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nel cuore di Monteverde colpi al sacco e round nel segno del divertimento e dell’inclusione, ma senza troppi fronzoli politicamente corretti

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nel cuore di Monteverde colpi al sacco e round nel segno del divertimento e dell’inclusione, ma senza troppi fronzoli politicamente corretti

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🎉 Brooklyn Fitboxing compie un anno a Monteverde, Roma! 🌟 Fondata dal Trio Medusa e soci, è la palestra più inclusiva del mondo. Dai 14enni agli ottantenni, tutti si allenano con coach top. E sì, c’è anche una torta gigante! 🥊🎂 #BrooklynFitboxing #Monteverde #TrioMedusa


La nascita di Brooklyn Fitboxing

Compie il primo anno di vita Brooklyn Fitboxing, il primo club di boxe e kickboxing nato da un desiderio di Giorgio Maria Daviddi e Gabriele Corsi (del "Trio Medusa", ndr) insieme a Paolo Trippa e gli altri due soci, Umberto Maria Chiaramonte e Cristiano Federici. A Roma, nel cuore di Monteverde, in viale dei Colli Portuensi, 551, il pomeriggio di sabato scorso (12 aprile) è stato caratterizzato da tanto divertimento, musica e una grande torta che ha celebrato un anno di apertura della palestra. Era il 17 aprile del 2024 quando il taglio del nastro aveva dato il via al sistema di allenamento della Brooklyn Fitboxing che conta 200 sedi in Italia e nel mondo con circa 60mila soci già affiliati. «Ci siamo appassionati di boxe e il nostro pallino era aprire una palestra con un format agile e adatto a tutte le età», spiega a “Il Messaggero Gabriele Corsi. E aggiunge: «Qui vengono tutti: dai 14enni agli ottantenni, è una palestra aperta a chiunque e chi si allena è seguito da coach (Monia, Elio e Alessio, ndr) super preparati e laureati in scienze motorie, fitness e psicologia».

Come funziona una lezione

Si tratta di una delle discipline fitness diffuse nel panorama nazionale e internazionale. Nata in Spagna, la formula ha ottenuto tanta popolarità: uno sport considerato dinamico, con tecniche di boxe e kickboxing che aiutano ad aumentare il benessere fisico in un ambiente divertente. Nessun contatto fisico con gli avversari, la lezione dura 47 minuti circa e si svolge in gruppo sotto la supervisione di un istruttore certificato. Si parte con un riscaldamento e si passa alle combinazioni di colpi e sequenze di esercizi attraverso una «tecnologia brevettata dei sacchi da boxe che consente inoltre di monitorare le performance in tempo reale, contribuendo a creare un ambiente motivante e stimolante». Prima di iscriversi è possibile fare una prova a 9.95 euro senza alcuno impegno. Successivamente si potrà scegliere il pacchetto di allenamenti. Grazie all’app si può prenotare o disdire la lezione in qualunque momento. La palestra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20. Il sabato fino alle 13.30. «Ci sono tutte le combinazioni possibili per chi non ha possibilità di venire alle 7. Sono garantite – sottolinea Giorgio Daviddi – le lezioni (alle 18, alle 19 e alle 20) tutte le sere tranne il sabato».

Inclusione e solidarietà

Un format di allenamento che mira al divertimento ma anche alla condivisione e solidarietà. «Il nostro – ricorda Gabriele Corsi – è un progetto a livello sociale. Siamo la palestra più inclusiva del mondo e ci stiamo organizzando per coinvolgere i ragazzi autistici e vogliamo farlo in collaborazione con PizzAut e trainer preparati. Inoltre devolviamo il 2% lordo, fisso, a quattro progetti. Ogni fitboxer, al momento dell’iscrizione, decide a quale progetto aderire». Sport, dunque, divertimento nel segno della solidarietà e dell’inclusione. #BrooklynFitboxing #Monteverde #TrioMedusa #Inclusione #Solidarietà

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

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Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

Scopri le storie commoventi e segrete di Papa Francesco che hanno trasformato vite ai margini della società! #PapaFrancesco #StorieDiFede #PeriferieIncredibili

Le Testimonianze

Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.

L’Abbraccio

E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.

L’Incontro

Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna

L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma

Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.

La Testimonianza della Mamma Terrorizzata

Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.

L’Aggressione e il Momento di Paura

Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.

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