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RAPPORTO CENSIS 2018 — Certificati di sicurezza nelle scuole: il Lazio…

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RAPPORTO CENSIS 2018 — Da quanto emerge, il Lazio sarebbe la regione meno conforme alle norme di sicurezza nelle scuole

RAPPORTO CENSIS 2018 — Il Lazio è in testa alla classifica della non conformità con oltre il 70% degli esercizi scolastici privi delle due certificazioni ( agibilità e prevenzione incendi). Al secondo posto la Sardegna con il 65%, seguita da Abruzzo e Calabria, rispettivamente con il 63,4% e il 63,3%. La scarsa conformità alle norme di sicurezza non sarebbe però l’unica nota stonata nel contesto delle quotidianità scolastica.

Stando a quanto si evince dalle parole degli oltre 900 dirigenti scolastici interpellati dal Censis infatti, i veri problemi sarebbero da ricercare negli episodi di bullismo (75,9%), cyberbullismo (67,3%), e furti ai danni di studenti o insegnanti. A questi dati vanno poi aggiunti gli episodi di vandalismo nei confronti della struttura (54,4%), di violenza o insubordinazione verso i docenti, di discriminazione nei confronti di stranieri, donne o disabili (34,3%). Lo spaccio e il consumo di droghe nei pressi della scuola sono segnalati dal 31%, il consumo da parte degli studenti dal 23,9%.

PATRIMONIO TORLONIA 

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Diciannovenne perde il controllo dello scooter e finisce in un canale: gravissimo

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Trasporto in Eliambulanza a Roma

Il ragazzo è stato trasportato in condizioni gravissime con l’eliambulanza a Roma. Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Locale e il 118.

Grave Incidente a Latina

![Immagine di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2023/10/eliambulanza–1200×675.jpg)
Immagine di repertorio

Grave incidente questa mattina a Latina. Un ragazzo stava percorrendo via Sabotino a bordo del suo scooter quando, per cause ancora da accertare, ha sbandato, finendo fuori strada. Il 19enne è finito in un canale tra gli occhi atterriti degli automobilisti di passaggio, che hanno dato immediatamente l’allarme. Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Locale, oltre agli operatori del 118. Date le condizioni gravissime del giovane, i soccorritori hanno fatto atterrare in strada l’eliambulanza, in modo da portarlo in ospedale nel più breve tempo possibile. Il 19enne è ora ricoverato a Roma in codice rosso. Non è noto se sia in pericolo di vita o meno.

Chiusura della Strada e Investigazioni della Polizia Locale

La strada è stata temporaneamente chiusa per il tempo necessario ai soccorsi e per permettere l’atterraggio dell’elicottero. La Polizia Locale sta lavorando per capire cosa è successo e come mai il ragazzo abbia perso il controllo dello scooter, finendo fuori strada. Dalle prime informazioni, sembra che si sia trattato di un incidente autonomo. Non ci sarebbero quindi altri mezzi coinvolti nel sinistro.

Ripercussioni sul Traffico

L’incidente ha inevitabilmente causato ripercussioni sul traffico stradale, con la chiusura della strada e lunghe code che si sono create in tutta la zona.

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Meloni: aumento del costo biglietto bus a Roma è colpa della città

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Bocciatura della Mozione del Partito Democratico

Il centrodestra ha bocciato alla Camera una mozione presentata dal Partito Democratico, che chiedeva al Governo lo stanziamento di 1,7 miliardi di euro per il Fondo nazionale trasporti per risolvere la crisi del Trasporto pubblico locale. Il primo firmatario, Andrea Casu, ha commentato: “Salvini e Meloni pensano di poter scaricare questo fallimento sugli attuali sindaci delle grandi città come Roma”.

Impatto del Provvedimento su Roma e Lazio

Un provvedimento che, per quanto riguarda Roma e Lazio, avrebbe certamente aiutato Regione e Campidoglio ad evitare l’aumento del costo del biglietto per bus e metropolitane nella Capitale. Andrea Casu, primo firmatario della mozione, evidenzia come la mozione sia il frutto del lavoro svolto in Commissione Trasporti, dove sono state raccolte le voci di tutto il settore, attualmente in fortissima crisi.

