Svelato il chirurgo plastico dalle mille vite: bisturi di giorno e pollo alla brace di notte! #ChirurgoControverso #ImprenditoreMisterioso #ScandaloRoma

La Doppia Vita del Dottore di Lusso

Josè Lizàrraga Picciotti, il medico ora sotto indagine per la morte di Ana Sergia Chenche, ha sempre sfoggiato una vita da vero vip sui social. Immagina foto accanto a celebrità come Giovanni Paolo II e David Copperfield, alternate a frasi motivazionali che promettevano miracoli: “La nostra passione è quella di farti tornare indietro nel tempo. Possiamo farlo”. Sempre al volante di auto di lusso, operava tra Roma e Milano, attirando clienti con offerte irresistibili sui gruppi Facebook della comunità peruviana.

I Trattamenti Estetici che Fascinavano Tutti

Acido ialuronico a partire da 250 euro, botox da 100 euro, e persino gessoterapia per dimagrire allo stesso prezzo: Lizàrraga prometteva risultati da sogno senza badare a spese. Offriva anche laser CO2 frazionato per ringiovanire viso e décolleté, e accettava pagamenti rateizzati per interventi come protesi mammarie garantite a vita o rinoplastica. “Offriamo il miglior prezzo del mercato italiano senza abbassare la qualità/sicurezza”, assicurava, ma non esitava a mettere in guardia chi cercava scorciatoie: “Faccia molta attenzione, trattare senza essere medici è un reato”.

Dal Bisturi alla Cucina Peruviana

Ma Lizàrraga non era solo un chirurgo: era anche l’imprenditore che aveva trasformato la sua passione per la cucina peruviana in un affare d’oro. Si definiva “il maestro del pollo a la brasa” e stava per inaugurare la riapertura del ristorante Mr Chicken in via Pietro Maffi il primo luglio. Prima di questo, aveva gestito un altro locale peruviano in via Prenestina, investendo circa trecentomila euro per acquistarne le mura e affidandolo a gestori eritrei.

Le Azioni da Imprenditore Senza Filtro

Quando il Covid ha messo in difficoltà i gestori del Mako, che non potevano più pagare l’affitto, Lizàrraga ha reagito in modo controverso: ha comprato un lucchetto e bloccato l’ingresso, intrappolando personale all’interno. Solo l’intervento della polizia ha risolto la situazione. Poi, a febbraio, ha provato a vendere il locale, che ora ospita un altro ristorante peruviano con un forno capace di cuocere 30 polli alla volta. Tutto gestito dalla sua ex moglie Irina, anche lei medico, mentre lui sfrecciava in auto lussuose, apparendo come un uomo di successo. Ora, però, l’indagine per omicidio colposo getta ombre su questa facciata perfetta.