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Politica

ROMA Dalla Raggi le ultime sugli interventi di diserbo vicino alle scuole

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La sindaca di Roma Raggi

ROMA Dalla Raggi le ultime sugli interventi di diserbo vicino alle scuole.

ROMA Dalla Raggi le ultime sugli interventi di diserbo vicino alle scuole. Queste le parole, corredate da un video dell’intervento nel Municipio VII, postate dalla sindaca sul proprio profilo Facebook.

Stiamo liberando dalla vegetazione infestante i marciapiedi intorno a molte scuole romane per restituire a tanti piccoli cittadini e alle loro famiglie luoghi decorosi dove passeggiare. Proseguono quotidianamente in tutta Roma gli interventi di diserbo meccanico ed in particolare ci si concentra sui tratti circostanti i plessi scolastici. Ecco il risultato del lavoro svolto presso via Fadda, nel VII Municipio, nelle vicinanze della scuola dell’Infanzia di Roma Capitale, Piccole Gemme. Qui, le squadre sono intervenute sui marciapiedi, i muretti ed il parcheggio antistante l’edificio dove hanno eradicato e rimosso la vegetazione spontanea che e’ stata poi raccolta e inviata agli impianti di Ama per il trattamento“.

Lo sfalcio delle erbe infestanti continua su viale Palmiro Togliatti, nel tratto che va da via Tuscolana fino all’incrocio con la via Casilina e proseguira’ per completare la rimozione della vegetazione nata lungo i marciapiedi ed i cigli stradali del lungo viale, una delle arterie strategiche della citta’“.

https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/videos/1493640304103717/

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Cronaca

Roma, Meloni sulla camionetta dell’esercito lascia spazio a tanta immaginazione

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Giorgia Meloni sulla camionetta

Roma, La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta all’ippodromo militare “Gen. C.A. Pietro Giannattasio” di Tor di Quinto, a Roma, per partecipare alla cerimonia commemorativa del 163º anniversario di costituzione dell’Esercito italiano. Nonostante una pioggia battente, la premier ha attraversato lo schieramento di una brigata di formazione rappresentante tutte le specialità dell’Esercito, a bordo di un veicolo tattico dell’Esercito.

Durante l’evento, che ha visto la partecipazione della banda dell’Esercito in divisa storica, sono state eseguite dimostrazioni dinamiche condotte da membri altamente specializzati dell’Esercito, che hanno incluso voli di elicotteri. La cerimonia ha reso omaggio alla lunga tradizione e all’impegno dell’Esercito italiano nella difesa e nella sicurezza nazionale.

In principio il titolo era molto più spinto ed ironico, in pura salsa romana. Diciamo goliardico, ma forse ci sembrava poco serio nei confronti dei nostri immensi militari, apprezzati in tutto il mondo, per via della nostra storia militare che ci accompagna da più di un millennio.

Però fa un certo effetto vedere questo scatto fotografico. A prima vista sembrava una scena dei film comici italiani degli anni ’80, dove spesso i protagonisti interpretavano ruoli nelle nostre forze armate. L’Italia, alla fine è una ‘nazioncina’ dove i nostri governanti potrebbero evitare di fare certe comparsate, tanto ormai lo sappiamo tutti che, senza chiedere il permesso alla nazione madre che ci governa, non abbiamo grande libertà di parola, anzi. Vedasi in ultimo il massacro del popolo palestinese da parte di Israele con Netanayahu che rischia il mandato di arresto.

Massimo rispetto per i nostri uomini in divisa che rendono l’esercito italiano un’eccellenza in campo internazionale, ma vedere il premier Giorgia Meloni e Guido Crosetto sulla camionetta dell’esercito, automaticamente fa scattare un commento a metà strada fra l’amarezza e l’incredulità. E con la campagna elettorale per le Europee che ci sta regalando ogni giorno polemiche di tutti i tipi .

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News

Col fucile sul manifesto elettorale : Nuova polemica su Fiocchi (FdI) per le elezioni europee

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Polemica sul Manifesto Elettorale di Pietro Fiocchi

Apparire su un manifesto elettorale con un fucile in mano è insolito, ma puntare l’arma nella direzione del pubblico osservante è un passo ulteriore. L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi, lo ha fatto, probabilmente con l’intenzione di rivolgersi ai cacciatore, elettori potenziali che lo hanno eletto una seconda volta consecutiva.

