Cronaca
Scopri l’Oratorio di Santa Croce ai Monasteri benedettini di Subiaco nei giorni 17 e 18 maggio

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Apertura Straordinaria della Cappella di Santa Croce
Preparati a un weekend di scoperte mozzafiato: la Cappella di Santa Croce a Subiaco, con i suoi affreschi del XV secolo, apre eccezionalmente le porte al pubblico. Situata nel complesso dei Monasteri benedettini, a nord-est di Roma nella Valle dell’Aniene, vicino al Protocenobio di Santa Scolastica, questa gemma nascosta attende solo curiosi come te per rivelare i suoi segreti.
I Tesori Affascinanti da Non Perdere
Immergiti in un mondo di storia e mistero con le visite guidate all’Abbazia Territoriale di Subiaco. Questa antica cappella, spesso chiusa al pubblico, sorge lungo un sentiero che porta al Sacro Speco, dove San Benedetto visse in preghiera e elaborò la sua regola “Ora et Labora”. All’interno, affreschi attribuiti al pittore Petrus e alla sua bottega raffigurano episodi dell’infanzia e della passione di Cristo, storie sulla Santa Croce e persino la vestizione di San Benedetto, offrendo un viaggio nel tempo che ti farà venire i brividi.Come Unirsi a Questa Avventura Esclusiva
Non perdere l’occasione: le aperture sono fissate per sabato 17 e domenica 18 maggio, grazie alle giornate di valorizzazione promosse dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della CEI. Per assicurarti un posto in questa esperienza unica, prenota subito chiamando il numero 3494110540 e preparati a essere stupito da un luogo che unisce spiritualità, arte e fede in modo inaspettato.
Cronaca
Svilar, il futuro legato al piazzamento della Roma: i motivi per cui potrebbe partire prima del 30 giugno

CuriositàNelCalcio #MisteroASerieA Il portiere della Roma esige chiarezza su un segreto che potrebbe sconvolgere il campionato, ma da Trigoria arriva solo silenzio assordante – cosa succederà nelle ultime due giornate?
Il Richiamo Inatteso del Portiere
In un momento di tensione crescente, il portiere della Roma ha lanciato un appello diretto, chiedendo spiegazioni su questioni che stanno agitando il mondo del calcio. Con il campionato che entra nella sua fase decisiva, questa mossa inaspettata sta alimentando speculazioni e interrogativi tra i fan, che si domandano se dietro ci sia un dramma nascosto pronto a esplodere.
Il Silenzio Misterioso da Trigoria
Da Trigoria, il quartier generale della squadra, non arriva alcuna risposta ufficiale, lasciando tutti in suspense. Mentre le ultime due giornate di campionato si avvicinano, l’attesa sta diventando palpabile: cosa decideranno i dirigenti? Quali rivelazioni potrebbero emergere dai prossimi match, alimentando ancora di più la curiosità dei tifosi e degli appassionati?
Cronaca
Omicidio di Stefania Camboni uccisa a coltellate. La riflessione sull’accaduto

Fregene – Una donna di 60 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione in Via Agropoli.
L’allarme per l’ennesimo fatto di cronaca nera, è scattato ieri 15 maggio intorno alle 7, quando il figlio, rientrato a casa, ha scoperto il corpo riverso in una pozza di sangue ed ha subito chiamato i soccorsi.
Secondo quanto accertato fino ad ora, la donna è stata colpita con numerose coltellate, tutte concentrate nella zona del torace.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia, il personale del 118, la squadra scientifica e il pubblico ministero di Civitavecchia. Non è stato riscontrato nessun segno di effrazione, questo rafforza l’ipotesi che l’aggressore fosse una persona conosciuta dalla vittima.
Nella stessa villetta vivono anche il figlio della donna e la sua compagna, ciascuno in una parte separata dell’abitazione. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori. Nessuno risulta al momento in stato di fermo, ma l’attenzione è concentrata su chi era presente in casa al momento dell’aggressione.
Non lontano dall’abitazione, a circa 200 metri, è stata trovata una Hyundai Tucson, auto spesso utilizzata da Stefania. Il veicolo era finito contro una recinzione con il muso rivolto verso il basso, il finestrino lato guida abbassato e, nelle vicinanze, il portafoglio della vittima. Dettagli che potrebbero far pensare ad un tentativo di depistaggio o fuga.
Nel frattempo, gli investigatori stanno setacciando la zona alla ricerca dell’arma del delitto e ascoltando testimoni, tra cui un uomo proprietario di una seconda auto parcheggiata davanti alla casa.
Il corpo è stato trasferito all’ospedale per l’autopsia, che servirà a stabilire l’ora esatta della morte e la dinamica dell’aggressione.
Una vicina ha raccontato che nessuno ha sentito rumori sospetti durante la notte. Ha poi ricordato il marito di Stefania, molto conosciuto in zona per aver giocato a calcio nel Maccarese e nella Lazio Primavera, scomparso cinque anni fa. Stefania lascia due figli.
Dietro ogni fatto di cronaca nera c’è sempre molto più di ciò che viene detto nei titoli. L’omicidio di Stefania Camboni, avvenuto in un contesto familiare apparentemente tranquillo, è un tragico promemoria di quanto la violenza possa nascondersi anche nei luoghi e tra le persone che consideriamo più sicuri.
È inquietante pensare che l’assassino possa aver agito senza lasciare segni evidenti, magari proprio approfittando di un rapporto di fiducia.
Come può accadere tutto questo nel silenzio di una notte? Come può una vita spegnersi così brutalmente senza che nessuno senta, veda ed intervenga?
Perché la sicurezza non è solo una questione di serrature, ma di consapevolezza, relazioni sane e capacità di ascolto, anche quando tutto sembra normale.
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