Cronaca
Hanno distrutto il van e rubato i costumi degli attori

Post per i social (280 caratteri):
A Roma, il famoso influencer Giuseppe Ninno ha subito un furto del suo van ma un bambino di 9 anni è venuto in suo soccorso! La "signora Maria" torna sul palco grazie alla solidarietà romana. #Roma #GiuseppeNinno #Solidarietà #Furto #Influencer
Brutta disavventura ma con lieto fine, a Roma, per il “mandrake” brindisino, ossia l’influencer **Giuseppe Ninno**, diventato trendy sui social grazie ai video (divertentissimi) in cui interpreta la signora Maria – mamma e casalinga perennemente in vestaglia e perennemente affannata tra le mille incombenze domestiche – il marito di lei, sempre in pigiama e poco collaborativo e, soprattutto, il figlio, Giuseppe. Dagli “imbarazzi” di questo bambino sono nate le gag che Ninno sta portando per l’Italia anche in un tour teatrale.
Il furto
L’altra settimana facendo tappa nella Capitale ecco l’imprevisto: il van su cui si muove, parcheggiato sul lungotevere in pieno centro, viene preso di mira dai “soliti” ladri. Finestrino rotto e bagagli spariti. Compresa la super-vestaglia rossa di scena, ormai emblematica delle sue sitcom. Nel disperato tentativo di rientrarne in possesso, l’influencer pubblica un accorato appello sociale: «Amiche e amici di Roma perché grazie a dio la maggior parte della gente su questo pianeta è buona… Appena arrivati a Roma – scrive – qualcuno ci ha riservato una bella sorpresa. Hanno distrutto il van e rubato il borsone dello spettacolo con all’interno roba di zero valore economico ma del valore affettivo incalcolabile (vestaglia della signora Maria e pigiama di Papà). Ora, siccome so che qui c’è tanta gente buona e con un cuore, vi chiedo un aiuto: se doveste ritrovarla o avere informazioni in merito vi prego contattatemi!», Nel testo Ninno precisa anche il luogo dove è avvenuto il furto, ossia nei pressi di piazza Bocca della Verità, in prossimità del Tempio di Giano. All’appello è seguita una pioggia di commenti, tanti dei romani che, in qualche modo, chiedevano «scusa» a nome della città. Qualcuno ha rincarato: «Mai lasciare incustoditi i bagagli sul lungotevere, specie nei van che si sa trasportano turisti. Purtroppo sul quel tratto di lungotevere è un continuo». Il post e la storia in pochissimo tempo vengono visualizzati da 14mila persone. E tra questi c’è Alessio un bambino di 9 anni. è lui che scrive a Ninno/Giuseppe: «Ciao Giuseppe ho la vestaglia uguale alla tua. La comprai per venire ai parioli a Roma a teatro. Se vuoi te la regalo. È la stessa identica». Per Ninno è segno che «c’è ancora speranza» e gente buona. L’incontro con Alessio e riecco la vestaglia.
La speranza
A. Mar.
Cronaca
Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

Scopri le storie commoventi e segrete di Papa Francesco che hanno trasformato vite ai margini della società! #PapaFrancesco #StorieDiFede #PeriferieIncredibili
Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
Cronaca
A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna
L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
-
Attualità17 ore fa
È morto Papa Francesco
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Attualità4 giorni fa
Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto
-
Attualità6 giorni fa
Treno schiaccia donna a Marina di Cerveteri sospesi i treni tra Ladispoli e Santa Severa