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Cronaca

Mio figlio terrorizzato: il mistero dello iPhone spento

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Mio figlio terrorizzato: il mistero dello iPhone spento

HaiMaiProvatoPauraReale? Un ragazzo di 17 anni aggredito e derubato con un taglierino a Roma – ecco i dettagli che ti faranno rabbrividire #RomaSottoSopra

L’Agguato Inatteso

Immagina di tornare a casa dopo una serata di studio con gli amici, e improvvisamente ti ritrovi di fronte a un pericolo imminente. È esattamente ciò che è accaduto a un ragazzo di 17 anni, L.V., nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele a Roma. Un uomo lo ha bloccato, estraendo un taglierino dalla tasca della sua felpa, e lo ha minacciato per ottenere ciò che voleva. “Non crederai a come è iniziato tutto”, ha spiegato il giovane, descrivendo l’aggressore come uno straniero alto circa 1,90 metri, con la pelle scura, una felpa bianca con cappuccio e jeans. Parlava un italiano approssimativo, ma le sue parole erano chiare: prima ha chiesto soldi, poi, non ottenendoli, ha preteso il cellulare.

La Lotta Dispari e il Contesto Pericoloso

Il ragazzo, alto solo 1,70 metri, non ha avuto scampo contro un avversario più grande e armato. Ha provato a difendersi, ma il taglierino ha reso inutile ogni resistenza. L’episodio si è verificato in una traversa di Piazza Vittorio, vicino alla Stazione Termini, un’area che il giovane definisce “inabitabile”, con problemi non solo di notte ma anche di giorno. “In quel momento, c’erano solo venditori abusivi sul marciapiede, ma nessuno è intervenuto”, ha raccontato. Tutto è durato pochi istanti: l’aggressore ha afferrato il cellulare e si è dileguato, lasciando il ragazzo sotto shock.

Le Conseguenze del Trauma

Una volta a casa, il ragazzo ha svelato l’accaduto alla madre, che lo ha trovato sconvolto durante l’ora di cena. “Abbiamo provato a chiamare il numero, ma era già spento”, ha detto lei, ricordando un furto simile che le era capitato anni prima in metropolitana. Oltre al danno economico – un nuovo cellulare è stato acquistato in fretta – la madre è preoccupata per l’impatto emotivo. “Non puoi immaginare cosa si prova in momenti del genere; ora sembra sereno, ma chi sa cosa nasconde dentro”. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di furti che rendono le strade di Roma sempre più inquietanti.

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Da Tor Bella Monaca a piazza Navona, i clan al comando a Roma

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Da Tor Bella Monaca a piazza Navona, i clan al comando a Roma

DiaDossier #MafiaSegreta Scopri i segreti nascosti di un mondo sotterraneo dove le mafie italiane intrecciano affari milionari!

I Centri Nevralgici del Crimine

Nel dossier riservato della Direzione Investigativa Antimafia (Dia), emergono i luoghi chiave dove potenti organizzazioni come ‘ndrangheta, camorra e Cosa Nostra, insieme a gruppi locali come i Casamonica, gestiscono operazioni illecite che tengono in pugno l’Italia.

Traffico di Droga e Reti di Riciclaggio

Ma cosa li lega davvero? Si tratta di un intreccio tra narcotraffico su larga scala e sofisticati sistemi di riciclaggio di denaro, che potrebbero sconvolgere tutto ciò che sai sul crimine organizzato nel nostro paese. Che connessioni si nascondono dietro questi affari? Stay tuned per i dettagli più intriganti!

Le Organizzazioni Autoctone in Azione

Dalle strade di Roma ai porti del Sud, gruppi come i Casamonica non sono solo figure locali, ma nodi essenziali in una rete che espande il suo controllo, lasciando tutti a chiedersi: quanto è diffusa questa influenza criminale? Una lettura che ti farà riflettere due volte sulla sicurezza quotidiana.

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L’accusa di traffico di stupefacenti che nasconde un mistero inaspettato

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L’accusa di traffico di stupefacenti che nasconde un mistero inaspettato

CasoCamillaSanvoisin: Un verdetto choc che nasconde segreti oscuri e fa sorgere mille domande!

L’assoluzione improvvisa

In un’aula di tribunale di Roma, il destino di Giacomo Celluprica ha preso una svolta inaspettata. Il 35enne, compagno della 25enne Camilla Sanvoisin trovata senza vita forse per overdose lo scorso febbraio nella loro casa alla Giustiniana, è stato assolto con la formula “Il fatto non sussiste”. L’accusa di detenzione di stupefacenti, legata a flaconi di metadone rinvenuti nell’abitazione, è caduta come un colpo di scena che lascia tutti a chiedersi: cosa è realmente accaduto quella fatidica notte?

La ricostruzione dei fatti

La vicina di casa ha raccontato dettagli agghiaccianti: Camilla stava già male nel pomeriggio, con conati e malessere, ma nessuno è intervenuto in tempo. Secondo la versione di Celluprica, lui e la giovane avrebbero assunto droga insieme prima che lui si addormentasse profondamente. Al suo risveglio, l’ha trovata priva di sensi e ha chiamato i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. Questa storia, piena di incognite, continua a incuriosire: era solo una tragica fatalità o c’è di più?

Le indagini e le rivelazioni

In aula, il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a tre anni, ma il giudice monocratico ha accolto la difesa, assolvendo l’imputato. L’avvocato Alessandro De Federicis ha dichiarato che le sostanze assunte da Camilla non provenivano da Celluprica, supportato da una consulenza tossicologica che lo scagiona. Eppure, con l’inchiesta sulla morte della ragazza ancora aperta, i dubbi persistono: chi ha fornito quelle droghe e quali segreti si celano dietro questa vicenda? Non perdere i prossimi aggiornamenti su questa storia affascinante!

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