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Cronaca

Subiaco, la chiusura dell’ambulatorio diabetologico e le conseguenze per migliaia di pazienti

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Subiaco, la chiusura dell’ambulatorio diabetologico e le conseguenze per migliaia di pazienti

Hai sentito della crisi sanitaria che sta lasciando migliaia di pazienti diabetici nel caos a Subiaco? #SanitàInPericolo #SubiacoSOS

L’allarme per il servizio di diabetologia

A Subiaco, una tranquilla cittadina a nord est di Roma, il servizio di diabetologia dell’ospedale locale rischia di essere smantellato, mettendo in subbuglio oltre 3.500 pazienti. Giuseppe Lustrissimi del Tribunale del Malato denuncia che le prime visite sono già state sospese, e gli appuntamenti di routine potrebbero essere trasferiti in ospedali lontani come Tivoli. Fino al 25 giugno, il servizio è ridotto a un solo giorno alla settimana, con un medico che arriva da fuori, ma poi? I pazienti si chiedono come faranno a gestire la loro salute senza un punto di riferimento vicino.

Le polemiche dei pazienti

La rabbia è palpabile tra i residenti dei 22 Comuni montani del distretto, lontani dai centri più attrezzati. Una donna di nome Liana racconta la sua frustrazione: “A maggio mi hanno visitata a Subiaco, dove sono in cura, ma la prossima volta dovrò andare a Tivoli alla fine dell’anno – è incredibile, ci stanno togliendo anche le visite di base”. E non è l’unica: una signora ipovedente di nome Bruna teme per la sua mobilità, spiegando che “all’ospedale di Subiaco mi hanno detto che il servizio chiuderà, e per me sarà dura spostarmi altrove. Spero che la Asl cambi idea”. Storie come quella di Angelo, 73 anni, che è stato dirottato a Tivoli per luglio, o di Luigi, 80 anni, che rinuncia alle cure specialistiche per la distanza, stanno accendendo i riflettori su una situazione che potrebbe peggiorare.

La carenza di medici e i piani futuri

Dietro questa decisione c’è una grave carenza di medici nel reparto di medicina, un problema segnalato da mesi. La Asl Rm 5 aveva provato a intervenire a marzo inviando un’équipe da Tivoli per mantenere il servizio, definendolo un modo per “migliorare l’accesso alle cure”. Solo un mese fa, a maggio, la stessa Asl affermava che il servizio era “regolarmente operativo” con agende aperte per le visite. Ma secondo i pazienti e il Tribunale del Malato, la realtà è ben diversa: non solo la diabetologia è a rischio, ma anche l’ambulatorio oculistico è chiuso da tempo. Intanto, il piano sanitario regionale promette un potenziamento per l’ospedale Angelucci, con l’inaugurazione di una terza sala operatoria e lavori per riaprire la rianimazione, chiusa dal 2015. Eppure, con fondi necessari come i 580 mila euro per l’attrezzatura, il futuro resta incerto e pieno di interrogativi. Che succederà ai pazienti di Subiaco?

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Cronaca

Scomparsa la collana preziosa del santo patrono, il parroco rassegnerà le dimissioni.

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Scomparsa la collana preziosa del santo patrono, il parroco rassegnerà le dimissioni.

MisteroNellaParrocchia #GioielloScomparso Avete mai immaginato un antico gioiello che scompare nel nulla da una cassaforte di una parrocchia? Ecco lo scandalo che sta facendo impazzire la provincia di Latina, con i carabinieri già in piena caccia al ladro!

Il gioiello fantasma

Immaginate la scena: nella tranquilla parrocchia di Roccagorga, un prezioso gioiello custodito con cura è improvvisamente evaporato, lasciando tutti a bocca aperta. Si tratta di un mistero che ha catturato l’attenzione di residenti e fedeli, con voci di un possibile colpo da maestro o di un segreto sepolto nel passato.

Indagine in corso

I carabinieri sono entrati in azione, setacciando ogni angolo e interrogando chiunque possa aver visto qualcosa di sospetto. Potrebbe esserci un traditore tra le fila della comunità o un intruso abile? Le ipotesi si moltiplicano, alimentando la curiosità di tutti coloro che vogliono scoprire la verità dietro questa scomparsa sconcertante.

Reazioni dalla comunità

La gente del posto è in fermento, con storie che si diffondono come un incendio: alcuni parlano di maledizioni antiche, altri di un furto ben pianificato. Questa vicenda sta diventando il talk della provincia, e chissà quali clamorose rivelazioni emergeranno presto!

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Quali quartieri hanno superato il quorum? Un focus su San Lorenzo oltre il 56%

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Quali quartieri hanno superato il quorum? Un focus su San Lorenzo oltre il 56%

ReferendumARoma Hai mai pensato che alcuni quartieri della Capitale abbiano sorpreso tutti con un’affluenza da record, trasformando le urne in un vero e proprio evento?

Quartieri con affluenza da capogiro

A Roma, alcuni sezioni hanno registrato percentuali di voto che hanno lasciato tutti a bocca aperta, superando ampiamente il quorum referendario. Per esempio, nel rione Esquilino, una sezione di via Ruggero Borghi ha raggiunto un incredibile 51% di votanti, mentre a Montesacro, in piazza Monte Baldo, si è sfiorato o superato il 50%. E non è finita qui: nella zona di Ponte Mammolo, a piazzale Hegel, l’affluenza è balzata al 52% in una sezione e addirittura al 55% in un’altra. Anche a via Pomona e via Tiburtina si sono visti picchi del 49% e del 54%, con risultati altrettanto alti sulla Casilina e a via dei Sardi, dove si è toccato il 56%. Ma attenzione, non ovunque è stato così: zone come via Prenestina e via Portuense hanno visto affluenze bassissime, fermandosi al 27% e al 24%. Complessivamente, Roma città ha superato la media nazionale con un 36,18%, mentre Roma e provincia si attestano al 33,97%, e il Lazio al 31,87%.

I risultati che stanno facendo discutere: il caso della cittadinanza

E se ti dicessimo che il quesito sulla cittadinanza ha diviso i romani in modo imprevedibile? Nel Lazio, il 67% dei votanti ha scelto “sì” per ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana, un risultato che ha già scatenato dibattiti accesi. Con circa metà delle sezioni scrutinate su un totale di 5.323, oltre 289.000 elettori si sono espressi a favore, mentre più di 137.000 hanno detto “no”. È un voto che potrebbe cambiare le regole del gioco, e chissà quali effetti avrà sulla società romana!

Altre sorprese dalle urne: i sì schiaccianti

Ma non solo la cittadinanza ha catturato l’attenzione: gli altri quesiti del referendum hanno visto un sostegno travolgente. Il reintegro per licenziamenti illegittimi ha raccolto un impressionante 91% di sì, mentre i limiti alle indennità hanno sfiorato l’89%. Anche la tutela dei contratti a termine ha convinto oltre il 90% dei votanti, e la responsabilità per gli infortuni sul lavoro ha visto un favore del 89%. Numeri del genere fanno pensare: cosa ha motivato così tanti romani a dire “sì” con tanta convinzione?

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