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Cronaca

Omaggio al patrimonio cinematografico

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Omaggio al patrimonio cinematografico

Dal 31 marzo al 6 aprile, Roma ospiterà la prima edizione del festival "Custodi di sogni. I tesori della Cineteca Nazionale", ideato da Steve Della Casa, Conservatore della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia. L’iniziativa mira a celebrare e promuovere i beni culturali cinematografici conservati dalla Cineteca, offrendo l’opportunità di scoprire capolavori restaurati ed esplorare le tematiche relative alla preservazione e al restauro del cinema.

Un programma ricco di eventi e scoperte

Il festival prevede eventi significativi come omaggi a figure importanti del cinema italiano, tra cui Claudio Caligari, e la presentazione di materiale filmico inedito, come "The story of William Tell" di Jack Cardiff. In programma anche un tributo a registe pionieristiche come Elvira Notari in vista del suo 150° anniversario nel 2025, oltre a cortometraggi sperimentali, tra cui quelli di Dacia Maraini, e incontri con ospiti, inclusa la regista Liliana Cavani.

Proiezioni e ospiti d’eccezione

Tra i film previsti, si distingue "Ecce bombo" di Nanni Moretti, vincitore del Leone d’Oro al Miglior restauro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 2024, e "Sei donne per l’assassino" di Mario Bava, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024. Le proiezioni saranno accompagnate da conversazioni con i registi Nanni Moretti e Dario Argento. L’evento si svolgerà in diverse sedi, come il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Casa del Cinema, con ingresso libero fino a esaurimento posti.

Intervista con Steve Della Casa

“Questo evento coinvolge tutta la Cineteca e non include solo la proiezione dei film, ma anche una mostra con manifesti di film di Ercole Maciste degli anni ’60 e un banchetto che presenterà tutte le nostre pubblicazioni,” ha dichiarato Della Casa. “Abbiamo messo online quasi tutta la nostra collezione archiviata, in modo che studiosi, studenti e appassionati possano consultarla.” Il festival include anche omaggi a importanti figure del cinema italiano, come Riccardo Freda e Marco Ferreri, per evidenziare l’impatto della censura sulle loro opere.

“Vorrei che gli altri notassero che questa è la prima volta in cui la Cineteca Nazionale, fondata nel 1949, si apre completamente al pubblico,” ha aggiunto. Infine, ha invitato i giovani a partecipare: “Tutto l’evento è gratuito e più persone parteciperanno, più sono felice.”

Cronaca

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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