Cronaca
ROMA Cinque arresti per droga a San Lorenzo

ROMA Cinque arresti per droga a San Lorenzo.
ROMA Cinque arresti per droga a San Lorenzo. L’attività avveniva su una panchina in piazza dell’Immacolata . Era qui che pusher e acquirenti si sedevano insieme, per non destare sospetti. Ed era qui che poi avveniva la compravendita delle dosi, accuratamente nascoste sotto la panchina. Un giro che i blitz eseguiti ieri dai Carabinieri di Piazza Dante tra San Lorenzo e Colle Oppio hanno portato alla luce. Causando l’arresto di 5 pusher e il sequestro di una cinquantina di dosi tra marijuana e hashish.
Tra i fermati un 22enne algerino e un 26enne marocchino, entrambi senza fissa dimora, che i militari di Casalbertone, in borghese, hanno sorpreso a vendere le dosi a un giovane seduto accanto a loro. Dopo averli bloccati e ammanettati, i Carabinieri hanno recuperato la droga, nascosta sotto le assi della panchina. Sequestrati anche 160 euro, che i due possedevano come incasso dello spaccio.
Sempre in piazza dell’Immacolata, è stato fermato un 34enne algerino, bloccato dopo aver ceduto hashish ad un 58enne italiano. Nel parco del Colle Oppio è invece avvenuto, da parte dei Carabinieri di Prenestina, l’arresto di un 22enne del Senegal e un 34enne della Guinea, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, ‘pizzicati’ a spacciare hashish e marijuana a un cittadino colombiano. Tutti gli acquirenti sono finiti, quali assuntori, nel registro dell’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. Gli arrestati si trovano invece nelle camere di sicurezza in caserma, in attesa del processo per direttissima.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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