Intervista a Andrea Casu

# Casu: Sul Significato della Mozione

“Abbiamo portato in aula il lavoro svolto negli ultimi mesi in Commissione Trasporti, dove abbiamo ascoltato tutte le voci del Trasporto pubblico locale e abbiamo raccolto il grido di dolore di tutto il settore, che è in fortissima crisi. Sul tema si sono attivati tutti, dal presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Fedriga, che a novembre ha scritto a Salvini a tutti i sindacati che hanno chiesto il rinnovo dei contratti. Ma c’è stata anche l’iniziativa dei sindaci delle grandi città, ma anche dei piccoli comuni, delle comunità montane, delle aree interne e delle isole. Tutto il Trasporto pubblico locale non ce la fa e i problemi principali sono due: uno è legato all’aumento dei costi, dovuto anche agli investimenti. Per esempio, se grazie al Pnrr arrivano a Roma i nuovi bus elettrici è chiaro che ci saranno costi ulteriori da affrontare, per depositi e cambiamenti tecnologici. Il secondo problema è legato al rinnovo dei contratti. E quindi abbiamo individuato una cifra che era di 1,7 miliardi di euro, almeno 800 milioni per l’adeguamento dei costi e 900 milioni per il rinnovo dei contratti.”

# Reazione della Maggioranza

Il centrodestra ha riconosciuto di dover intervenire sulla riforma dei criteri di assegnazione, ma ha bocciato la mozione del Partito Democratico. “Il centrodestra ha riconosciuto di dover intervenire sulla riforma dei criteri di assegnazione. Tema certamente giusto, ma intervenire sui criteri senza dare rassicurazioni sul potenziamento delle risorse, significa alimentare una guerra tra poveri tra Regioni e Comuni. Significa in altre parole mettere in seria difficoltà l’intero settore. L’unico punto della mozione su cui la maggioranza ha votato a favore è la richiesta che abbiamo fatto sulla sicurezza dei lavoratori, sempre più oggetto di aggressioni, e cioè di rendere operativo l’accordo approvato dal precedente Governo. Di fatto Meloni e Salvini stanno voltando le spalle alla crisi del Trasporto pubblico locale. La crisi del Tpl è evidente ed è toccata con mano da qualsiasi cittadino che vuole muoversi da un’area interna fino alla città, o all’interno della stessa città tra centro e periferie. Queste difficoltà stanno di fatto dividendo i cittadini italiani in cittadini di serie A e di serie B.”

Strategie del Centrodestra

# Significato Politico del Voto

“La cosa più grave riguarda le motivazioni con cui hanno bocciato questa mozione. L’esponente di Fratelli d’Italia ha detto, testuali parole: ‘Provate a chiedere ai cittadini di Milano, di Roma, di Napoli o di Torino che giudizio hanno del loro trasporto pubblico locale. Io da milanese dico: negativo, come negativo immagino sia quello delle altre città. Ma chi governa queste città?’. La conseguenza logica di queste affermazioni è che si sta scegliendo di non intervenire di fronte al grido di dolore complessivo del Trasporto pubblico locale perché si pensa di poter scaricare questo fallimento sugli attuali sindaci delle grandi città come Roma. Ma se si ferma il Tpl, si ferma il Paese e la responsabilità sarebbe in prima battuta di questo Governo.”

# Trasporto Pubblico Locale: Una Questione Nazionale

“Si chiama Trasporto pubblico locale, ma è una grande questione nazionale. Ma questo i cittadini non lo percepiscono: se aspetti l’autobus, se sei fermo nel traffico, non attribuisci la responsabilità al Governo ma al sindaco della tua città. Ma a questi amministratori il centrodestra sceglie scientificamente di non dare in mano gli strumenti per rafforzare i trasporti, un settore che sta andando a picco in assenza di investimenti. In uno scenario di questo tipo l’effetto è che una parte politica può avere un vantaggio elettorale, ma da un punto di vista generale e dell’interesse dei cittadini è un vero disastro. Salvini e Meloni sospendano per qualche minuto le loro attività dedite alla campagna elettorale e alla propaganda per le Europee per concentrarsi sulla crisi del Trasporto pubblico e fare quello che gli chiedono anche esponenti dei loro stessi partiti, che sono sindaci e presidenti di Regione.”

