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Cronaca

Gennaro Sangiuliano scagionato da accuse di peculato e rivelazione di segreto di ufficio

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Gennaro Sangiuliano scagionato da accuse di peculato e rivelazione di segreto di ufficio

Le accuse di peculato e rivelazione del segreto d’ufficio nei confronti dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano archiviate! Si chiude un caso che ha tenuto banco: trasferta, relazioni pericolose e spese da chiarire. #GennaroSangiuliano #Politica #Scandalo

Le autorità romane hanno finalmente archiviato le pesantissime accuse di peculato e rivelazione del segreto d’ufficio a carico di Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro della Cultura. Un’indagine che era nei radar da tempo, seguita con estrema attenzione dagli appassionati di cronaca politica.

“La procura aveva chiesto l’archiviazione già da tempo”, ha dichiarato l’avvocato di Sangiuliano, Saverio Sica, confermando che dopo un’analisi approfondita di atti e testimonianze, i magistrati hanno deciso di chiudere il caso. Durante le indagini, sono state esaminate le otto trasferte in compagnia di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei e accusata di stalking e violazione della privacy, con la quale Sangiuliano aveva una relazione extraconiugale.

I Viaggi Diventano un’Audizione

L’inchiesta ha messo in luce dettagli sui viaggi discutibili tra i due, inclusi episodi come quello del G7 della Cultura a Pompei e la missione a Taormina. Le spese legate a queste trasferte sollevano interrogativi, e non solo da parte della procura: anche la Corte dei Conti è scesa in campo per accertare il reale utilizzo dei fondi pubblici. “Le spese per le trasferte di Rosaria Boccia sarebbero state coperte da fondi pubblici?”: la domanda resta in sospeso, lasciando un alone di mistero sulla gestione delle finanze pubbliche.

Con l’archiviazione del caso, però, Sangiuliano può finalmente tirare un sospiro di sollievo e lasciarsi alle spalle questo imbarazzante capitolo. Ma la vita politica è nota per essere piena di sorprese, e le preoccupazioni sull’uso dei fondi pubblici potrebbero non sparire così rapidamente dal panorama mediatico.

Cronaca

Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

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Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

SvoltaChocNelCaso: Il killer cambia versione sul telefono della vittima, e la verità è più inquietante di quanto si pensi!

La confessione inaspettata

In un colpo di scena che sta accendendo i riflettori sulle indagini, il killer ha rivelato ai pubblici ministeri di aver passato il telefono della giovane vittima a sua madre, Nors Manlapaz. Questa ammissione ha lasciato tutti a chiedersi cosa altro potrebbe emergere da questa intricata storia di inganni e misteri.

La storia che si sgretola

Prima di questa rivelazione, l’uomo aveva sostenuto di aver gettato il dispositivo in un tombino, una narrazione che ora è stata smascherata come falsa. Gli inquirenti sono in fibrillazione, e i dettagli di questo voltafaccia stanno alimentando speculazioni su possibili nuovi indizi nascosti.

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Cronaca

L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

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L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

MisteroUccisioneARoma Scopri i dettagli scioccanti sul cellulare ritrovato della studentessa uccisa, che potrebbe svelare segreti inimmaginabili! #Roma #Femminicidio #IndaginiSegrete

Il Ritrovamento Scioccante

È stato finalmente ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la giovane studentessa tragicamente uccisa con tre coltellate al collo dal suo ex fidanzato Mark Samson. L’apparecchio, ora sotto sequestro, è stato scoperto a casa di Samson, il reo confesso che ha abbandonato il corpo della vittima in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Ma cosa potrebbe nascondere questo telefono? Gli inquirenti sono già al lavoro per analizzarlo, alimentando la curiosità su possibili messaggi o prove nascoste che potrebbero cambiare tutto.

Le Indagini in Corso

Intanto, le autorità stanno approfondendo gli esami disposti dalla Procura di Roma sul tablet e sul computer di Ilaria, oltre al cellulare di Samson. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. È incredibile pensare a quante tracce digitali potrebbero emergere, rivelando lati oscuri di questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.

Il Racconto Drammatico della Madre

«Sembrava un demonio, ho avuto paura che mi facesse del male». Sono queste le parole agghiaccianti di Nors Man Lapaz, la madre di Mark Samson, durante un interrogatorio in Questura. La donna, ora indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha descritto le ore successive al femminicidio avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. Ha sentito i due discutere animatamente quella mattina, e quando ha bussato alla porta, ha trovato il figlio in uno stato terrificante. Tremava e farfugliava frasi confuse, come «se non lo facevo io, ammazzavano me», lasciando intendere un possibile scenario alternativo che gli inquirenti stanno verificando con attenzione. Ma è lei che potrebbe aver aiutato a ripulire la scena del crimine e a infilare il corpo in una valigia, un dettaglio che fa rabbrividire e solleva mille domande su cosa sia davvero accaduto.

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