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CAMPIDOGLIO – Arriva il Roseto contest tramite Instagram

CAMPIDOGLIO – Arriva il Roseto contest tramite Instagram
L’anno scorso fu un grande successo, una molteplice partecipazione, ora il contest su Instagram sta per tornare con l’#PremioRoma2019. Questo progetto del Premio internazionale, viene svolto ogni anno al Roseto Comunale, ed è arrivato alla sua 77ima edizione. Potranno partecipare al concorso solamente i residenti romani che hanno più di 18 anni e bisognerà creare un roseto virtuale coinvolgendo i cittadini nella narrazione della bellezza. Tema del contest “Petali di Roma”. Possono essere fotografate rose ovunque, in diversi contesti, in un giardino, sul balcone di casa, in vaso o recise. L’obiettivo dell’Amministrazione è fare del roseto, che è già un vanto della città, un giardino senza confini.
Per partecipare è facile:
Basterà postare un’immagine che ritrae una o più rose, che che contenga nel testo i due hastag: #PremioRoma2019 e #Roma l’immagine dovrà taggare l’account Instagram di Roma Capitale @roma. Le foto potranno essere pubblicate entro le ore 24 del prossimo 12 maggio (tutte le informazioni sono disponibili su https://m.facebook.com/notes/roma-capitale/regolamento-contest-ins tagram-premioroma2019/2291606014240292/). Le immagini saranno giudicate da una commissione che sceglierà le cinque migliori, anche in base al numero dei “mi piace” ottenuti. Gli autori saranno premiati ciascuno con l’invito per due persone alla serata di premiazione del concorso Premio Roma, prevista per il 18 maggio nello splendido contesto dell’Aranciera di San Sisto a Porta Metronia; con l’esposizione della propria fotografia durante la serata e con la pubblicazione della foto sui canali social di Roma Capitale.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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