Aumento del Costo del Biglietto a Roma

Manca il finanziamento da parte del Governo, mettendo in difficoltà Regione Lazio e Campidoglio. “Roma e Lazio hanno problemi legati a tanti fattori, come la ripartenza del turismo, che è positiva ma che certamente impatta sul Tpl, e la crisi climatica. Roma è certamente la città che più a bisogno di riequilibrare il finanziamento del Fondo nazionale trasporti. Basta un dato: Roma per far tornare i conti del Trasporto pubblico mette ogni anno 600 milioni di euro. È chiaro che al sindaco di Roma non si può chiedere di investire ulteriori risorse. E quindi, di fatto, non rafforzare questi finanziamenti significa, in altre parole, cercare di spingere le amministrazioni locali ad aumentare il costo del biglietto per bus e metropolitane, perché alla fine i conti in qualche modo devono tornare. Mentre l’Europa e il mondo vanno verso il cosiddetto biglietto climatico, come in Germania, per consentire alle persone di beneficiare del diritto alla mobilità accessibile e sostenibile per tutti e per tutte, noi rischiamo di andare nella direzione opposta facendo pagare di più il biglietto per servizi che oltretutto non migliorano.”

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Arrestato stalker 60enne a Vitinia per aver lanciato molotov contro l’auto dell’ex compagna

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Arresto per Stalking e Ricettazione

Un uomo è stato arrestato per stalking e ricettazione. Messaggi intimidatori, offese e minacce: il culmine si è raggiunto quando ha lanciato molotov nell’auto della ex.

![Foto Archivio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2023/01/molotov-4-2-2-3-1674994653697-1200×675.jpg)

Foto Archivio

Persecuzione e Aggressione

Perseguita e aggredisce la ex compagna, poi le lancia tre molotov nell’automobile: queste le accuse per cui un uomo di 60 anni è finito in carcere. È successo a Vitinia, una frazione a sud ovest di Roma, intorno metà aprile.

Violenza e Minacce Continue

Una vicenda, quella che ha portato all’arresto del sessantenne, segnata da molti episodi di violenze nei confronti della donna, che dopo una serie di liti furibonde ha deciso di lasciarlo. Nonostante la fine della relazione, gli episodi di violenza, le offese e le minacce erano ben lontane dall’essere terminate.

Tre Molotov Contro l’Auto dell’Ex a Vitinia

I fatti sono accaduti a metà aprile a Vitinia, una frazione della periferia sud ovest del comune di Roma, come riportato da *la Repubblica*. L’uomo la mattina del 12 aprile ha messo in atto il blitz delle molotov. Nel tentativo di non farsi scoprire e riconoscere dall’ex compagna, ha comprato una Smart rubata e si è affiancato così all’automobile dell’ex, parcheggiata sotto la casa della donna. Ha rotto i vetri dell’auto e ha lanciato i tre ordigni nella macchina. Fortunatamente le bottiglie incendiarie non sono esplose e non hanno causato danni a persone o cose, neanche alla macchina.

Minaccia la Compagna

Minaccia la compagna, lei si rifugia con la bimba dai vicini: lui la insegue e viene arrestato.

L’Intervento delle Forze dell’Ordine

Dopo il lancio delle bottiglie, i carabinieri si sono messi sulle tracce del responsabile. Poche ore dopo l’accaduto, i militari dell’Arma hanno bussato a casa dell’uomo e trovato all’interno dell’appartamento una tanica di benzina, un imbuto e delle bottiglie simili a quelle che il sessantenne voleva far esplodere nell’auto dell’ex compagna. La prova del nove è arrivata, infine, con il suo riconoscimento da parte del titolare di una macelleria che aveva assistito alla scena e osservato tutto.

Arresto e Accuse

I carabinieri della stazione di Vitinia hanno chiamato la proprietaria dell’auto e il negoziante ha descritto l’uomo, che combaciava perfettamente alla descrizione della donna, minacciata da tempo. L’uomo è stato così arrestato in flagranza differita e l’automobile usata per il piano delle bottiglie è risultata rubata. Il sessantenne ora è in carcere per stalking, danneggiamento e ricettazione dopo un’indagine da parte della pubblico ministero Daniela Cento.

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Chef Rubio aggredito vicino casa: dettagli sull’accaduto e sul pestaggio

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Le dichiarazioni di Chef Rubio dopo l’aggressione

“Dopo quella coraggiosa spedizione punitiva voi sionisti mi fate ancora più schifo”, ha dichiarato Chef Rubio all’indomani dell’aggressione subita sotto casa. Intanto, dal mondo della politica arrivano le prime reazioni.

