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TMB Salario pieno, i rifiuti riempiono la fossa. L’usb protesta

TMB Salario pieno è finito sotto la critica di tutti causando uno scontro tra Arpa e Ama
TMB Salario pieno – L’impianto per il trattamento meccanico biologico di rifiuti è finito sotto accusa da parte dei residenti della zona. Sono costretti a sentire l’odore che proviene dai rifiuti accumulati. Il posto è sempre in emergenza facendo preoccupare anche i lavoratori. Questo ha causato uno scontro tra Arpa e Ama.
I rifiuti già a partire da metà agosto, venivano scaricati nell’impianto esterno visto che il locale era già pieno. I cittadini chiedono lo stop alle lavorazioni per non sentire più la puzza
Esponente sindacato Usb dell’Ama: “L’Ama dice che tutto è a posto, che l’impianto non puzza, che i lavoratori vengono controllati periodicamente. Ma noi registriamo che quando scarichiamo nell’impianto TMB Salario, il personale presente nella buca di stoccaggio non ha misure di sicurezza. Questo impianto è stato progettato per lavorare un quantitativo specifico di rifiuto indifferenziato.
“Purtroppo da quando è stata chiusa la discarica di Malagrotta, sia questo impianto che quello di Rocca Cencia, è stato autorizzato anche come sito di stoccaggio e quindi può arrivare ad avere all’interno anche 10mila tonnellate di rifiuti. In queste condizioni il TMB ha grosse difficoltà a funzionare. I lavoratori all’interno molte volte sono sottoposti nella maggior parte della giornata ai miasmi di questo materiale in decomposizione”. Bisogna aprire i portelloni: “Quella buca (la vasca di ricezione dove scaricano i camion, ndr) dovrebbe essere chiusa per non fare uscire i miasmi, purtroppo gli operatori devono lavorare con le serrande aperte altrimenti li dentro è impossibile stare”.
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Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Roma e dintorni
West Nile, quarta vittima nel Lazio: morta 93enne

(Adnkronos) – Una donna di 93 anni è morta allo Spallanzani di Roma a causa del virus West Nile. A darne notizia è la Regione Lazio. La paziente, originaria di Cisterna di Latina, era stata ricoverata al San Paolo di Velletri da dove è stata successivamente trasferita allo Spallanzani di Roma. È il quarto caso di morte per West Nile accertato nel Lazio.
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