Roma e dintorni
Desirée il retroscena aberrante della sua morte

Desirée un nome che in Italia ha significato desiderio di stuprare a morte una sedicenne e di non permetterne i soccorsi.
Tutti sappiamo il triste epilogo di Desirée, una ragazza che a Roma oltre a vivere ha trovato la morte.
Secondo le ultime notizie, il giudice, nella sua ricostruzione, ha messo in evidenza che questi ragazzi neri in Italia per motivi umanitari, uno di loro addirittura con la carta di rimpatrio, arrestati per il delitto Desirée le hanno volutamente somministrato un cocktail di sostanze stupefacenti consapevoli che l’avrebbero fatta morire.
Una ragazzina di soli sedici anni che, ormai assodato, era in cerca di sostanze ma certo non della morte.
Questo gruppo di neri provenienti dall’Africa hanno volutamente perpetuato violenza sessuale e psicologica ai danni di questa ragazzina italiana solo per poter godere del suo corpo.
Agghiacciante non è però la violenza in sé, quanto il fatto che l’hanno lasciata volutamente morire.
Il giudice nella ricostruzione del fatto ha messo in evidenza che i tre neri africani non hanno voluto soccorrere Desirée, impedendo a persone presenti di chiamare soccorsi. Si prefigurano i reati di somministrazione di sostanze stupefacenti, stupro di gruppo, mancato soccorso.
Desirée, un nome particolare, era una ragazza molto esile e si vedeva che non era in forze, purtroppo per cercare una dose ha trovato violenza e morte. Desiderio voluto da quegli africani in Italia per motivi umanitari.
Roma e dintorni
Al Fatebenefratelli di Roma spunta un cartello: “I tagli al budget riducono posti in convenzione, non dateci la colpa”

(Adnkronos) – “Si informa la gentile utenza, che a causa dei continui tagli sul budget perpetrati nei confronti dell’ospedale, i posti in regime di servizio sanitario nazionale sono pochi e terminano in fretta. Pertanto vi chiediamo la cortesia di non addossare colpe agli operatori e al personale medico e non, se non trovate posto in convenzione ma solo a pagamento purtroppo non dipende dalla nostra volontà, e vi chiediamo di rispettare il lavoro degli addetti”. Questo il testo di un foglio appeso all’interno dell’ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, sito in via Cassia 660. Il testo, contenuto in una busta di plastica, è fissato con del nastro per bende su un muro in marmo del nosocomio.
Roma e dintorni
Bari, esplode bombola di gas in casa: due ferite

(Adnkronos) – Paura a Corato nel Barese. Un appartamento ha preso fuoco, dopo che è esplosa una bombola di gas. Due i feriti, una bambina di 11 anni e una donna, che, ricoverate all’ospedale di Bari, hanno riportato ustioni sul 50% del corpo. Sul posto i vigili del fuoco che sanno spegnendo l’incendio.
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