![Chef Rubio il giorno dopo l’aggressione, foto da X.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/chef-rubio-violenza-1200×675.jpg)

La reazione di Chef Rubio sui social

In un nuovo post su X, pubblicato il giorno dopo il pestaggio, Chef Rubio si mostra con una maglietta raffigurante la bandiera della Palestina, facendo il segno della vittoria con le dita e un sorriso sul volto. “Ebrei sionisti, terroristi”, ha scritto Rubio.

Dettagli dell’aggressione

“Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica”, ha scritto Chef Rubio dopo essere stato curato al pronto soccorso. La testa è ancora fasciata e l’occhio molto gonfio. Nonostante tutto, non ha ancora sporto denuncia. La Digos sta investigando sul caso, diventato virale in breve tempo.

![Chef Rubio al pronto soccorso dopo l’aggressione.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/chef-rubio-ospedale.jpg)

La ricostruzione dell’aggressione da parte di Chef Rubio

“Il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo – scrive in un nuovo post su X Rubini – Grazie alle comunità ebraiche che permettono tutto ciò, grazie alla coraggiosa spedizione punitiva dei 6 sionisti che armati come il 25 Aprile di martello hanno provato in farmi la pelle”, condividendo le foto dell’automobile con i finestrini frantumati.

![I vetri dei finestrini frantumati e gli schizzi di sangue in auto pubblicati da Chef Rubio su X.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/sangue-martello-rubio.jpg)

Chef Rubio: da Unti e Bisunti alla Palestina

“Zionism = Mafia, Genocide, Ethnic Cleansing, Colonialism, Terrorism, Racism, Fascism, Supremacism”. Questo è il modo in cui Chef Rubio si presenta nella biografia su X. Conosciuto come rugbista e in seguito come personaggio televisivo nei suoi programmi di cucina, come Unti e Bisunti, Chef Rubio ha iniziato la sua carriera come cuoco in Nuova Zelanda, completando la sua formazione in Italia come Chef Internazionale di Cucina italiana.

L’impegno per i diritti umani e le controversie nel conflitto a Gaza

Dopo essere stato testimonial di Amnesty International, ruolo terminato nel 2018, Chef Rubio si è spesso trovato al centro di discussioni riguardanti il conflitto Israelo-Palestinese. Nel 2019, definì “esseri abominevoli” gli abitanti di Israele, portando a una denuncia da parte della comunità ebraica di Treviso. Le dichiarazioni controverse non sono finite qui.

![Chef Rubio il giorno dopo l’aggressione con una maglietta dei colori della bandiera della Palestina, foto da X.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/Screenshot-2024-05-16-at-12.52.47.jpg)

Le dichiarazioni contro Liliana Segre

Nel 2022 Chef Rubio ha indirizzato un post su X alla senatrice Liliana Segre, definendo “vergognoso” il suo “silenzio sistematico” riguardo alla “pulizia etnica” dei palestinesi in Israele. Questo post ha portato a una denuncia per messaggi diffamatori.

Le reazioni dei politici: da Furfaro a Bonelli, fino a Lollobrigida

Non sono mancate le reazioni politiche all’aggressione. Marco Furfaro del Partito Democratico ha condannato fermamente l’accaduto su X. Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto al ministro Piantedosi di attivarsi per individuare i colpevoli. Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia ha espresso solidarietà a Rubio, pur criticando le sue parole contro gli “ebrei sionisti”. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, ha fatto dichiarazioni provocatorie, evidenziando la distinzione tra la violenza subita e quella politica.

Amnesty International ha chiesto indagini immediate ed efficaci per identificare i responsabili dell’aggressione.

Il commento di Pacifici e il video in rete: “Va contestualizzato”

Riccardo Pacifici, ex presidente della Comunità ebraica romana, ha condannato le accuse di Chef Rubio, definendole istigazione all’odio. Un video di Pacifici del 10 ottobre, ora condiviso dai sostenitori della Palestina, è stato ripreso, suscitando ulteriori polemiche. Pacifici ha insistito sul fatto che il discorso fosse legale e chiede che chi ha compiti e ruoli intervenga per evitare ulteriori tensioni.