Fiocchi proviene da una famiglia nota nel settore della produzione di cartucce di piccolo calibro e il suo gesto può essere interpretato come un tentativo di normalizzazione dell’uso delle armi. Infatti, è apparso su manifesti elettorali in provincia di Varese brandendo un fucile, preparato per sparare.

Non è la prima volta che armi da fuoco vengono utilizzate come simboli nelle campagne elettorali. Il consigliere-cacciatore Carlo Bravo e l’attuale assessora lombarda al Turismo, Barbara Mazzali, sono noti per le loro fotografie con armi da fuoco. Lo stesso vale per Matteo Salvini, che è stato fotografato più volte con un fucile a Verona.

Il Messaggio Politico di Fiocchi

Ciò nonostante, Fiocchi ha cercato fin dall’inizio di rendere chiara la sua comunicazione politica. Prima di Natale, ha riempito le strade di Lecco con manifesti che lo ritraevano seduto su una poltrona con bossoli colorati sullo sfondo di un albero di Natale.

Tuttavia, questa immagine contrasta con gli eventi successivi. A febbraio, l’Unione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’uso di piombo nelle munizioni dei cacciatori in certe aree protette. Il divieto imposto da Bruxelles nel 2023 è stato osteggiato sia da Fiocchi che dal governo italiano. Nonostante ciò, Fiocchi, ex presidente e membro del consiglio d’amministrazione di Fiocchi of America Inc., ha continuato a incoraggiare gli appassionati di caccia a non rispettare il divieto.

Reazioni alla Campagna Elettorale di Fiocchi

Per Angelo Bonelli, il co-portavoce nazionale di Europa Verde, il manifesto elettorale di Fiocchi rappresenta ciò che si nasconde dietro il First party Giorgia Meloni e il suo partito. “Il silenzio di Meloni su questa vergogna è assordante e inaccettabile”, ha dichiarato Bonelli. Secondo lui, l’uso di tale immagine nelle comunicazioni politiche dovrebbe essere vietato e la lotta per l’eliminazione di tutte le forme di caccia sportiva e leggi più robuste per la protezione della natura dovrebbe essere intensificata.

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Netanyahu teme mandato di arresto dalla Cpi, si susseguono colloqui frenetici

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Tentativo diplomatico per impedire emissioni di mandati di arresto. Gli Stati Uniti stanno attualmente partecipando ad un intenso sforzo diplomatico, come riportato dai media israeliani. L’obiettivo principale è di prevenire che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, del ministro della Difesa Yoav Gallant e del capo dell’Idf Herzi Halevi entro il corso della settimana.

Azione preventiva di Netanyahu

Il portale di notizie Walla ha affermato che Netanyahu ha effettuato diverse telefonate durante il fine settimana per tentare di persuadere gli Stati Uniti a bloccare qualsiasi decisione del Cpi.

Attesa per le decisioni della Cpi

Il quotidiano Haaretz ha riportato che il governo israeliano sta operando con l’ipotesi che il procuratore della Cpi Karim Khan potrebbe emettere i suddetti mandati di arresto questa settimana.

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Senato finalmente approva presenza volontari Pro Vita nei consultori. Era ora!

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Norma Pro Vita diventa legge

Era ora! Finalmente la nuova legge che permette la presenza di associazioni antiabortiste nei consultori frequentati dalle donne che intendono abortire è stata approvata. Queste associazioni, note come “pro vita“, possono già operare in alcune regioni guidate dal centrodestra, come il Piemonte e il Lazio, grazie a specifiche delibere regionali. La recente approvazione a livello nazionale consolida questa possibilità. L’aula di palazzo Madama ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione del decreto Pnrr. I sì sono stati 95, i no 68, una astensione. Ora al Quirinale per la firma di Mattarella.

