Cronaca
Scuole medie e superiori del Lazio partecipano al concorso per gli 800 anni del Cantico delle creature al liceo Amaldi

Un messaggio sul delicato legame tra essere umano e ambiente, scritto più di 800 anni fa da San Francesco, farà da sfondo al concorso ‘Il Cantico: un abbraccio universale’. L’evento si svolgerà il 2 aprile al liceo Amaldi di Tor Bella Monaca, coinvolgendo scuole medie e superiori del Lazio che parteciperanno con rielaborazioni testuali e artistiche.
Il liceo di via Parasacchi ospiterà un incontro formativo per approfondire uno dei primi testi della letteratura italiana, che invita al rispetto e all’amore per la natura. Il concorso, promosso dalla Direzione generale dell’Usr per il Lazio, vede la partecipazione di circa 6.200 studenti e sarà seguito da un incontro con figure di spicco come Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, e Giulio Ferroni, critico letterario.
Messaggi e Attività
Alessandro Masi sottolinea che “Il futuro è in un ambiente amico di tutti”, mentre Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr per il Lazio, afferma che “questo straordinario testo continua a risuonare con una potenza che attraversa i secoli”. Saranno anche avviati percorsi di educazione ambientale per trecento studenti, che diventeranno ‘custodi della natura’.
Il concorso intende attualizzare il messaggio di San Francesco alle sfide ambientali moderne, con il coinvolgimento delle istituzioni per sensibilizzare alla protezione dell’ecosistema. Angela Polillo, Tenente colonnello del Comando unità forestali ambientali dell’arma dei Carabinieri, sottolinea l’importanza di “non riceviamo in eredità dai nostri genitori l’ambiente, ma lo consegniamo al futuro dei nostri figli”.
Eventi Speciali
La premiazione sarà preceduta da un evento per le scuole dell’infanzia e primaria il 4 aprile presso la Sala A di via Asiago degli studi radiofonici Rai, con la partecipazione di protagonisti di Rai Radio Kids.
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
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