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Scuole di calcio a Roma: i genitori che si trasformano in allenatori e procuratori

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Scuole di calcio a Roma: i genitori che si trasformano in allenatori e procuratori

GenitoriCalcioRoma I genitori di Roma stanno trasformando i campi da calcio in arene di follia, trattando bimbi di 9 anni come futuri campioni del mondo – ma è davvero un gioco o una ossessione fuori controllo?

L’ossessione dei genitori sul campo

Anche la stagione di calcio giovanile è finita, ma i genitori – che si improvvisano allenatori, procuratori e direttori sportivi – sono già nel vivo del “mercato” per la prossima. Bambini di 9 o 10 anni vengono provinati e spostati da un campo all’altro, con la convinzione che ogni piccolo calciatore sia il nuovo Totti. Questa mania non risparmia nessuno: dai quartieri lussuosi come i Parioli all’Eur, fino a Tor di Quinto e Tor Bella Monaca, il virus del calcio giovanile infetta ogni centro sportivo della città.

Un divieto che fa scalpore all’estero

Qualche anno fa, a New York, una scuola di calcio ha fatto parlare il mondo vietando l’accesso ai genitori, relegandoli in cima a una collinetta lontano dal campo. Da noi in Italia, purtroppo, non è così: i genitori non solo sono presenti, ma si fanno sentire con urla e imprecazioni, criticando ogni mossa degli allenatori. Invece di supportare i loro figli, si lamentano delle convocazioni, dei ruoli assegnati e ripetono ossessivamente: “Mio figlio non è valorizzato”. Eppure, questi bimbi hanno solo 7 anni e vogliono solo divertirsi – non competere per un posto in serie A!

Le statistiche che ti faranno riflettere

Fermati un momento e pensa: quanti dei ragazzi che giocano oggi nei campetti romani diventeranno calciatori professionisti? Solo 1 su 3.000 ce la fa, e per arrivare in serie A le probabilità crollano a 1 su 42.000 – un vero miraggio! Allora, perché comportarsi come veri e propri manager? Siete genitori, e proprio voi dovreste essere i veri campioni, supportando i vostri figli con calma e passione, non con pressioni da stadio.

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Maturità a Roma: calo dei non ammessi, solo 250 studenti su 47mila tra i fannulloni

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Maturità a Roma: calo dei non ammessi, solo 250 studenti su 47mila tra i fannulloni

Scopri i drammatici segreti dei 250 studenti esclusi dalla maturità: i numeri che stanno sconvolgendo le scuole! #Maturità2025 #EsamiDiStato #StudentiBloccati

I numeri che fanno riflettere

Immaginate: circa 250 studenti, con una media di uno per scuola, che non riusciranno nemmeno a sfiorare la tanto attesa maturità. A pochi giorni dall’inizio degli esami, fissato per mercoledì 18, emerge un dato sorprendente. Si tratta di giovani fermati dai docenti per motivi vari, mentre altri 47mila si preparano febbrilmente alla sfida finale.

Le ragioni nascoste dietro le esclusioni

Ma cosa ha spinto questi ragazzi al passo falso? Le cause più comuni sono le assenze eccessive durante l’anno scolastico, spesso legate a situazioni delicate come difficoltà socio-economiche o problemi psicologici. Pensate a quegli adolescenti che hanno lottato per tenere il passo o a chi ha bisogno di più tempo per metabolizzare le nozioni. Poi ci sono i casi in cui, semplicemente, lo studio non è stato una priorità, costringendo a ripetere l’anno. È un mondo di storie personali che merita attenzione!

Il calo sorprendente rispetto agli anni passati

Ecco una notizia incoraggiante: i numeri dei non ammessi sembrano essere in diminuzione rispetto agli anni precedenti. I dati ufficiali arriveranno dal ministero dell’Istruzione e del Merito, ma i presidi sono già entusiasti. Potrebbe essere l’inizio di una tendenza positiva, ma cosa sta cambiando davvero dietro le quinte?

Le scuole che hanno raggiunto il 100% di ammissioni

Alcune istituzioni stanno celebrando veri trionfi! Ad esempio, il liceo classico Tasso e lo scientifico Avogadro hanno ottenuto l’ammissione totale. La dirigente Gemma Stornelli sottolinea che il risultato è costante negli anni, mentre Katia Tedeschi, del Avogadro, attribuisce il successo a interventi mirati come progetti di rinforzo e sostegno. Al Morgagni e all’Enzo Rossi, invece, solo un caso di esclusione, spesso legato ad abbandoni scolastici. I presidi come Enrico Battisti e Cristina Costarelli parlano di una ripresa post-Covid, con la didattica che finalmente si stabilizza. E voi, credereste che sia merito della fine delle lezioni online?

I casi che stanno facendo discutere

Passiamo a storie più spinose: all’Albertelli il 2% non è stato ammesso, mentre all’Amaldi, uno dei licei più affollati, i fermati si contano sulle dita di una mano, per assenze o lacune. Ma il colpo di scena arriva da uno studente del Montessori, che ha diffidato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara con l’aiuto di un avvocato. Accusa? Il voto in condotta che reprime il dissenso. Sarà l’inizio di una battaglia legale epica? Non perdetelo di vista!

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Usava grappa come anestetico per un’operazione improvvisata sul divano di casa

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Usava grappa come anestetico per un’operazione improvvisata sul divano di casa

Un incubo chirurgico che ha segnato per sempre una vita: scopri i dettagli shockanti di un medico sotto accusa! #ChirurgiaDellOrrore

La testimonianza che fa tremare

Una donna brasiliana, poco più che quarantenne, racconta con rabbia e paura l’orrore di un intervento che le ha cambiato la vita per sempre. “Mi ha ridotto lo stomaco come un campo da golf. Sono viva per miracolo”, confida, preferendo restare nell’ombra. I segni sul suo corpo parlano da soli: cicatrici profonde, dolori cronici e un addome devastato dopo un liposuzione nel 2019 a Roma. Oggi, mentre il medico José Lizarraga Picciotti, originario del Perù, affronta un processo per lesioni gravissime a Brescia – con l’udienza fissata a settembre – e un’indagine per omicidio colposo dopo la morte di una paziente 46enne, questa storia emerge come un avvertimento terrificante.

Il medico e il suo giro di clienti segreti

Lizarraga era una figura di culto nella comunità sudamericana a Roma, noto per interventi di chirurgia estetica a prezzi bassi e risultati rapidi. Attraverso passaparola tra amiche, escort e donne in cerca di un cambiamento, aveva creato una rete di fiducia che ora si rivela un vero incubo. Come è possibile che tante si siano fidate di lui? Prometteva miracoli facili, ma dietro si nascondevano rischi mortali. La donna coinvolta ha subito non uno, ma due interventi: il primo nel suo studio a Torrevecchia, e un secondo, disperato, a casa sua a Desenzano del Garda, con mezzi improvvisati e senza alcuna sicurezza medica.

L’intervento improvvisato che ha sconvolto tutto

Immagina una casa privata trasformata in sala operatoria: una bottiglia di grappa come anestetico, bisturi non sterilizzati e nessun supporto professionale. È così che Lizarraga ha tentato di “riparare” il disastro del primo intervento, violando ogni regola sanitaria. Testimonianze e video esclusivi mostrano scene agghiaccianti, con la cannula inserita nell’addome senza anestesista o aiuto. Il risultato? Infezioni, dolori lancinanti e un corpo segnato per sempre, che richiederà ulteriori operazioni correttive. Nel processo, il medico ha ammesso tutto con una spavalderia che lascia senza parole. Ma la vera domanda è: quante altre storie come questa sono nascoste?

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