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Nudo tra i passanti a Termini, poi aggredisce gli agenti: arrestato trentenne

Momenti di tensione nella mattinata di domenica nei pressi della stazione Termini, a Roma, dove un uomo completamente nudo ha seminato il panico tra turisti e residenti in via Principe Amedeo. Il soggetto, un trentenne originario della Sierra Leone, si aggirava in evidente stato di alterazione, attirando l’attenzione e la preoccupazione dei passanti.
L’allarme è scattato poco dopo, quando una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale, impegnata in un servizio di controllo del territorio, è intervenuta per fermare l’uomo. Alla vista degli agenti, il trentenne ha reagito con estrema violenza, lanciando oggetti recuperati nei dintorni, tra cui un tavolino sottratto a un bar della zona.
Durante il tentativo di bloccare l’individuo, uno degli agenti ha riportato lesioni, ma nonostante la resistenza dell’uomo, le forze dell’ordine sono riuscite a immobilizzarlo e procedere con l’arresto. Le accuse a suo carico sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che di atti contrari alla pubblica decenza.
Il trentenne è stato processato per direttissima nella mattinata di lunedì: il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il trasferimento del soggetto presso il carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori provvedimenti.
L’episodio ha generato grande allarme nella zona, frequentata da viaggiatori e famiglie, soprattutto nel weekend. Molti i turisti che si sono allontanati dalla scena, visibilmente turbati. La situazione è tornata alla normalità solo dopo l’intervento della polizia locale.
Un caso che riaccende l’attenzione sulla sicurezza nelle aree limitrofe a Termini, spesso teatro di episodi di degrado e disordine, con residenti e operatori turistici che chiedono da tempo maggiori controlli.
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Ancora paura a Ostia: spari da un’auto in corsa in pieno pomeriggio, indagini in corso

Torna la paura a Ostia. Nel pomeriggio di lunedì 1 settembre, due colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in aria da un’auto in transito in piazza Ener Bettica, nei pressi del civico 5. Erano circa le 18:00, in una zona tutt’altro che isolata, a pochi passi da un’area giochi frequentata da famiglie e bambini. Fortunatamente non si registrano feriti, ma l’episodio ha generato panico tra i residenti, che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai carabinieri della Compagnia di Ostia, intervenuti sul posto pochi minuti dopo l’allarme, i colpi sarebbero partiti da un veicolo in movimento. I militari hanno rinvenuto due bossoli a terra, segno evidente che non si trattava di petardi o fuochi d’artificio, ma di veri spari, anche se a scopo dimostrativo o intimidatorio.
Subito dopo il ritrovamento, è scattata la caccia all’uomo. Le indagini si sono concentrate su alcune vie limitrofe, in particolare su via Arturo Forni, dove intorno alle 21 i carabinieri hanno condotto accertamenti e ispezioni mirate. Proprio in quelle ore, in zona si è registrato un inspiegabile spettacolo pirotecnico: fuochi d’artificio improvvisi che hanno sollevato più di una domanda.
Non si esclude, infatti, che possa essersi trattato di un segnale, un messaggio in codice. Un modo per allertare qualcuno della presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Una coincidenza quantomeno sospetta, in un contesto dove ogni dettaglio potrebbe rivelarsi utile per risalire agli autori dell’agguato.
L’episodio si inserisce in un clima già teso nel quartiere. Solo pochi giorni prima, il 29 agosto, un uomo era stato ferito al polpaccio da un colpo di pistola su viale Vasco de Gama, riuscendo a rifugiarsi in una farmacia prima di essere soccorso e portato all’ospedale Grassi. Ancora prima, il 20 agosto, sempre su viale Vasco de Gama, un altro agguato: un imprenditore di 60 anni era stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco all’inguine mentre si trovava nell’androne di un palazzo.
Tre episodi in meno di due settimane, tutti nel quadrante sud-ovest della Capitale, che riportano in primo piano il problema della sicurezza nel litorale romano. Le indagini sono in corso, ma il clima resta pesante, tra inquietanti segnali e una violenza che sembra non voler allentare la presa.
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Ostia, uomo si spoglia in spiaggia: scoppia una rissa con il bagnino. Versioni discordanti

Una tranquilla domenica di fine estate si è trasformata in un caso di cronaca ancora avvolto dal mistero. A scaldare gli animi, oltre al sole del 31 agosto, un episodio avvenuto nella spiaggia libera attrezzata Bahia di Ostia, diventato rapidamente virale sui social: un uomo si sarebbe denudato e avrebbe aggredito violentemente un bagnino. Ma le versioni dell’accaduto non coincidono, e la verità – al momento – resta poco chiara.
La prima versione: uomo nudo e bagnino ferito
Secondo il racconto inizialmente diffuso online, intorno alle ore 15 un uomo di origine eritrea si sarebbe spogliato completamente nudo davanti ai bagnanti. Il bagnino, intervenuto per chiedergli di rivestirsi, sarebbe stato aggredito con un pugno in pieno volto. Un colpo violento che, secondo quanto riportato da alcune fonti, avrebbe causato la frattura del setto nasale.
L’indignazione non si è fatta attendere. L’associazione Lifeguards Italiani ha condannato con forza l’episodio. “Siamo profondamente turbati dall’aggressione – ha dichiarato il delegato del litorale romano, Alessandro Rocca –. Chiediamo maggiore protezione per chi lavora per salvare vite. È inaccettabile che un bagnino debba subire violenze mentre svolge il proprio dovere.”
La versione delle forze dell’ordine: “Nessuna denuncia, solo uno scontro”
Tuttavia, secondo quanto ricostruito dalla polizia intervenuta sul posto, la dinamica sarebbe molto diversa. Innanzitutto, al momento non è stata sporta alcuna denuncia da parte dei soggetti coinvolti, anche se ciò non esclude eventuali sviluppi futuri.
Stando alle informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, l’uomo non si sarebbe mai completamente denudato: si sarebbe semplicemente cambiato il costume da bagno coprendosi con un asciugamano. Un comportamento forse ambiguo per alcuni presenti, ma non necessariamente illecito. Sarebbe stato questo a far scattare l’intervento del bagnino, che avrebbe redarguito l’uomo.
A quel punto, però, tra i due sarebbe nato un alterco culminato in una colluttazione, con scambi di insulti e qualche pugno. Il bagnino avrebbe avuto la peggio, ma non ci sarebbero al momento elementi che confermino una vera e propria aggressione unilaterale. Di fatto, non risultano indagini in corso sul caso.
Un episodio confuso tra percezioni e realtà
Il caso di Ostia mette in luce ancora una volta quanto sia delicato il confine tra realtà e narrazione, soprattutto quando un episodio viene amplificato sui social senza una verifica concreta dei fatti. Restano ancora molte ombre su quanto accaduto davvero, ma per ora non ci sono certezze né accuse formali.
Quel che è certo è che, in attesa di eventuali ulteriori sviluppi o testimonianze, la giornata del 31 agosto resterà nella memoria di molti come l’ennesimo episodio di tensione sulle spiagge italiane, tra percezioni distorte, reazioni forti e – forse – semplici malintesi degenerati.
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