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Cronaca

Il verdetto del Tar che ribalta i divieti per il saluto romano a Acca Larenzia

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Il verdetto del Tar che ribalta i divieti per il saluto romano a Acca Larenzia

ScopriLoScontroEpico Tra Storia e Legge: Il TAR Annulla i Daspo per Saluti Romani!

La Vittoria Inattesa di CasaPound

È scoppiato un caso che sta facendo discutere tutti: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto i ricorsi contro i Daspo imposti a militanti di CasaPound, tra cui i leader Gianluca Iannone e Luca Marsella, per aver eseguito il saluto romano durante la commemorazione di Acca Larenzia. CasaPound lo descrive come una “vittoria significativa”, che mette in discussione l’uso di questi provvedimenti. Ma cosa significa davvero per la libertà di espressione e il ricordo storico?

I Dettagli Che Ti Lasceranno Senza Parole

Immagina una cerimonia carica di tensione: il 7 gennaio 2025, per il 47° anniversario della strage di Acca Larenzia, centinaia di militanti di destra si sono riuniti davanti all’ex sede del Msi. Braccia tese, saluti romani e il rituale del “presente” per onorare le vittime Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi in un agguato di estrema sinistra. La Questura di Roma aveva subito avviato indagini per identificare chi avesse violato le norme, ma ora il TAR ha ribaltato tutto, dichiarando i Daspo infondati e criticando una logica “inquisitoria” che trasforma un momento di memoria in un caso giudiziario. Chissà quali altre commemorazioni potrebbero essere influenzate da questa decisione?

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Cronaca

Antonello Venditti esegue “Notte prima degli esami” nel penitenziario per ragazzi di Casal del Marmo.

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Antonello Venditti esegue “Notte prima degli esami” nel penitenziario per ragazzi di Casal del Marmo.

NottePrimaDegliEsami in carcere: Antonello Venditti regala un concerto da brividi ai giovani detenuti, scopri le emozioni che hanno sciolto il cuore!

Un evento che ha unito giovani dietro le sbarre e studenti

Mercoledì sera, alla vigilia degli esami di maturità, l’aria di un istituto penale per minorenni a Casal del Marmo si è riempita di musica e speranza. Antonello Venditti, il cantautore romano che ha fatto sognare generazioni, ha incantato 39 ragazzi e ragazze detenuti, insieme a 15 studenti di licei come il “Virgilio” e il “Pasteur”. Immagina l’eccitazione quando ha suonato al pianoforte hit indimenticabili come “Notte prima degli esami”, “Ci vorrebbe un amico” e “Le cose della vita”. Quei giovani, tra lacrime e sorrisi, hanno vissuto un momento magico che nessuno si aspettava.

Le domande che hanno svelato i segreti del cantautore

Cosa succede quando giovani detenuti e studenti si confrontano con una leggenda della musica? La giornalista Francesca Fagnani ha moderato l’incontro, dove domande dirette e curiose hanno catturato l’attenzione di tutti. “Ti è mai venuta in mente una canzone sui detenuti?” o “Hai mai cantato in un carcere prima d’ora?” sono state alcune delle query che hanno rivelato storie personali. Venditti, con emozione palpabile, ha risposto che la società spesso ignora la vita interiore dei carcerati, ma luoghi come questo possono diventare spazi di crescita e redenzione, offrendo un barlume di futuro.

I messaggi di arte e riscatto dai leader del governo

Ma c’è di più: il ministro della Giustizia Carlo Nordio e altri esponenti hanno condiviso parole che potrebbero cambiare il modo in cui pensiamo ai carceri. Nordio ha ringraziato Venditti, definendo l’arte come un’ancora di salvezza contro gli errori della vita. Il sottosegretario Andrea Ostellari ha parlato di trasformare questi spazi in luoghi di vero riscatto, mentre Antonio Sangermano ha sottolineato come le canzoni di Venditti insegnino a gestire il dolore senza violenza. Immagina: un concerto che non solo intrattiene, ma ispira un’intera generazione a credere nel cambiamento!

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Cronaca

Uno sciame misterioso sul cornicione di un palazzo romano

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Uno sciame misterioso sul cornicione di un palazzo romano

ApiInvasioneARoma: Un residente si scontra con 20.000 api armato solo di cerbottana, rischiando il caos!

L’incredibile avventura a Bufalotta

Immagina di svegliarti e scoprire che il tuo palazzo è diventato un alveare gigante: è esattamente ciò che è accaduto in un quartiere a nord di Roma, dove un piccolo sciame di api si è trasformato in un nido enorme in appena un mese. Queste instancabili operaie, circa 20.000, avevano eletto il cornicione di un edificio come loro nuova casa, lasciando i residenti a chiedersi cosa fare di fronte a un pericolo così inaspettato e ronzante.

Il tentativo fai-da-te che ha sfiorato il disastro

Spinto dalla paura, un abitante ha deciso di passare all’azione senza chiamare i professionisti: armato di una semplice cerbottana, ha provato a distruggere il nido per liberarsi degli insetti. Ma è un’idea che potrebbe costarti cara – letteralmente! Quando le api si sentono minacciate, rilasciano un feromone che agisce come un “segnale d’allarme”, attirando sciami infuriati e mettendo a rischio chiunque sia nei dintorni di essere punto ripetutamente.

L’intervento dell’esperto per salvare la situazione

L’etologo Andrea Lunerti è intervenuto d’urgenza per gestire l’emergenza e proteggere sia le api che i residenti. “Queste pratiche improvvisate sono estremamente pericolose”, ha spiegato, sottolineando come disturbare un nido possa scatenare reazioni imprevedibili. Lunerti ha lavorato per rimuovere le api in sicurezza, evitando che la situazione degenerasse in un vero incubo.

Le sfide affrontate dai vicini

Nei giorni precedenti, i condomini avevano cercato aiuto da presunti esperti per eliminare il pericolo, ma molti di loro mancavano di attrezzature adeguate. Lunerti ha evidenziato l’importanza di misure di protezione: “Lavorare in altezza richiede certificazioni e sistemi di sicurezza, perché un semplice errore potrebbe trasformarsi in un incidente grave”. I residenti ora si interrogano su come evitare che accada di nuovo, con storie come questa che continuano a tenere tutti col fiato sospeso. 😲

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