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Cronaca

Giovane muore in ospedale dopo caduta da monopattino: dimesso e poi deceduto

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Giovane muore in ospedale dopo caduta da monopattino: dimesso e poi deceduto

La Procura di Cassino ha avviato un’inchiesta sulla morte di Charles Balfour, giovane studente universitario di 24 anni, deceduto questa mattina all’ospedale "Santa Scolastica" dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso poche ore prima. La cartella clinica è stata sequestrata e gli investigatori stanno cercando di fare luce su quanto accaduto nelle ore precedenti la sua morte.

Charles, originario del Ghana e residente a Carpi, era arrivato in ospedale nella notte tra giovedì e venerdì con dolori acuti. Dopo una prima tac alla testa, è stato dimesso alle 3 del mattino, ma ha deciso di rimanere all’interno della struttura, steso su una barella nel corridoio. Solo al cambio turno, i medici lo hanno trovato in stato catatonico. Nuovi esami hanno evidenziato una gravissima emorragia interna, probabilmente causata dalla rottura della milza e lesioni renali. Nonostante un intervento d’urgenza, il giovane è deceduto poco dopo l’operazione.

Gli agenti del commissariato di Cassino, intervenuti su richiesta della famiglia, stanno ora indagando per capire se vi siano stati errori nella gestione del caso e perché il giovane non abbia ricevuto ulteriori accertamenti addominali nonostante i sintomi evidenti. La salma è stata posta sotto sequestro e sarà eseguita un’autopsia nei prossimi giorni. L’inchiesta, ancora in fase preliminare, cercherà di fare chiarezza su una tragedia che ha colpito profondamente la comunità di Cassino e il mondo accademico, con amici e compagni di corso che piangono la perdita di un giovane.

Commento: Si spera che questa inchiesta non si trasformi in un’ennesima "farsa all’italiana" dove, come al solito, si cerca di insabbiare tutto sotto il tappeto. La morte del povero Charles merita giustizia, non un copione già visto di inefficienza e superficialità.

Cronaca

Race for The Cure: la marea rosa attraversa il cuore di Roma

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Race for The Cure: la marea rosa attraversa il cuore di Roma

Hai mai visto 150.000 persone correre per la vita in una marea rosa che promette di cambiare tutto? #RaceForTheCure

La corsa che ha invaso Roma con speranza e solidarietà

Più di 150.000 persone hanno trasformato il cuore di Roma in un oceano di colori e determinazione durante la 26esima edizione della Race for the Cure, l’evento mondiale più grande contro i tumori al seno. Organizzata da Komen Italia e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, questa manifestazione ha unito sport, prevenzione e comunità in un’atmosfera di ispirazione pura. Immagina strade affollate, volti sorridenti e un’energia contagiosa che ha invaso il Circo Massimo e le vie del centro: un vero spettacolo che ti fa riflettere su quanto possa essere potente un gesto collettivo.

Le eroine in rosa che stanno ispirando il mondo

Al centro di tutto ci sono le Donne in Rosa, donne coraggiose che affrontano o hanno sconfitto il tumore al seno, diventando simbolo di forza e resilienza. Come ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, questa è “un miracolo civile” che manda un messaggio potente sulla vita e sulla solidarietà. Ogni anno, ben 56.000 donne in Italia ricevono una diagnosi di tumore al seno – un numero che fa riflettere e che rende questi eventi non solo una corsa, ma una vera rivoluzione personale e sociale.

Il villaggio della salute: dove la prevenzione diventa realtà

L’anima dell’iniziativa è stata il villaggio della Salute, attivo per quattro giorni e coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli insieme a Komen Italia. Qui, oltre 4.000 prestazioni gratuite di diagnosi precoce hanno raggiunto soprattutto donne in situazioni di fragilità economica, offrendo un’opportunità unica per la salute. Non mancano le sorprese: tra gli stand più gettonati, uno dedicato all’acqua come risorsa vitale, con Acea che ha portato una squadra di oltre 450 persone per enfatizzare il legame tra idratazione, vita e prevenzione. Anche Sport e Salute si è unito alla festa con circa 50 dipendenti, guidati dal presidente Marco Mezzaroma, rendendo l’evento un mix irresistibile di sport e consapevolezza.

L’impatto che sta cambiando la lotta al cancro

Secondo Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, questa manifestazione è uno degli appuntamenti di solidarietà più affollati di Roma, grazie alla generosità di tutti i partecipanti. Da oltre 20 anni, Komen Italia ha investito più di 31 milioni di euro in progetti di prevenzione, ricerca e supporto alle pazienti, promuovendo migliaia di giornate dedicate alla salute femminile, finanziando borse di studio per medici e avviando iniziative innovative. È un impegno che cresce ogni anno, lasciando tutti a chiedersi: cosa potrebbe succedere se ancora più persone si unissero a questa causa?

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Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: Spero che Leone XIV intervenga per la pace di mia madre.

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Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: Spero che Leone XIV intervenga per la pace di mia madre.

MisteroVaticano #ScomparsaIrrisolta Scopri il dramma di una famiglia che da 42 anni cerca risposte su una scomparsa enigmatica!

Il caso che tiene banco da decenni

Quarantadue anni dopo la misteriosa scomparsa di una cittadina vaticana, la sua famiglia continua a vivere nell’incertezza, alimentando un’inchiesta che affascina e sconvolge. Immagina un segreto sepolto nel cuore del Vaticano: cosa potrebbe nascondere una storia del genere?

Le parole toccanti del fratello

Il fratello della donna ha condiviso un messaggio carico di emozione, rivelando che per la loro madre non ci sarà mai pace senza la verità. “È un peso che ci opprime ogni giorno”, ha dichiarato, lasciando tutti a chiedersi quali dettagli nascosti potrebbero emergere e cambiare tutto. Quali segreti del passato stanno per venire alla luce?

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