Hai mai immaginato come una semplice gonna possa rivoluzionare un’intera città? #ModaSconvolgente #Badii90Anni

La Nascita di un’Icona Italiana

Immagina un piccolo negozio ambulante che, negli anni ’30, si trasforma in un gigante della moda: stiamo parlando del Badii Fashion Group, fondato nel 1935 da Bruno Badii. Questa storia tutta italiana non solo ha resistito al tempo, ma ha anche sfidato le norme sociali, portando a Roma innovazioni che hanno lasciato tutti a bocca aperta.

La Rivoluzione della Minigonna

E se ti dicessimo che Roma deve la sua svolta fashion a un’audacia senza precedenti? Negli anni ’60, il Badii Fashion Group è stato tra i primi a lanciare la minigonna, importata dalla Swinging London, in un’Italia ancora legata alle tradizioni. Questa mossa non era solo una questione di stile: dietro c’era una rete di agenti e showroom che ha reso accessibile questa icona rivoluzionaria al grande pubblico, scatenando curiosità e polemiche.

Gli Anni d’Oro della Moda Romana

Cosa succederebbe se Roma sfidasse Milano per il titolo di capitale della moda? Negli anni ’80 e ’90, è esattamente ciò che è accaduto, con sfilate spettacolari a piazza di Spagna che attiravano star, nobili e curiosi da ogni angolo del mondo. Il Badii Fashion Group ha giocato un ruolo chiave, introducendo brand internazionali in Italia e ampliando il panorama creativo della Capitale, rendendo ogni evento un must-see per gli appassionati.

Un Crocevia di Innovazione e Tradizione

E se un’azienda potesse collegare piccole boutique locali ai grandi nomi della moda? Per decenni, lo showroom Badii di Roma ha fatto proprio questo, aiutando i retailer del centro-sud a raggiungere brand di lusso altrimenti inaccessibili. Oggi, con la terza generazione al comando, il gruppo continua a mescolare eredità e novità, lasciando tutti in attesa delle prossime sorprese del settore.

Hai mai immaginato come una nuova legge possa trasformare la vita quotidiana di migliaia di persone affette da celiachia? #Celiachia #SaluteLazio #VitaSana

La risposta tanto attesa per i celiaci del Lazio

Il Consiglio Regionale del Lazio ha dato il via libera alla legge n. 139, un provvedimento che promette di rivoluzionare il supporto per i 24mila celiaci della regione. Marco Bertucci, Presidente della Commissione Bilancio, non nasconde l’entusiasmo: “Abbiamo finalmente risposto alle esigenze di migliaia di persone, grazie al lavoro di squadra con il Consiglio e le commissioni coinvolte”. Questa iniziativa non è solo una formalità, ma un passo concreto per migliorare la qualità della vita di chi deve navigare tra restrizioni alimentari e sfide quotidiane.

Un milione di euro per supportare chi combatte la celiachia

E se ti dicessimo che un fondo da ben un milione di euro è pronto a finanziare progetti innovativi? La legge stanzia 400mila euro per il 2025 e 150mila euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, con risorse dedicate anche alla produzione di cereali senza glutine e alla formazione del personale sanitario. Bertucci sottolinea: “L’obiettivo è aumentare la consapevolezza tra ristoratori e scuole, collaborando con associazioni come quella Italiana Celiachia”. Scopri come questi fondi potrebbero rendere i pasti sicuri e accessibili per tutti.

Una giornata dedicata alla consapevolezza

Pensa a un giorno intero per focalizzare l’attenzione su una causa importante: il 15 settembre è stato proclamato Giornata Regionale della Celiachia. Ma c’è di più – la legge facilita l’uso dei buoni pasto oltre i confini regionali, in collaborazione con altre regioni che usano lo stesso sistema sanitario. Bertucci rivela: “Stiamo creando un elenco di strutture certificate, pronte a offrire opzioni sicure, e incoraggeremo la grande distribuzione a seguire l’esempio”. È un’opportunità che potrebbe cambiare come viaggi e mangi fuori casa.

Lo sportello informativo che fa la differenza

E non finisce qui: ogni ASL del Lazio attiverà uno sportello informativo dedicato alla celiachia, aperto non solo ai pazienti e alle famiglie, ma anche a chi lavora nel settore alimentare, turismo e ristorazione. In collaborazione con associazioni esperte, questo servizio diventerà un hub per consigli e supporto. Come spiega Bertucci, “Verrà istituito un Tavolo tecnico permanente per analizzare e promuovere iniziative, garantendo un approccio continuo e collaborativo”. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi un game-changer per la comunità.