Processo di Approvazione nel Parlamento

La norma fa parte del decreto per l’attuazione del Pnrr (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), che è stato approvato una prima volta alla Camera dei deputati e successivamente in via definitiva al Senato. Adesso è in attesa della firma del Presidente della Repubblica per entrare formalmente in vigore con la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Inserimento nel Piano di Ripresa e Resilienza

L’emendamento relativo alle norme sull’interruzione volontaria di gravidanza, regolata in Italia dalla legge 194 del 1978, è stato aggiunto al decreto sul Pnrr dal deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola. Nonostante gli sforzi dell’opposizione per rimuovere questa sezione, è rimasto nella legge approvata alla Camera, e quindi nella versione definitiva approvata anche al Senato.

Regolamentazione dei Servizi dei Consultori

In accordo con l’emendamento, le Regioni, nell’offrire i servizi dei consultori come previsto dalla legge 194, potranno avvalersi senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, del coinvolgimento di entità del terzo settore con esperienza qualificata nel supporto alla maternità.

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Politica

Rai Polemiche sul 25 aprile. 2mila euro per un minuto a Scurati? Vertici chiariscano

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Il mancato intervento di Antonio Scurati in un programma Rai ha sollevato interrogativi riguardo alla motivazione dietro questa decisione. È stato riportato che per leggere un monologo di circa un minuto sul 25 aprile, la Rai avrebbe dovuto pagare circa 2.000 euro. Questo ha portato a richiedere un’audizione dei vertici dell’Azienda nella Commissione di Vigilanza al fine di chiarire la questione.

È essenziale stabilire se la mancata messa in onda dell’intervento di Scurati sia dovuta a una scelta editoriale o economica da parte della Rai. Questo assume particolare rilevanza alla luce delle continue accuse di fake news rivolte dalla sinistra al Servizio Pubblico. Chiedere chiarezza su questo episodio è pertanto considerato fondamentale. Lo dichiarano i componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai di Fratelli d’Italia.

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Ilaria Salis candidata Avs: Ma secondo voi è normale una cosa del genere?

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L’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha presentato la candidatura di Ilaria Salis. Che cosa cambia ora per lei? Cosa stabiliscono le regole e quali sono i precedenti in merito rispetto a questo tipo di situazioni, a partire dal caso Tortora al più recente riconoscimento di immunità a un deputato detenuto in Polonia

Il Caso di Enzo Tortora e Ilaria Salis

Con le dovute proporzioni e distinzioni, pare di fare un tuffo nel passato di quarant’anni, o anche di quarantuno, a seconda del paragone che si considera più pertinente. Nel giugno del 1984, Enzo Tortora, all’epoca agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, venne candidato al Parlamento Europeo dal Partito Radicale. Le accuse mosse a Tortora furono contestate dal partito, in quanto ritenute infondate e costruite grazie ai pentiti di Camorra e al trattamento mediatico che gli fu riservato, il quale aveva destato scalpore. In seguito, Tortora fu rilasciato grazie all’immunità acquisita al momento della sua elezione.

Un parallelo con Ilaria Salis

Il fatto che Ilaria Salis sia stata candidata non riguarda in alcun modo il merito delle accuse. Piuttosto è un modo di denunciare quello che viene considerato un ingiusto periodo di custodia cautelare che si protrae da quattordici mesi. Tuttavia, rimangono domande irrisolte sul cosa accadrà ora a Ilaria Salis, attualmente sotto processo in Ungheria.

Possibili conseguenze dell’eventuale elezione di Ilaria Salis

La candidatura di Ilaria Salis in sé cambia poco, dal momento che la docente dovrebbe attendere in prigione l’esito delle elezioni. In caso di elezione, il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea prevede espressamente che le persone elette a Strasburgo beneficiano dell’immunità in ogni altro Stato membro.

Approfondimento sul caso dell’eurodeputato catalano Oriol Junqueras Vies

Nel caso dell’eurodeputato catalano Oriol Junqueras Vies, al quale nel 2019 i giudici spagnoli avevano negato la scarcerazione, la Corte di giustizia europea ribadì che “l’immunità comporta la revoca della misura di custodia cautelare imposta alla persona interessata”.

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Cronaca

Roma, Rogo di Primavalle, Il Pd municipale non mantiene la parola e continua a lavorare

I consiglieri di Fratelli d’Italia del XIV Municipio accusano il Partito Democratico per lo sgarbo istituzionale

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Roma, Il Rogo di Primavalle – Era la notte del 16 aprile 1973 quando Stefano e Virgilio Mattei furono crudelmente arsi vivi nella propria abitazione nel quartiere Primavalle a Roma. La loro tragica “colpa” era quella di essere figli del segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. Questo barbaro crimine segnò profondamente non solo la città, ma l’intera nazione, durante gli anni tumultuosi degli “anni di Piombo”.

