiglia di Ilaria. «Giustizia è fatta ma io speravo di più perché Alessia non la meritava questa morte», ha detto mamma Tina. «Sono contenta della decisione presa – lo sfogo di Ilaria dopo gli abbracci con la madre e gli altri amici e parenti presenti in aula – Ancora una volta il comportamento e la reputazione di mia sorella sono stati messi in discussione dalla difesa dell’imputato ma sono contenta che nonostante questo la Corte le abbia dato il suo posto nel mondo». Ma la battaglia di Ilaria non si ferma qui. «Ho intenzione di fondare un’associazione, “Il sorriso di Alessia”, con il compito di dare assistenza tecnica e morale a tutte quelle famiglie che hanno perso una persona cara. Il mio obiettivo è quello di far ricordare a tutti il sorriso di mia sorella», ha concluso Ilaria.

«Per noi è una grande vittoria giuridica, ma anche umana e morale», ha commentato l’avvocato Lucia Catalini, che insieme alla collega Cristina Bertocchini rappresenta la famiglia Sbal.

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Museo della Shoah: respinto il ricorso dei residenti presso Villa Torlonia, lavori in corso

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La Decisione Shock del TAR

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha fatto un passo decisivo acquisendo i documenti cruciali sul cantiere direttamente dal Campidoglio, alimentando la curiosità su cosa potrebbe nascondere questa inchiesta. Gli esperti si chiedono se questa mossa porterà a rivelazioni inattese che cambieranno il corso della vicenda.

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Il TAR ha respinto con forza le argomentazioni del Comitato, che insisteva sul rischio sicurezza come punto centrale. Ma cosa ha convinto i giudici a ignorare queste preoccupazioni? Si tratta di un colpo di scena che fa sorgere domande su quali prove nascoste abbiano influenzato la decisione, lasciando tutti in attesa di ulteriori dettagli.

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Definendo il sito come un “obiettivo sensibile”, il TAR ha evidenziato l’importanza storica e emotiva del luogo, che ora è al centro di un dibattito affascinante. Quali segreti custodisce questo posto e perché è finito sotto i riflettori? Questa classificazione potrebbe aprire la porta a sviluppi imprevedibili che tengono i lettori con il fiato sospeso.

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In nome del Papa, blocco dei bus nel centro di Roma: quali linee si fermano il 26 aprile

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RomaInCaosPerIFuneraliDiPapaFrancesco: Scopri come i trasporti pubblici di Roma saranno sconvolti in modo epico per l’evento del secolo!

L’inevitabile stop al trasporto pubblico

Il 26 aprile, il centro di Roma si prepara a un vero e proprio blocco del traffico pubblico per i funerali di Papa Francesco, attirando orde di fedeli e curiosi. Immagina strade affollate e autobus fermi: Atac e il Comune hanno deciso di sospendere quasi tutti i mezzi di superficie che passano vicino al Vaticano o al percorso del corteo funebre. Solo la linea 514 dei tram continuerà a correre, sostituendo temporaneamente le linee 5 e 14.

Le linee più colpite: un elenco che ti lascerà a bocca aperta

Tra le sospensioni più eclatanti, decine di linee bus e tram andranno in vacanza forzata. Niente corse per i bus 30, 34, 40, 46, 51, 64, 70, 71, 100, 117, 119, 280 e 628, mentre i tram 2, 3, 8 e 19 saranno rimpiazzati da autobus. Ma non è tutto: altre linee subiranno deviazioni sorprendenti, come la 16 che aggira Santa Maria Maggiore, la 32 che si ferma a piazzale Clodio senza arrivare a Ottaviano, o la 49 sospesa tra piazza Irnerio e piazza Cavour. Anche la 60 limiterà il percorso tra piazza della Repubblica e piazza Venezia, e la 62 sarà interrotta tra piazza Barberini e la stazione di San Pietro.

Alternative smart per non rimanere bloccati

Per evitare il caos totale, Atac consiglia di affidarsi alla metropolitana, che sarà potenziata con corse fino all’1.30 già dalla notte precedente. Nelle notti tra il 25 e il 26, e tra il 26 e il 27 aprile, l’intera rete metro estenderà gli orari. Se stai puntando a San Pietro, scendi alle fermate Cipro o Ottaviano sulla linea A, o usa le ferrovie urbane FL3 e FL5 dalla stazione Roma San Pietro. Chissà quante sorprese ti aspettano in questa giornata storica!

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