Cronaca
ROMA Sciopero Roma Metropolitane

ROMA Sciopero Roma Metropolitane contro i licenziamenti. A proclamare la protesta in programma oggi Filt-Cgil, Fit-Cisl Reti e Uil Trasporti. I lavoratori incroceranno le braccia dalle ore 9.30 per l’intera giornata. In mattinata è prevista una manifestazione a piazza del Campidoglio.
Sciopero Roma Metropolitane. Con l’iniziativa i sindacati intendono “denunciare la drammatica precipitazione della situazione dell’azienda partecipata e il timore di una procedura di licenziamento collettivo, che ne’ Roma Capitale ne’ l’azienda stessa sono stati in grado di fugare. Roma Capitale scaricherà sul vertice aziendale la responsabilità di affrontare il problema degli eventuali esuberi. L’azienda, nel merito, non offre rassicurazione alcuna. Il tutto senza, peraltro, avere prima compiuto gli atti previsti dalle norme vigenti in caso di crisi aziendale e senza avere mai concesso un confronto preventivo con le parti sindacali”.
I sindacati chiedono che il socio unico Roma Capitale risolva la crisi aziendale senza farla pagare ai lavoratori. Che l’assemblea capitolina e la giunta si esprimano con chiarezza sulla tutela del lavoro. Che venga aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e che l’amministrazione “non disperda un patrimonio pubblico di competenze qualificate che rappresentano una risorsa a disposizione della città per il rilancio dello sviluppo delle reti di trasporto. Qualora dalla politica non dovesse levarsi una voce chiara sulla tutela del diritto al lavoro nonché sul piano strategico per le infrastrutture di trasporto e sulle sorti dell’azienda partecipata Roma Metropolitane saremo costretti a mettere in atto ulteriori azioni di protesta. Nonché a porre in essere ogni possibile atto a difesa e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori chiamando ognuno alle proprie responsabilità”.
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Cronaca
Guerra dei clan: omicidio di Gioacchini davanti all’asilo dei figli, 30 anni a Di Giovanni

MafiaInedita #DelittoSconvolgente Hai mai immaginato un omicidio legato alla mafia proprio fuori da un asilo nido, dove un padre innocente aveva appena salutato i suoi figli? Scopri i dettagli di questa storia che tiene l’Italia col fiato sospeso!
Il Fatto Che Ha Scioccato Tutti
Immaginate la scena: Andrea Gioacchini, un padre come tanti, accompagna i suoi figli all’asilo nido e, in un attimo, la sua vita viene spezzata da un atto di violenza brutale. Tre persone sono state condannate per questo omicidio, un caso che ha catturato l’attenzione di tutti per la sua ferocia e per le sue implicazioni oscure.
I Legami Nascosti con la Mafia
Ma cosa c’è dietro questo delitto? Secondo la procura, si tratta di un episodio mafioso, orchestrato da individui vicini al clan Senese e alla leggendaria Banda della Magliana. Queste connessioni fanno emergere un mondo sotterraneo di potere e vendette, lasciando tutti a chiedersi: quanto ancora ci sfugge di questi clan invisibili? È un intreccio di crimine che potrebbe svelare segreti inaspettati.Cronaca
I tre killer e i loro mandanti: una sentenza che rivela tutto

SvelatoLomicidioCheHaSconvoltoRoma Chi sono i boss della Magliana che hanno orchestrato un’esecuzione brutale sotto gli occhi dei bambini? #Omicidio #Magliana #CronacaNera
Le Prime Condanne Shock
Dopo anni di indagini serrate, il tribunale di Roma ha emesso le prime sentenze per l’omicidio di Andrea Gioacchini, freddato a colpi di pistola il 10 gennaio 2019 proprio davanti all’asilo dei suoi figli. Ugo Di Giovanni ed Emiliano Sollazzo sono stati condannati a 30 anni ciascuno, etichettati come i mastermind dietro l’agguato, mentre Fabrizio Olivani, l’uomo accusato di aver premuto il grilletto, si è beccato 20 anni. Immagina lo shock: un delitto in pieno giorno in un quartiere noto per i suoi clan rivali, che ora porta alla luce oscuri legami mafiosi.
La Ricostruzione dell’Agguato
Gli inquirenti hanno rivelato dettagli agghiaccianti su come Gioacchini sia stato raggiunto da tre proiettili di calibro 7,65 mentre era al volante della sua Toyota, parcheggiata in via Castiglion Fibocchi. Secondo l’accusa, Olivani era appostato su uno scooter, in attesa che la vittima accompagnasse i suoi bambini. Ha fatto fuoco quattro volte: tre colpi hanno centrato Gioacchini alla testa, mandibola e spalla, mentre il quarto ha ferito la sua compagna all’inguine. Gioacchini, un uomo con un passato da sorvegliato speciale e una lista infinita di reati come spaccio e usura, è morto poco dopo in ospedale. Ma cosa ha spinto a un piano così calcolato? Intercettazioni e testimonianze stanno svelando i retroscena.
Il Movente Dietro il Delitto
E se ti dicessimo che questo omicidio era una mossa da vero film mafioso per conquistare il controllo della Magliana? Le motivazioni, secondo la Direzione distrettuale antimafia, ruotano intorno a una lotta per il potere in una zona storicamente contesa dai clan. Di Giovanni, figlio di un boss camorrista, e Sollazzo avrebbero pianificato tutto con mesi di anticipo, fornendo a Olivani l’arma e lo scooter per l’esecuzione. Olivani, a quanto emerso, aveva spiato le abitudini della vittima per giorni, trasformando un atto quotidiano in un’imboscata letale. Un delitto dimostrativo, dicono gli investigatori, per riaffermare la supremazia criminale in un quartiere dove ogni mossa è sotto controllo. Chi pensava che la Magliana fosse solo un quartiere tranquillo?
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