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Cronaca

Festival Tulipani di Seta Nera: XVIII edizione

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Festival Tulipani di Seta Nera: XVIII edizione

Si è aperta con un sentito omaggio a Eleonora Giorgi la conferenza stampa della XVIII Edizione del Festival Tulipani di Seta Nera, tenutasi lo scorso 28 marzo presso la Casa del Cinema. Il festival si svolgerà a Roma, al The Space Cinema Moderno, dall’8 all’11 maggio. L’attrice, recentemente scomparsa, è stata ricordata per il coraggio con cui ha affrontato e raccontato la malattia. Barbara De Rossi, madrina della selezione dei film sociali per Rai Cinema Channel, ha sottolineato come la Giorgi abbia “fatto breccia in un muro”, portando alla luce un tema spesso taciuto. Negli anni ’80 e ’90, infatti, la malattia era un argomento da tenere nascosto, come ha ricordato De Rossi, evidenziando anche le difficoltà che le attrici over 50 affrontano nel trovare lavoro. "Non vi dimenticate che le attrici quando hanno fatto un bel percorso lo fanno fino alla fine dei loro giorni”.

Omaggio e determinazione

Pino Quartullo, padrino della manifestazione, ha ricordato la determinazione di Giorgi, che continuava a progettare e sognare fino all’ultimo, citando il progetto teatrale di portare “Un tocco di classe” sul palco. Il festival si propone di rimettere al centro della narrazione l’essere umano, le sue diversità, fragilità e unicità, riflettendo su temi di grande attualità.

Selezione di opere e temi importanti

Il Festival Tulipani di Seta Nera ha visto una grande partecipazione internazionale, con ben 500 opere iscritte nelle sue quattro sezioni: 300 cortometraggi, 70 documentari, 80 SocialClip e 50 digital series, provenienti da tutto il mondo, inclusi Cina, Russia, USA, Argentina, Iran e Israele. Tra le 97 opere selezionate, visibili sulla piattaforma Rai Cinema Channel dal 1 aprile all’11 maggio, il Direttore artistico sceglierà il vincitore del Premio Sorriso Rai Cinema Channel basandosi sul numero di visualizzazioni.

Supporto alle opere indipendenti

Diego Righini, Presidente del Festival, ha sottolineato l’importanza di una riforma del Tax Credit che possa supportare meglio le opere indipendenti, specialmente quelle che trattano temi come disabilità, dignità della malattia e violenza di genere. Durante la presentazione delle opere, sono intervenuti Paola Tassone, Lorenza Lei, Paolo Del Brocco e altri esponenti del settore, tutti concordi sull’importanza di affrontare questioni sociali attraverso il cinema. Le opere selezionate affrontano temi come salute, disabilità, bullismo e legalità, con la partecipazione di volti noti come Claudio Amendola e Anna Ferzetti.

Cronaca

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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