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Cronaca

Forte Antenne, il piagnone Giorgio Poi e la sua presunta rinascita

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Forte Antenne, il piagnone Giorgio Poi e la sua presunta rinascita

HaiMaiSentitoUnAlbumCheTrasformaIlDoloreInSperanza? #ScheggeDiGiorgioPoiConquistaLaCriticaNel2025

L’Album Che Sta Folgorando I Fan

Giorgio Poi, il talento indie italiano che non smette di stupire, ha lanciato il suo quarto album “Schegge” lo scorso maggio, e già la critica lo acclama tra i migliori del 2025. Immagina un mix ipnotico di malinconia e ottimismo che racconta una vera rinascita dopo perdite personali, come la scomparsa di un genitore o la fine di un amore. Non è solo musica: questo disco esplora mondi sonori ispirati a leggende come Piero Umiliani, Gino Paoli e persino la psichedelia, mescolandoli con il cantautorato moderno. Giorgio, classe 1986 da Novara e cresciuto a Roma, è uno dei pochi sopravvissuti dell’ondata pop-indie degli anni Dieci, collaborando stretti con artisti come Calcutta. Preparati a scoprire come un album del genere possa toccare l’anima in modo così profondo.

La Carriera Di Un Artista Imprevedibile

Dagli esordi nel 2017 con il cult “Fa niente”, Giorgio Poi ha costruito una carriera che lascia tutti a bocca aperta. Dopo aver affinato le sue abilità con studi di chitarra a Londra e Berlino, si è lanciato in progetti ambiziosi, come la colonna sonora originale della serie Netflix “Summertime” nel 2020 e un duetto da brividi con Elisa in “Bloody Mary” del 2021. E non finisce qui: il suo brano “Solo per gioco”, uscito nel 2019, è stato scelto per il film “Paternal leave” di Alissa Jung, con tanto di video in cui duetta con Luca Marinelli. Sembra che l’indie stia evolvendo in qualcosa di epico, e Giorgio Poi è al centro di questa rivoluzione – un’artista che continua a reinventarsi, facendoti chiederti cosa riserverà il prossimo capitolo.

L’Evento Che Non Puoi Perderti

Domani, Forte Antenne ospiterà un concerto sold out di Giorgio Poi, dove presenterà i brani di “Schegge”, un concept che esplora il caos della vita e la forza di ricominciare. “In questa grande esplosione siamo le schegge”, canta in apertura, e chissà quali emozioni esploderanno dal vivo. Se hai perso i biglietti per domani, segnati la replica a settembre durante Spring Attitude – perché un evento del genere potrebbe essere l’inizio di qualcosa di straordinario. Informazioni su dice.fm, ore 21. Preparati, perché questa potrebbe essere l’esperienza musicale che cambierà il tuo modo di vedere la musica indie.

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Il Tar del Lazio annulla alcuni Daspo a CasaPound per i saluti fascisti ad Acca Larenzia.

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Il Tar del Lazio annulla alcuni Daspo a CasaPound per i saluti fascisti ad Acca Larenzia.

MilitantiSottoAccusa Hai mai immaginato chi sono i leader estremisti coinvolti in questo scandalo legale che sta scuotendo l’Italia? Scopri i dettagli esplosivi!

I Protagonisti del Caso

Tra i militanti finiti nel mirino delle indagini ci sono figure di spicco come Gianluca Iannone e Luca Marsella, nomi che stanno alimentando un’ondata di curiosità e dibattiti accesi. Immagina lo shock quando questi personaggi si ritrovano al centro di accuse che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri.

Le Motivazioni Nascoste

Le ragioni dietro queste accuse sono avvolte in un alone di mistero: “Non può essere disposto se non per reati già contestati”, una frase che fa sorgere domande intriganti e potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati. Cosa succederà ora? Quali segreti emergeranno?

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Massacrata per una ragazza: notte di violenza a Centocelle

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Massacrata per una ragazza: notte di violenza a Centocelle

ScopriLaStoriaShockDiLunaCHEHaSfidiatoUnBrancoEHaPagatoUnPrezzoAlto #EroeModerna #ViolenzaStradale

Quando l’eroismo si scontra con la violenza inaspettata

Immaginate di essere in una tranquilla serata estiva e di assistere a una scena che vi fa gelare il sangue: una ragazza sotto attacco. Proprio come è successo a Luna Hadley, una coraggiosa content creator e attivista queer di 26 anni. Non ha esitato un attimo: ha visto una coppia litigare furiosamente e ha deciso di intervenire per aiutare. Ma cosa accade quando il tuo gesto altruistico si trasforma in un incubo? Luna l’ha vissuto sulla sua pelle, finendo scaraventata a terra e presa a calci con una violenza brutale, persino alla testa. “Non riuscivo nemmeno a proteggermi”, ha raccontato, lasciando tutti con il fiato sospeso su come una serata normale possa capovolgersi in un attimo.

La notte esplosiva al Pigneto: un litigio che è diventato caos

Era quasi l’alba del 5 giugno, e Luna si trovava davanti a un locale affollato a Centocelle, dove i giovani si riuniscono dopo una notte di divertimento. Stava semplicemente comprando uno spuntino con un amico, quando due auto si sono fermate bloccando la strada. Da una è sceso un gruppo di giovani che ha iniziato a urlare contro una ragazza alla guida dell’altra macchina. Parole come “tradimenti” e insulti volavano nell’aria, trasformando una banale lite in qualcosa di terrificante. Luna, sempre attenta alle ingiustizie, specialmente verso le donne che spesso si trovano sole, ha sentito il bisogno di avvicinarsi. Ma vi chiederete: era davvero la scelta giusta? Scoprite come una semplice parola di supporto l’ha catapultata nel bel mezzo dell’orrore.

L’intervento coraggioso che ha scatenato l’ira del branco

Non potendo ignorare i colpi che il ragazzo infliggeva alla ragazza, Luna si è fatta avanti con determinazione. “Ho visto lui colpirla al volto e non ho esitato”, ha spiegato. Ma i suoi amici non l’hanno presa bene: hanno iniziato a insultarla con parole crudeli come “tossica di merda” e “troia”. La situazione è degenerata in pochi secondi, con il fidanzato della ragazza che l’ha spinta a terra e l’ha presa a calci senza pietà. Per almeno tre minuti, Luna ha cercato di rialzarsi, ma ogni tentativo era vano. Pensateci: e se foste voi, circondati da un gruppo aggressivo, senza via di scampo? Le ferite al ginocchio, alla caviglia e alla testa raccontano una storia che vi terrà incollati allo schermo.

La lotta per la giustizia e il potere dei social

Subito dopo l’attacco, i aggressori sono fuggiti, lasciando Luna e il suo amico a terra. Ma lei non si è arresa: ha condiviso tutto sui social, postando foto e dettagli per sensibilizzare il pubblico. “Ero scioccata, ma dovevo denunciare”, ha detto dopo essere stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 7 giorni per trauma cranico e altre ferite. Ha sporto denuncia alla polizia e ora spera che il suo racconto aiuti a identificare i responsabili. Sarà abbastanza per cambiare le cose? La sua esperienza solleva domande su quante persone ignorano la violenza quotidiana, spingendo tutti noi a riflettere sul ruolo che possiamo giocare. Non perdetevi i dettagli di questa storia che potrebbe ispirare un cambiamento reale.

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