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Cronaca

Caso di meningite a Regina Coeli: detenuto in attesa di giudizio tra la vita e la morte

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Caso di meningite a Regina Coeli: detenuto in attesa di giudizio tra la vita e la morte

È in isolamento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Lazzaro Spallanzani. Intubato, sedato, in coma. Tiziano Paloni, 40 anni, romano, è arrivato all’ospedale lunedì 7 aprile in condizioni disperate dopo aver contratto una forma aggressiva di meningite da Neisseria meningitidis mentre era detenuto nel carcere di Regina Coeli, in attesa di giudizio. Ora lotta tra la vita e la morte. #Meningite #ReginaCoeli #SaluteInCarcere

A lanciare l’allarme sono la madre Anna e la sorella Valentina, intervistate da Roma Today: “Mio fratello sta rischiando la vita e non vorrei che ciò capiti ad altri detenuti che, seppur giudizialmente condannati o gravemente indiziati, meritano ed hanno diritto a un trattamento sanitario efficiente che non abbia nulla da invidiare rispetto a quello offerto a noi persone libere. Essere detenuti non deve comportare alcun limite, specie se si tratta del diritto alla salute”.

Secondo quanto ricostruito dai familiari, l’uomo ha accusato un forte mal di testa mentre si trovava nella struttura di Trastevere. Avrebbe chiesto di essere accompagnato in infermeria. Poco dopo, le sue condizioni si sono aggravate. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito, dove è arrivato già in coma. Da lì il trasferimento allo Spallanzani, centro specializzato in malattie infettive. È in isolamento. Nessun parente ha potuto vederlo, neanche attraverso un vetro.

A informare la famiglia non sono state le autorità penitenziarie. “Siamo stati contattati dalla sorella di un detenuto di Regina Coeli”, racconta Valentina. Solo dopo vari tentativi e l’intervento del legale di fiducia, Fabio Harakati, sono riusciti a ottenere conferma del ricovero. L’avvocato ha formalizzato la richiesta di accesso alla cartella clinica del carcere e dei due ospedali. “In questo momento di grande preoccupazione per Tiziano, è molto prematuro accertare eventuali responsabilità qualora ci fossero. Il pensiero della famiglia è adesso solo per lui”.

Secondo quanto comunicato dalla Asl Roma 1, che ha competenza sanitaria su Regina Coeli, sono state immediatamente attivate le procedure di profilassi previste per i contatti a rischio: detenuti, agenti, personale sanitario, medici, infermieri. Tutti i test hanno dato esito negativo. Profilassi anche per gli autisti delle ambulanze che hanno trasportato Paloni, anch’essi risultati negativi. Ma il caso ha aperto un nuovo fronte sulle condizioni igienico-sanitarie nelle carceri italiane. E ora la famiglia attende. Chiede risposte, ma soprattutto spera in un miracolo. La madre è all’esterno dell’ospedale, in attesa dell’autorizzazione per poter vedere il figlio. “È necessario rendere pubblico quanto successo a mio figlio affinché non accada più una cosa del genere in un carcere”.

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Vigile urbano interviene e libera il gatto trascurato in casa per giorni.

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Vigile urbano interviene e libera il gatto trascurato in casa per giorni.

Scopri l’incredibile avventura di un gatto intrappolato e salvato all’ultimo minuto da un eroe inaspettato! #SalviamoGliAnimali

L’Allarme dei Vicini

Gli abitanti del quartiere non potevano credere ai loro occhi quando hanno notato un povero felino lasciato solo e intrappolato in un appartamento. Il proprietario dell’immobile se n’era andato, ignorando le condizioni dell’animale, e questo ha scatenato un’onda di preoccupazione tra i residenti. Chi avrebbe immaginato che una tranquilla giornata si trasformasse in un’emergenza felina?

L’Eroico Intervento

In un gesto di puro coraggio, un agente ha deciso di agire immediatamente. Si è affacciato dal balcone di un appartamento adiacente e, con un’arrampicata audace e rischiosa, è riuscito a raggiungere il gatto, salvandolo da una situazione potenzialmente pericolosa. Sarà questo l’inizio di una nuova storia di eroi quotidiani?

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Scoperto deposito di cinquemila pacchetti di sigarette di contrabbando alla Magliana

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Scoperto deposito di cinquemila pacchetti di sigarette di contrabbando alla Magliana

Un nascondiglio segreto di sigarette di contrabbando sconvolge Roma: cosa nascondeva quell’immobile? #Roma #Contrabbando #PoliziaLocale

La scoperta che ha lasciato tutti a bocca aperta

Immaginate di fare un controllo di routine per un’occupazione abusiva e ritrovarvi di fronte a un vero e proprio tesoro illegale: è proprio ciò che è accaduto agli agenti della polizia locale di Roma Capitale, del XI Gruppo Marconi. In un immobile di proprietà dell’INPS, nella tranquilla zona della Magliana, hanno rinvenuto oltre cinquemila pacchetti di sigarette senza il contrassegno dei Monopoli di Stato. Un quantitativo impressionante, pari a circa un quintale, che fa sorgere mille domande su chi potrebbe essere coinvolto in questa rete clandestina.

Le indagini che tengono tutti col fiato sospeso

Ora, le autorità sono al lavoro per svelare i dettagli di questa vicenda: le sigarette sono state sequestrate in base alle norme contro il contrabbando, e l’immobile è stato riconsegnato al proprietario. Gli agenti hanno informato la magistratura, mentre proseguono gli accertamenti per identificare i responsabili dell’occupazione abusiva e della detenzione di questo materiale illecito. Chissà quali altri segreti emergeranno da questa inchiesta? 😲

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