In rispetto e memoria di questa terribile tragedia che colpì il nostro territorio, Fratelli d’Italia ha concordato, durante la conferenza dei capigruppo del Municipio XIV, di interrompere le attività politiche per la mattinata odierna. Questo permetterà a tutti i consiglieri di partecipare alle diverse cerimonie commemorative istituzionali previste, con la presenza dei rappresentanti della Camera dei Deputati, della Regione Lazio e del Comune di Roma.

Tuttavia, questa richiesta concordata è stata disattesa nei fatti dalla maggioranza guidata dal Partito Democratico, poiché diverse commissioni si sono regolarmente tenute. Questo comportamento rappresenta un grave affronto istituzionale, contrastando con lo spirito di condivisione e pacificazione che stiamo faticosamente costruendo da anni e che auspichiamo il Presidente del Municipio possa condannare fermamente. Così in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia del Municipio XIV, Stefano Oddo, Alberto Mariani, Valentina Torresi e Domenico Naso.

“È fondamentale ribadire con fermezza il nostro impegno nel preservare viva la memoria di questo tragico evento – ha aggiunto il deputato e coordinatore romano di Fratelli d’Italia, Marco Perissa – Non solo come mero esercizio di ricordo, ma come condanna inequivocabile di ogni forma di violenza. Come ha giustamente sottolineato questa mattina Antonella Mattei, sorella di Stefano e Virgilio, dobbiamo essere un esempio per le giovani generazioni, insegnando loro che la violenza non rappresenta mai la soluzione per risolvere le divergenze, ma è piuttosto la causa di nuove e più profonde divisioni.”

Come istituzioni, è nostro dovere assicurare che tali atrocità non vengano mai dimenticate e che il ricordo di Stefano e Virgilio Mattei sia un costante monito contro l’odio politico e l’intolleranza.

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Politica

Si salva anche la Santanchè, mozione di sfiducia respinta

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Dopo Matteo Salvini anche il Ministro del Turismo Daniela Santanchè viene salvata alla Camera.

Con 213 voti contrari, 121 favorevoli e 3 astenuti, la mozione di sfiducia viene respinta.

La mozione presentata dal Movimento 5 stelle con l’appoggio del Partito Democratico, non ha avuto gli effetti sperati dall’opposizione, dando ulteriore forza al governo Meloni.

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Politica

Salvini sorride, la Camera respinge la mozione di sfiducia

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Con 211 voti contrari e 129 favorevoli, la Camera dei Deputati respinge la mozione di sfiducia contro il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

La mozione era stata presentata a prima firma da Matteo Richetti di Azione, l’esito era abbastanza scontato, il Ministro Salvini può continuare nel suo lavoro, lasciando dormire sonni tranquilli alla premier Meloni e a tutto il governo.

 

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Meloni: massacro nazista alle Fosse Ardeatine, onore alle vittime

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Oggi l’Italia commemora le 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, un terribile massacro commesso dalle truppe naziste in rappresaglia all’attacco partigiano di via Rasella. Questo evento ha profondamente ferito la comunità nazionale e ricordare ciò che è accaduto ottant’anni fa è un dovere per tutti, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni in occasione dell’anniversario dell’eccidio.

Anche i vertici del Parlamento si uniscono alla commemorazione, sottolineando l’importanza di custodire la memoria delle vittime. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito l’eccidio delle Fosse Ardeatine come una delle pagine più buie della storia nazionale, un orrore di fronte al quale ci si può solo inchinare, impegnandosi affinché tali atrocità non si ripetano mai più. Il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha anch’egli definito l’eccidio come terribile, simbolo della crudeltà dell’occupazione nazifascista che deve essere ricordato per sempre, soprattutto dalle nuove generazioni.

La data del 24 marzo 1944 rimane un punto di riferimento per la memoria collettiva, un tragico episodio che non deve essere dimenticato. È importante che le future generazioni siano consapevoli di ciò che è accaduto, per poter costruire un futuro migliore, imparando dagli errori del passato.

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