Cronaca
Villa Ada, il presidio degli ambientalisti contro il passaggio carrabile dai Parioli

In via San Filippo Martire ai Parioli, un gruppo di associazioni ambientaliste si è radunato per protestare contro la decisione del Comune di aprire un ingresso carrabile a Villa Ada, minacciando la biodiversità di uno dei luoghi più selvaggi di Roma. #VillaAda #Ambiente #Protesta
La "breccia di Villa Ada" sotto accusa
"Nessuna strada nei boschi di Villa Ada". I rappresentanti di un plotone di associazioni ambientaliste, dall’Osservatorio Sheerwood a Carteinregola, dal Wwf agli Amici di Villa Ada, tutti schierati oggi in via San Filippo Martire ai Parioli, dove dopo più di un secolo il Comune ha deciso di aprire un ingresso ufficiale al posto di quella storica "breccia di Villa Ada" , da cui da sempre gli abitanti del quartiere entrano nel parco, da quando nel 1921 un giardiniere, Filippo anche lui, per amore di una dama della villa aveva creato segretamente questa apertura per incontrarla di nascosto.
Un sentiero di incontri clandestini e storie d’amore, perfetto anche per chi cercava un ingresso alternativo e una passeggiata romantica nella storia romana.
Ma a far scatenare la polemica è il progetto dell’assessorato all’Ambiente di aprire oltre a un ingresso pedonale, anche uno carrabile. E così ecco la ragione di un vero e proprio presidio.
"Associazioni e Comitati" hanno detto "chiedono che in via di San Filippo Martire sia unicamente regolarizzato e sistemato un passaggio pedonale, perché attualmente c’è una scomoda ‘breccia’ , esprimendo invece assoluta contrarietà alla realizzazione di un varco carrabile che prefigurerebbe lo stravolgimento di una delle zone più delicate e più ricche di biodiversità e wilderness di tutta Villa Ada".
"La Sovrintendenza Capitolina" affermano gli ambientalisti "ha dato parere favorevole all’intervento, ma con la prescrizione che sia realizzato solo un ‘varco a utilizzo pedonale’ mentre il progetto prevede un cancello carrabile più due accessi laterali pedonali. La prescrizione della Sovrintendenza Capitolina sembra dunque essere stata ignorata nelle conclusioni della Conferenza dei Servizi.
E ancora: "Nel parere della Soprintendenza speciale archeologia si prescrive, tra l’altro, che ‘le opere necessarie non dovranno recare danno all’apparato radicale delle essenze arboree presenti nell’area d’intervento’ , cosa praticamente impossibile considerata l’esistenza di una fitta zona boschiva subito al di là del muro perimetrale del parco". Da qui l’appello a rivedere il progetto già appaltato per un importo di 88 mila euro.
Non solo: "Il non rispetto delle prescrizioni dovrebbe diventare oggetto di un esposto alla magistratura. E nei prossimi giorni sarà lanciata infine una petizione popolare con raccolta di firme per fermare questa grave minaccia per il parco".
Si muove anche la politica. "Villa Ada è una delle ultime foreste urbane d’Europa, un’area unica da un punto di vista naturalistico e boschivo e dunque, a maggior ragione, da tutelare. Consentire ai mezzi motorizzati di accedervi rappresenterebbe un intervento estremamente invasivo e rischioso sia per la vegetazione che per la fauna selvatica presente" affermano Flavia De Gregorio, Antonio De Santis e Marinella Inguscio, rispettivamente capogruppo e consigliere di Azione in Campidoglio e capogruppo in II Municipio.
Attaccano anche Daniele Diaco, consigliere capitolino M5S e Vicepresidente della Commissione Ambiente, e Elisabetta Gagliassi, capogruppo M5S in II Municipio: "Le strade restino fuori da Villa Ada".
Cronaca
Bambino travolge il padre con la moto da cross: l’uomo gravemente ferito

UnBambinoInvesteIlPadreConUnaMotoDaCross #IncidenteShocking
Il Drammatico Scontro in Famiglia
Immagina la scena: un tranquillo pomeriggio in periferia si trasforma in un momento di puro caos quando un ragazzino, spinto dalla curiosità, sale sulla moto da cross del padre. La moto, con la marcia ancora inserita, parte all’improvviso, travolgendo l’uomo che tenta invano di fermarla. Succede tutto in un batter d’occhio a Cervaro, in provincia di Frosinone, lasciando tutti a chiedersi come un gioco innocente possa finire in tragedia.
Le Ferite e il Corsa Contro il Tempo
Il padre, colpito con violenza, riporta un grave trauma pneumo-toracico che lo lascia in condizioni critiche. I soccorsi scattano immediatamente: l’uomo viene classificato in codice rosso e trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Ora, si trova ricoverato in una situazione seria ma stabile, con la famiglia e i lettori che trattengono il fiato in attesa di aggiornamenti. Che cosa succederà dopo? Non perdere di vista questa storia incredibile!
Cronaca
La nuova preferenziale a zig-zag di via Portuense: un design che sta generando sorprese inaspettate

ViaPortuenseIncubo Hai mai immaginato che una corsia preferenziale potesse trasformarsi in un vero pericolo pubblico, con incidenti che schizzano alle stelle e residenti furiosi? Scopri i dettagli scioccanti di questo fallimento stradale a Roma!
Gli Incidenti in Aumento
Nel 2024, la via Portuense ha registrato ben 36 incidenti, di cui 19 con feriti, e i primi tre mesi del 2025 non fanno che peggiorare la situazione, con già 18 sinistri e 4 feriti. Questa strada, che collega aree chiave come largo La Loggia e viale Marconi, era stata riprogettata nel 2019 per promuovere i mezzi pubblici, ridurre il traffico e migliorare la sicurezza. Ma cosa è successo davvero? I residenti raccontano di una corsia discontinua e confusa, che invece di fluidificare il flusso veicolare crea caos, mettendo a rischio pedoni e automobilisti in zone strategiche come quelle vicino all’ospedale San Camillo e alla caserma dei carabinieri.
Le Critiche dalla Comunità
Al centro delle polemiche c’è la conformazione irregolare della corsia, con restringimenti improvvisi e cordoli che confondono gli utenti della strada. Marco Palma, consigliere del XI Municipio, non ha dubbi: “Invece di risolvere i problemi, ha appesantito il traffico e moltiplicato i rischi”. Ha persino presentato un’interrogazione per chiedere interventi urgenti, come attraversamenti pedonali più visibili e una migliore segnaletica. E non è solo lui a parlare: un report recente sull’area tra via Pallavicini e via Belluzzo rivela un balzo di incidenti, da 50 nel 2024 a 21 nei primi tre mesi del 2025, con feriti in aumento. Un deputato locale avverte: “Se non agiamo ora, le cose potrebbero peggiorare in modo drammatico”.
I Disagi Quotidiani
Immagina di aspettare l’autobus senza riparo, mentre le auto sfrecciano in modo imprevedibile, o di perdere il tuo posto auto a causa di questa “riforma”. Riccardo Migliaccio, un residente attivo nel quartiere, descrive la situazione come un vero incubo: “La corsia è un zigzag pericoloso, e solo un bus la usa interamente, mentre gli altri devono deviare creando ulteriore confusione”. Un incidente emblematico ha visto una donna di 76 anni investita sulle strisce pedonali poco dopo l’inaugurazione, un evento che ha fatto gridare ai locali: “Cosa si aspetta, il peggio?”. Questi disagi stanno trasformando una via storica in un punto caldo di tensioni e pericoli, lasciando tutti a chiedersi: quanto ancora durerà questo caos?
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