Cerchiamo di mantenere sempre il rispetto e la comprensione nelle conversazioni su temi così delicati.

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Due ragazze si fingono sue amiche e la salvano

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Frasi Inquietanti del Molestatore

La mamma della giovane vittima ha raccontato: “L’uomo ha cominciato a dirle frasi strane, come ‘sono strano, tu sei troppo piccola’. E mia figlia si è subito resa conto che di fronte ai suoi occhi aveva una persona ‘particolare’”.

L’Incidente a Fiumicino

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Dopo una giornata trascorsa a Fiumicino, la vittima, una minorenne, stava tornando a casa, a Ostia. All’uscita della stazione Lido Centro è stata molestata da uno sconosciuto, che per avvicinarla ha fatto finta di chiederle alcune informazioni. Secondo quanto riporta il Messaggero, la giovane è stata salvata da due ragazze che hanno assistito alla scena e si sono finte sue amiche. La giovane stava aspettando che la mamma la venisse a prendere per riportarla a casa.

La Reazione della Mamma

La mamma della studentessa ha raccontato al Messaggero: “L’uomo ha cominciato a dirle frasi strane, come ‘sono strano, tu sei troppo piccola’. E mia figlia si è subito resa conto che di fronte ai suoi occhi aveva una persona “particolare””. Ha aggiunto: “Ho altri due figli e sanno bene che in queste situazioni bisogna sempre avvicinarsi a qualcuno e non restare mai soli”.

Ringraziamento alle Due Ragazze

Come detto, a salvare la giovane vittima sono state due ragazze che si sono finte sue conoscenti e l’hanno avvicinata per parlarle, allontanandola così dal molestatore. “Sono arrivata in stazione attorno alle 16, pochi minuti dopo l’accaduto e non ho avuto modo di ringraziare le due ragazze. Nel mondo in cui viviamo sono gesti rari, spesso si tende a voltare le spalle e guardare altrove”, ha detto ancora la mamma della ragazza al Messaggero. Non è chiaro se sulla vicenda sia stata presentata una denuncia formale alle forze dell’ordine.

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L’ho vista quella mattina, litigava con un ragazzo

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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

# Data e Orario

16 Maggio 2024
11:58

# Dichiarazione di Carmine Belli

“Credo fosse Serena, lui la stava bloccando tenendola per un braccio – ha dichiarato in aula Carmine Belli, il carrozziere processato e assolto – Lui aveva i capelli mesciati di biondo.”

# Testimonianza di Carmine Belli

Ha testimoniato davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma Carmine Belli, il carrozziere processato e poi assolto nei tre gradi di giudizio per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza scomparsa il primo giugno del 2001 ad Arce, nel Frusinate, e trovata due giorni dopo senza vita in un bosco di Fontana Cupa a Fontana Liri.

# Descrizione della Scena

Il carrozziere, davanti ai giudici, ha spiegato di aver visto quella mattina un ragazzo e una ragazza: “Erano davanti al bar Chioppetelle, proprio vicino al paletto che indica la fermata del Cotral. Credo che la ragazza fosse Serena – ha dichiarato in aula – Lui la teneva per un braccio. Sembrava che lei volesse attraversare la strada ma lui la stesse bloccando: entrambi erano rivolti verso la strada, di fianco a me.”

# Altezza dei Due Giovani

Durante la testimonianza, rilasciata nel nuovo processo in cui sono imputati i membri della famiglia Mottola, l’ex maresciallo della caserma di Arce Franco, la moglie Anna Maria, il figlio Marco e due carabinieri, assolti in primo grado dalla Corte d’Assise di Cassino, il carrozziere ha poi aggiunto dei dettagli sull’altezza dei due. “Non mi ci ero focalizzato, ma mi sembravano della stessa statura – ha aggiunto – Sono tornato sul posto, per verificare la presenza di un eventuale dislivello in strada. In giro dicevano che lui fosse più alto.”

# Dettagli sui Capelli

Altri dettagli sono emersi nel momento in cui è passato a descrivere fisicamente il ragazzo che si trovava con quella che gli sembrava essere Serena. “Aveva i capelli mesciati biondi e a spazzola.” Un dettaglio, quello dei capelli, che da tempo potrebbe rivelarsi molto utile: secondo molti in quell’epoca anche Marco Mottola portava i capelli mesciati biondi, ma al funerale di Mollicone, nelle foto, sembra che non avesse i capelli con le meches.

