Ultime Notizie Roma
LA NOSTRA STORIA Checco Durante

Checco Durante, all’anagrafe Francesco Durante, nacque a Roma il 19 novembre 1893 dove si spense il 5 gennaio 1976. Attore popolare e poeta romanesco, interpretò con schiettezza un certo carattere romano. Nato in via dei Salumi a Trastevere fu impiegato in una ditta di vendita all’ingrosso di tessuti e attore in una filodrammatica. Qui conobbe la moglie Anita dalla quale ebbe due figlie.
Nel 1918 entrò, con la ragazza, nella compagnia del grande Ettore Petrolini. Nel 1921 i due furono coautori della commedia ‘Cento di questi giorni’. Insieme recitarono in Italia e poi, per sei mesi, nelle principali città del Sudamerica: Buenos Aires, Campinas, Montevideo, Rio de Janeiro, Santos, San Paolo. Durante però aspirava al ruolo di capocomico; nel 1928 lasciò Petrolini e decise di formare una compagnia. Debuttò il 7 aprile con la sua Primaria Compagnia della Commedia Romanesca al Teatro Traiano di Civitavecchia con ‘La commedia di Rugantino’ di Augusto Jandolo. Fece tutta la gavetta.
Iniziò a recitare nei piccoli centri del Lazio fino ad approdare al successo nei cinema-teatri di Roma. Dal 1950 con la sua Compagnia stabile del teatro romanesco recitò nel periodo estivo a Villa Aldobrandini, e nella stagione invernale al Teatro Rossini, teatro che con Zanazzo e Tamburri era l’epicentro del teatro dialettale romano. Nell’intervallo delle commedie declamava i suoi versi. Spesso si avvalse della collaborazione di Giggi Spaducci. Molto ricercato come caratterista, non disdegnò di affiancare alla attività teatrale quella di attore cinematografico interpretando film con registi quali Mario Camerini, Dino Risi, Mario Soldati, Luigi Zampa ed altri. Tra i titoli più noti si possono ricordare: ‘Roma ore 11’ del 1952, ‘Policarpo, ufficiale di scrittura’ del 1959, ‘Straziami ma di baci saziami’ del 1968, ‘Nel giorno del Signore’ del 1970, ‘In nome del popolo italiano’ del 1971.
Ultime Notizie Roma
Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
Ultime Notizie Roma
Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
-
Cronaca3 giorni fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca4 giorni fa
San Basilio, arrestato il Sorcio: è il padre del ragazzo rapito al ristorante sushi di Ponte Milvio
-
Cronaca5 giorni fa
Camionista schiacciato dalla pedana del suo Tir: incidente sul lavoro a Fiano Romano
-
Cronaca3 giorni fa
Il sovrano del tiramisù Pompi ricattato dall’ex dipendente: “Pagami 50mila euro o ti elimino”