Roma e dintorni
Settembre d’oro, i ragazzi guariti dal cancro ricominciano dallo sport

(Adnkronos) – Il Settembre d’oro, mese dedicato a livello internazionale all’oncologia pediatrica, parte da Roma con il progetto ‘Fatemi provare’, lanciato da Fiagop Ets (Federazione associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica) in collaborazione con Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) e con il contributo di Bristol Myers Squibb. L’iniziativa fa parte del progetto più ampio ‘Insieme per crescere’, cofinanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ed è dedicata a ragazze e ragazzi con disabilità fisiche e sensoriali che hanno affrontato alcune varie patologie oncologiche.
Il progetto – spiega Fiagop in una nota – offre un percorso sportivo intensivo e inclusivo, pensato per aiutare i giovani a riscoprire il movimento e l’autonomia attraverso lo sport. Le discipline proposte includono atletica leggera, tiro a segno, calcio e, per i partecipanti idonei, rugby in carrozzina. Non si tratta solo di allenamenti, ma di un’esperienza che unisce il divertimento alla scoperta di sé e alla costruzione di nuove relazioni. I partecipanti avranno la possibilità di continuare l’attività sportiva anche al termine del progetto, grazie alla vasta rete di società affiliate a Fispes. “Vedere i nostri bambini giocare, ridere e muoversi accanto ad atleti che ogni giorno superano barriere fisiche e mentali sarà una bellissima esperienza – dichiara Sergio Aglietti, presidente di Fiagop – E’ un esempio concreto che la vita può continuare anche nei momenti più difficili e che la resilienza si può allenare, proprio come un muscolo. Sarà come costruire un ponte tra due mondi solo in apparenza lontani, ma uniti da una stessa voglia di vivere”.
L’iniziativa è stata inaugurata presso il Campo Fispes delle Tre Fontane, a Roma, dove è stato siglato un protocollo d’intesa tra Fispes e Fiagop attraverso il quale verranno promosse le attività sportive verso giovani malati o guariti in tutta Italia. Ogni gruppo di 5 ragazzi è seguito da un allenatore qualificato, e per i partecipanti non vedenti è presente un operatore dedicato. Sono in programma anche attività collaterali e incontri con atleti paralimpici di alto livello, per offrire ai ragazzi un’ulteriore fonte di ispirazione.
Inoltre, dal 21 al 28 settembre Fiagop promuove la nuova edizione della campagna nazionale ‘Accendi d’oro, Accendi la speranza’, un’iniziativa di sensibilizzazione che mette al centro il diritto di ogni bambino e adolescente con tumore di accedere alle migliori cure, ovunque si trovi nel mondo.
Il programma della campagna, si articola in tre momenti chiave, si legge nella nota. Il primo: illuminazione in luce dorata. Dal 21 al 28 settembre, monumenti e luoghi simbolo in tutta Italia verranno illuminati di luce dorata. Questo gesto vuole ‘accendere’ l’attenzione del pubblico e delle istituzioni sui temi dell’oncoematologia pediatrica. Durante l’evento sarà possibile distribuire il Gold Ribbon, il nastrino dorato simbolo della causa, che rappresenta la forza e la resilienza dei giovani pazienti e delle loro famiglie. Secondo momento chiave della campagna: la raccolta di sangue ‘Ti voglio una sacca di bene’. Sempre dal 21 al 28 settembre, si terrà un’iniziativa dedicata alla donazione di sangue, essenziale per i pazienti pediatrici. Il progetto, realizzato in collaborazione con Fidas e altre realtà locali, sarà attivo presso i principali centri trasfusionali pediatrici e su tutto il territorio nazionale. Infine ‘European Standards of Care’: un momento cruciale di quest’anno sarà la pubblicazione della nuova versione degli ‘European Standards of Care for Children and Adolescents with Cancer’, frutto di 4 anni di lavoro di Cci Europe in collaborazione con la Società europea di oncologia pediatrica.
Roma e dintorni
Roma, arrestato ex pugile Romolo Casamonica: è accusato di aver dato fuoco al giardino del vicino

(Adnkronos) – E’ Romolo Casamonica, 63 anni, ex pugile italiano olimpionico, l’uomo arrestato dai carabinieri a Grottaferrata perché ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco ai materiali presenti nel cortile di un vicino lo scorso 8 agosto in via B. Gosio. Il 63enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari e denunciato insieme alla moglie e alla figlia per invasione di edifici.
Nel corso degli accertamenti dei carabinieri è stata rilevata la presenza di tracce dell’innesco che aveva scatenato l’incendio in un’area della sua abitazione. Inoltre sono stati raccolti gravi elementi indiziari sulle condotte minacciose tenute da parte del 63enne nei confronti di alcuni vicini di casa, tra cui il cittadino romeno vittima dell’incendio, con i quali aveva avuto discussioni per futili motivi.
Roma e dintorni
Turchi arrestati alla festa di Santa Rosa a Viterbo, esclusa la pista del terrorismo

(Adnkronos) –
Esclusa la pista del terrorismo nel caso dei due turchi trovati in possesso di armi e arrestati in un B&B nel centro di Viterbo nel giorno della festa della Macchina di Santa Rosa.
Dalle indagini non è emerso nessun elemento che possa far pensare che i due arrestati stessero preparando un attentato alla macchina di Santa Rosa: la pista terrorismo, quindi, cade definitivamente come ipotesi al vaglio.
Rilasciati anche i cinque turchi portati ieri sera in questura per accertamenti dopo essere stati segnalati e individuati in un b&b di Montefiascone. Si tratta di immigrati regolari sul territorio italiano: due sono richiedenti asilo mentre gli altri tre sono in possesso di permesso di soggiorno. Anche loro dagli accertamenti non sono risultati collegati in alcun modo con il mondo del terrorismo.
L’indagine, che riguarda il traffico di armi e la criminalità organizzata, prosegue e potrebbe ora passare alla Dda di Roma. Al momento infatti l’accusa nei confronti dei due arrestati resta quella di detenzione illegale di armi ma fra le piste seguite dagli inquirenti c’è anche un possibile legame con il boss della criminalità turca Baris Boyun, arrestato nel maggio dello scorso anno a Vetralla, a pochi chilometri da Viterbo, dove si era stabilito e per il quale la Turchia chiede l’estradizione. Esclusa la pista terroristica, resta aperta invece la possibilità di un collegamento con la criminalità organizzata turca così come quella di un blitz armato per tentare di far evadere Boyun.
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