# Seconda Testimonianza

Nel corso della stessa udienza è previsto l’intervento anche di Pierpaolo Tomaselli, ex collega di Belli che si trovava in auto con lui in quella mattina del primo giugno. È lui che, davanti alla Corte d’Assise di Cassino, ha confermato la scena raccontata da Belli precisando, però, che non si trattava della mattina del primo giugno, bensì del 31 maggio 2001. E i giudici hanno ritenuto credibile la sua versione.

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Vetrine dei negozi imbrattate con vernice arancione

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Lancio di vernice a Roma: nel mirino le vetrine di lusso

![Attivisti di Ultima Generazione](https://youmediafanpage.akamaized.net/video/ZkXgUuSwDCUFX6y7_pm.jpg?1715857200)

# Attacco alle vetrine di via Condotti

Le vetrine dei negozi di lusso di Roma sono state bersagliate dagli attivisti di Ultima Generazione, che hanno lanciato vernice arancione.

![Via Condotti](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/viacondotti-ultimagen-1200×675.jpg)

# Critica sociale: il messaggio degli attivisti

“Questa via, questo negozio, è simbolo di una società ingiusta. Questo lusso è basato sullo sfruttamento delle persone e del pianeta!” Queste le parole di uno degli attivisti che nella tarda mattinata di giovedì 16 maggio 2024 ha lanciato vernice arancione contro le vetrine dei negozi di lusso in via Condotti, la via simbolo dello shopping di lusso romano, nel pieno centro della capitale.

# Grandi marchi colpiti

![Polizia Locale in azione](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/ug-viacondotti.jpeg)
Gli agenti della Polizia Locale davanti alla vetrina di Prada dopo il lancio della vernice arancione da parte degli attivisti di Ultima Generazione.

Armani, Louis Vuitton, Prada: sono alcuni dei grandi marchi di lusso finiti nel mirino e colpiti dalla vernice arancione dagli attivisti di Ultima Generazione nella tarda mattinata di oggi durante l’ultimo blitz a Roma.

![Blitz contro Armani](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/armani-ug-blitz.jpg)
Il blitz contro le vetrine di Giorgio Armani in via Condotti, ripresa da Ultima Generazione.

# L’intervento immediato della Polizia

Non appena avvenuto il blitz, è scattato l’allarme: i caschi bianchi della polizia locale di Roma Capitale sono immediatamente intervenuti sul posto, poco dopo le 11. Gli agenti del I gruppo Centro della Polizia Locale hanno subito bloccato gli attivisti e hanno messo in sicurezza l’intera area coinvolta dal lancio di vernice, diretto alle vetrine dei grandi negozi del lusso.

# Sviluppi successivi: attivisti portati in ufficio

![Polizia Locale davanti a Louis Vuitton](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/ug-viacondotti2.jpeg)
Gli agenti della Polizia Locale davanti alla vetrina di Louis Vuitton dopo il lancio della vernice arancione da parte degli attivisti di Ultima Generazione.

Dopo il blitz, sono 13 le persone trasportate negli uffici della Polizia Locale di Roma Capitale, in via della Greca. Attivisti e attiviste si trovano ancora lì, in attesa che vengano svolti tutti gli accertamenti di rito.

# Ultima Generazione a via del Corso

Attivisti incollati ai negozi e vernice arancione sulle vetrine: l’azione di protesta a Roma continua.

Articolo in aggiornamento.

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Comuni regalano aree edificabili con vincoli ai costruttori

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Proposta di Risarcimento per Aree Non Edificabili nel Lazio

È già possibile nel Lazio ottenere dai comuni un risarcimento per aree non più edificabili per sopraggiunti vincoli, ma la proposta di legge presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Laura Corrotti, mira a snellire le procedure amministrative per avere risposte più veloci.

Semplificazione della Normativa Urbanistica

Dopo il condono edilizio nel Lazio, la consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti, ha presentato un’altra proposta di legge che punta a semplificare la normativa in materia urbanistica.

