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Gli scienziati in ritardo scoprono una nuova pianta in un parco dopo mezzo secolo

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Gli scienziati in ritardo scoprono una nuova pianta in un parco dopo mezzo secolo

ScopertaSbalorditiva Hai mai immaginato che un minuscolo segreto peloso, nascosto tra le rocce di un parco nazionale, potesse ribaltare tutto ciò che sappiamo sulla natura? Proprio negli Stati Uniti, gli scienziati hanno svelato una pianta che non solo è una novità assoluta, ma ha anche dato vita a un intero genere nuovo, un evento che non accadeva da ben mezzo secolo!

Questa pianta, battezzata scientificamente Ovicula biradiata e nota come “diablillo lanudo” (diavoletto peloso), appartiene alla famiglia dei girasoli ma è così unica da meritare un posto tutto suo. Scoperta nel Parco Nazionale Big Bend, la sua esistenza è un promemoria affascinante di quanto la Terra abbia ancora da rivelare, con petali color granata e un fogliame bianco e vellutato che sembra uscito da un mondo incantato.

Una pianta misteriosa che ha eluso gli scienziati per decenni

Trovare il “diablillo lanudo” non è stato semplice: le sue dimensioni ridotte e la capacità di mimetizzarsi tra le rocce l’hanno reso un enigma per anni. Una volta individuata, però, ha rivelato tratti che fanno drizzare le antenne: i petali color granata che catturano lo sguardo e un fogliame bianco e peloso che ricorda il cotone, rendendola una vera star botanica.

Il nome latino Ovicula biradiata non è casuale – “Ovicula” evoca una piccola pecora per via del suo aspetto lanuginoso, mentre “biradiata” si riferisce ai suoi fiori con due raggi distintivi. Quello che rende questa scoperta così intrigante è che non si tratta solo di una nuova specie, ma di qualcosa di così diverso da richiedere un genere a sé nel mondo dei girasoli.

La caccia al tesoro che ha coinvolto istituzioni di livello mondiale

La scoperta è avvenuta grazie a una collaborazione straordinaria tra il Parco Nazionale Big Bend, la Sul Ross State University, il Centro CIDIIR di Durango e l’Accademia delle Scienze della California. Immaginate: per una pianta così piccola, un team del genere è come un detective show in piena regola, e non a caso è la prima volta in 50 anni che negli Stati Uniti si identifica un nuovo genere in un parco nazionale.

I primi indizi sono emersi all’inizio del 2024, grazie a una segnalazione da una volontaria su iNaturalist, che ha messo gli scienziati sulla pista giusta. Per trovare un precedente, bisogna tornare agli anni ’70 con la Dedeckera eurekensis nella Valle della Morte – una rarità che fa salire la curiosità a livelli stellari.

Perché questa pianta potrebbe cambiare tutto ciò che sappiamo

Nonostante le sue dimensioni modeste, il “diablillo lanudo” dimostra come certe piante sappiano adattarsi ai deserti aridi, crescendo su terreni rocciosi accanto a specie resistenti come l’ocotillo o la governadora. Ma c’è di più: serve da avvertimento sul cambiamento climatico, perché se le temperature salgono e le piogge diminuiscono, tesori come questo potrebbero sparire per sempre. E come tocco finale, alcuni esperti ipotizzano già proprietà medicinali grazie alle sue ghiandole con potenziale anti-infiammatorio – chissà quali altri segreti nasconde?

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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