Cronaca
Vacanze di Pasqua 2025: le date in calendario e tutti i ponti

Con la Pasqua alle porte, le scuole italiane si preparano a chiudere i battenti per una serie di giorni di vacanza che faranno la gioia degli studenti e l’orrore dei genitori. Dalle materne alle superiori, ecco come sarà distribuito il tempo libero. #scuola #vacanze #Pasqua #Liberazione #1maggio
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Pasqua e dintorni: stop delle lezioni
Con la Pasqua che si avvicina è dietro l’angolo anche la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Per quanto riguarda nidi e materne del Comune, lo stop è dal 17 al 22 aprile, ma le attività saranno sospese anche venerdì 25 aprile, in occasione della festa della Liberazione, e giovedì 1 maggio per quella del Lavoro. Il giorno dopo, però, si rientra.
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Autonomia scolastica e ponti strategici
Diverso è invece il discorso per le materne statali che fanno parte degli istituti comprensivi e poi anche per primarie, secondarie di primo e secondo grado. In virtù dell’autonomia scolastica, infatti, molte scuole — attraverso deliberazioni del consiglio d’istituto — hanno deciso di aprire in anticipo a settembre rispetto al calendario regionale, con l’obiettivo di regalare qualche giorno di vacanza in più a studenti e famiglie in primavera, per esempio garantendo la possibilità di fare ponti, come quello dell’1 maggio.
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Il caso dell’istituto Mozart
Per esempio, l’istituto comprensivo Mozart aveva scelto di riaprire il 9 settembre: dal 17 al 22 aprile sono previste le vacanze pasquali, poi il Consiglio ha stabilito di chiudere anche mercoledì 23 e giovedì 24 aprile, che attaccati all’appuntamento della Liberazione, che cade di venerdì, e al week-end, fanno un maxi-ponte di 10 giorni. Si tornerà a scuola solo lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30, per poi tornare in vacanza da giovedì 1 maggio a domenica 4.
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Strategie comuni tra le scuole
Lo stesso ragionamento l’hanno fatto anche i consigli d’istituto e i dirigenti di altre scuole, dall’istituto comprensivo Paolo Stefanelli all’Artemisia Gentileschi. Una lunga pausa ce l’avranno anche gli studenti delle superiori: ripartono l’11 e faranno vacanza dal 17 al 27 i licei Socrate, Montale, Levi Civita, Manara, Righi, Plauto, Cavour, Kant, Lucrezio Caro, Seneca, Orazio. Poi stop di nuovo tra l’ 1 e il 4 maggio.
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Chi resta a corto di vacanze
Nessun ponte ultra-lungo per altre scuole: al Dante, si legge sul calendario scolastico pubblicato sul sito della scuola, si rientrerà a scuola il 23 aprile. Come anche al Giulio Cesare, dove però si faranno 4 giorni di vacanza dall’1 al 4 maggio grazie a una delibera del consiglio d’istituto che ha stabilito la chiusura della scuola per venerdì 2 e sabato 3. Anche all’Ic Donatello l’unico ponte è quello della festa dei Lavoratori.
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
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