Risarcimento tramite Aree Edificabili

In concreto, se un costruttore possiede un terreno che alcuni vincoli hanno reso non edificabile, il Comune di appartenenza può risarcire il proprietario, come compensazione, con un’area edificabile all’interno dello stesso territorio e a disposizione dell’amministrazione comunale. Il terreno concesso come risarcimento deve avere la stessa cubatura e deve, chiaramente, essere edificabile. In cambio, i proprietari cedono al Comune, a titolo gratuito, l’area interessata dal vincolo.

Modifica alla Legge Regionale 36

Si tratta di una procedura che è già possibile avviare nel Lazio, ma con questa modifica alla legge regionale 36 sulle ‘Norme in materia di attività urbanistico-edilizia’, ha spiegato a Fanpage.it la consigliera Corrotti, “andremo a semplificare una procedura lunghissima. Servono attualmente due varianti e un passaggio al comitato tecnico. Con la modifica della legge da me proposta, permetteremo ai comuni del Lazio di semplificare questa procedura con una variante semplificata. Entro novanta giorni dalla richiesta di variante, se la Regione Lazio non dovesse rispondere con una delibera, ci sarebbe il silenzio-assenso. Questo, ripeto, andrebbe a snellire, una procedura che attualmente è lunghissima.”

Normativa Nazionale e Diretta Applicazione

La possibilità di costruire su altri terreni comunali è disciplinata a livello nazionale dalla legge 308 del 2004 sulla “Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione”. In particolare, il comma 21 dell’articolo 1 prevede che “qualora per effetto di vincoli sopravvenuti, diversi da quelli di natura urbanistica, non sia più esercitabile il diritto di edificare che sia stato già assentito a norma delle vigenti disposizioni, è in facoltà del titolare del diritto di chiedere di esercitare lo stesso su altra area del territorio comunale, di cui abbia acquisito la disponibilità fini edificatori”.

Cessione Gratuita dell’Area Vincolata

Il comma 22 stabilisce che “in caso di accoglimento dell’istanza, la traslazione del diritto di edificare su area diversa comporta la contestuale cessione al Comune, a titolo gratuito, dell’area interessata dal vincolo sopravvenuto”. La modifica di legge proposta da Corrotti, come detto, snellisce le procedure amministrative per avere questo risarcimento dal Comune su terreni interessati da vincoli e, quindi, non più edificabili.

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Chi è Massimiliano Pacchiarotti “Er Porpetta”, gambizzato a Corviale: possibile regolamento di conti

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Ricovero di Massimiliano Pacchiarotti

Massimiliano Pacchiarotti, conosciuto come “Er Porpetta”, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco ieri a Corviale. Tra le ipotesi, un regolamento di conti con la malavita.

![Massimiliano Pacchiarotti (Foto profilo Facebook)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/Schermata-2024-05-16-alle-11-1715853403239-1200×675.jpg)

L’Attacco e il Ricovero

Massimiliano Pacchiarotti è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo dopo essere stato colpito da quattro colpi di arma da fuoco alle gambe. L’assalto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 15 maggio, in largo Pio Fedi, situato nella periferia sud-ovest di Roma. Secondo le prime indagini, l’attacco potrebbe essere legato a un regolamento di conti nel mondo della droga, avvenuto all’interno del Serpentone di Corviale. Sebbene Pacchiarotti non sia in pericolo di vita, gli investigatori stanno aspettando il via libera dai medici per poterlo interrogare.

Dettagli Sull’Agguato

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì 15 maggio, nell’XI Municipio di Roma. Secondo le ricostruzioni, Pacchiarotti avrebbe aperto la porta di casa a chi ha sparato. Almeno quattro colpi lo hanno ferito alle gambe, mentre gli autori dell’agguato, tre individui, si sono allontanati a bordo di una Fiat 500 bianca.

Servizio di Soccorso e Indagini

Pacchiarotti è stato soccorso immediatamente dalla moglie, mentre un inquilino del complesso di Corviale ha dato l’allarme. Successivamente, Pacchiarotti è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo. Le indagini sono in corso e si stanno valutando tutte le possibilità per chiarire la dinamica dei fatti e identificare gli autori dell’attacco.

