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Cronaca

Scontro tra bus scuola e tir in A1: 50 bimbi coinvolti, nessun ferito grave

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Scontro tra bus scuola e tir in A1: 50 bimbi coinvolti, nessun ferito grave

Paura sull’autostrada A1 tra San Vittore del Lazio e Caianello, dove un bus con 50 bambini in gita ha tamponato un tir. Solo lievi feriti, nessun codice rosso. In corso accertamenti su dinamica e autisti. #A1 #Incidente #SicurezzaStradale

Paura questa mattina lungo l’autostrada A1, nel tratto compreso tra San Vittore del Lazio e Caianello, in provincia di Frosinone, dove si è verificato un violento scontro tra un autobus con a bordo 50 bambini in gita scolastica e un camion. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 Ares, i vigili del fuoco e le unità della polizia stradale di Cassino e un elicottero.

In base alle prime informazioni, non ci sarebbero persone in codice rosso, mentre tutti gli altri coinvolti – tra cui i piccoli passeggeri – avrebbero riportato ferite lievi e un forte stato di shock. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento. Le operazioni di soccorso sono in corso e la situazione resta in aggiornamento.

A bordo del pullman c’erano 50 bambini in gita. Da Frosinone andavano verso sud. Come emerso dai primi accertamenti, il loro bus ha tamponato un tir con rimorchio. Non ci sono feriti gravi. Per precauzione 3 bambini e un professore sono stati portati in ospedale. Hanno riportato lievi escoriazioni. Tutti i piccoli passeggeri sono stati portati con un altro pullman in zona Cassino dove ci sono le famiglie che li stanno aspettando. Nessuna persona in codice rosso. Sono stati disposti gli accertamenti alcolemici sui due autisti. Non è ancora chiara la dinamica dello scontro causato dalla distrazione di uno dei due autisti, oppure dal mancato rispetto della distanza di sicurezza.

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Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

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Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

SvoltaChocNelCaso: Il killer cambia versione sul telefono della vittima, e la verità è più inquietante di quanto si pensi!

La confessione inaspettata

In un colpo di scena che sta accendendo i riflettori sulle indagini, il killer ha rivelato ai pubblici ministeri di aver passato il telefono della giovane vittima a sua madre, Nors Manlapaz. Questa ammissione ha lasciato tutti a chiedersi cosa altro potrebbe emergere da questa intricata storia di inganni e misteri.

La storia che si sgretola

Prima di questa rivelazione, l’uomo aveva sostenuto di aver gettato il dispositivo in un tombino, una narrazione che ora è stata smascherata come falsa. Gli inquirenti sono in fibrillazione, e i dettagli di questo voltafaccia stanno alimentando speculazioni su possibili nuovi indizi nascosti.

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L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

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L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

MisteroUccisioneARoma Scopri i dettagli scioccanti sul cellulare ritrovato della studentessa uccisa, che potrebbe svelare segreti inimmaginabili! #Roma #Femminicidio #IndaginiSegrete

Il Ritrovamento Scioccante

È stato finalmente ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la giovane studentessa tragicamente uccisa con tre coltellate al collo dal suo ex fidanzato Mark Samson. L’apparecchio, ora sotto sequestro, è stato scoperto a casa di Samson, il reo confesso che ha abbandonato il corpo della vittima in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Ma cosa potrebbe nascondere questo telefono? Gli inquirenti sono già al lavoro per analizzarlo, alimentando la curiosità su possibili messaggi o prove nascoste che potrebbero cambiare tutto.

Le Indagini in Corso

Intanto, le autorità stanno approfondendo gli esami disposti dalla Procura di Roma sul tablet e sul computer di Ilaria, oltre al cellulare di Samson. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. È incredibile pensare a quante tracce digitali potrebbero emergere, rivelando lati oscuri di questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.

Il Racconto Drammatico della Madre

«Sembrava un demonio, ho avuto paura che mi facesse del male». Sono queste le parole agghiaccianti di Nors Man Lapaz, la madre di Mark Samson, durante un interrogatorio in Questura. La donna, ora indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha descritto le ore successive al femminicidio avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. Ha sentito i due discutere animatamente quella mattina, e quando ha bussato alla porta, ha trovato il figlio in uno stato terrificante. Tremava e farfugliava frasi confuse, come «se non lo facevo io, ammazzavano me», lasciando intendere un possibile scenario alternativo che gli inquirenti stanno verificando con attenzione. Ma è lei che potrebbe aver aiutato a ripulire la scena del crimine e a infilare il corpo in una valigia, un dettaglio che fa rabbrividire e solleva mille domande su cosa sia davvero accaduto.

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