Sparatoria di Cristiano Molè a Gennaio

Cristiano Molè è morto lunedì 15 gennaio in largo Edoardo Tabacchi, a meno di 500 metri dal luogo della sparatoria di ieri. Molè, di 33 anni, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco mentre era nel suo fuoristrada. Gli assassini, in una Panda bianca, lo hanno colpito al torace, causandone la morte. Già nel 2014, Molè era stato vittima di un attentato simile, ricevendo colpi alle gambe da due uomini in scooter a Bravetta.

![Foto Profilo Facebook Massimiliano Er Porpetta Pacchiarotti](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/05/Schermata-2024-05-16-alle-11.07.56.jpg)

Collegamenti Tra i Due Casi

Le indagini sul caso Pacchiarotti stanno cercando un possibile collegamento con l’omicidio di Molè. I rispettivi profili Facebook mostrano numerose testimonianze della loro amicizia, con foto e video di momenti sereni trascorsi insieme.

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Attualità

Lavorare nei Musei Vaticani: mancano tutele e dignità

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Dipendenti in protesta nella Santa Sede

“Nei Musei Vaticani lavoriamo senza tutele e senza dignità”. Così è partita un’istanza al governatorato.

La Class Action dei Dipendenti

Sono 49 i dipendenti dei Musei Vaticani coinvolti in una class action per chiedere maggiore dignità e il cambiamento di alcune “regole di lavoro” all’interno dello Stato Vaticano. A sostenerli legalmente l’avvocata Laura Sgrò, già nota legale della famiglia di Emanuela Orlandi.

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“Eminenza Reverendissima, le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestione, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni”, si legge nell’istanza presentata dai 49 dipendenti, di cui 47 custodi, un restauratore e un addetto al bookshop su 700 dipendenti totali. L’istanza rappresenta un primo passo prima di un tentativo di conciliazione obbligatorio.

Le condizioni di lavoro dei dipendenti

L’accusa, da parte dei e delle dipendenti, è di lavorare senza dignità né tutele. In caso di malattia, secondo quanto dichiarato, i dipendenti della Santa Sede dovrebbero restare in casa tutto il giorno: c’è chi parla di un “vero e proprio obbligo di dimora”, di “violazione della dignità personale”. Sembra che la visita, infatti, possa arrivare in qualsiasi momento: alcuni dipendenti sarebbero stati sanzionati perché, anziché in casa, si trovavano dal medico.

Protesta degli addetti alle pulizie di Palazzo Chigi

Non ci pagano gli straordinari. Nessuna norma di diritto del lavoro: le ore di straordinario verrebbero pagate meno di quelle ordinarie secondo il Rescritto «Ex Audentia SS.mi» del 28 agosto 2015. E secondo quanto lamentato dai dipendenti, non ci sarebbero criteri per l’assegnazione dei livelli e delle classi di merito di anzianità. C’è chi parla, come riporta il Corriere della Sera, di un “perenne stato di caos”. E c’è chi aggiunge che, chi si occupa dei familiari infermi, sia stato penalizzato.

La mancanza di ammortizzatori sociali e l’epoca Covid

Nessuna cassa integrazione, nessun sostegno in caso di crisi o di disoccupazione: sembra che neppure durante il Covid il Vaticano sia riuscito ad istituire delle soluzioni a riguardo. Sembra, invece, che la situazione sia peggiorata drasticamente: durante la pandemia sembra che sia stato istituito un monte ore negativo che sarebbe aumentato in base alle assenze. Per ripagarlo il Vaticano avrebbe trattenuto una somma dalla busta paga fino all’esaurimento del “debito”.

Secondo i dipendenti in protesta, non verrebbe riconosciuta loro l’indennità di rischio sanitario, biologico e fisico, nonostante ogni giorno i Musei Vaticano ospitini fra le 25mila e le 30mila persone (anche se il massimo concesso sarebbe di 24mila persone).

L’istanza contro il Governarato

L’istanza presentata dall’avvocata Sgrò è soltanto l’ultima delle azioni dei 49 dipendenti che, fino ad ora, in forma individuale, avrebbero provato a far sentire la propria voce, ma avrebbero “trovato sempre un muro” da parte del Vaticano.

L’atto è stato notificato la scorsa settimana al cardinale Fernando Vèrgez Alzaga, presidente del Governatorato, che esercita il potere esecutivo nella città del Vaticano e da cui dipendono anche i lavoratori dei Musei. Un passo fondamentale, quanto inedito, che non potrà non avere dei risvolti formali nella Santa Sede.

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