Cronaca
ROMA Multe Portonaccio: vincono gli automobilisti, Comune ko

Pesante sconfitta per il Comune di Roma. Una debacle che apre l’ipotesi a un risarcimento monstre a causa delle multe di Portonaccio per le casse del Campidoglio.
Decine di milioni da risarcire a chiunque, in scooter o in auto, sia passato per la preferenziale di via di Portonaccio. Il tribunale civile ha deciso di nominare un consulente. Un tecnico imparziale per decidere da quale parte debba pendere la bilancia della giustizia in un pasticcio da 50 milioni di euro e 450.000 sanzioni. Lette tutte le carte e completato il sopralluogo la decisione è che il Comune ha torto. La sentenza in cui vengono riportati gli esiti della consulenza è chiara: “La segnaletica apposta per la riattivazione del divieto (la corsia preferenziale sospesa nel 2011 per una serie di lavori stradali, ndr) è risultata carente, disorganica, confusa”.
I GIUDICI
Non solo i cartelloni risultano “non ben visibili per il loro infelice posizionamento” ma anche “celati da ostacoli vari come vegetazione e bus in transito”. Inutile il tentativo di difesa degli avvocati del Campidoglio che in aula hanno sottolineato l’esistenza “di una certa resistenza” da parte dei romani ad accettare le nuove regole. Come scrivono i giudici del tribunale civile: “L’amministrazione ha ventilato in modo garbato ma chiaro che le violazioni commesse non siano state causali. Bensì frutto di una deliberata resistenza della cittadinanza ad accettare il ritorno alla normalità. Vale a dire al divieto di accesso alla corsia preferenziale di via di Portonaccio”.
I MAGISTRATI
L’argomentazione non ha convinto però i magistrati. Non c’è nessuna organizzazione eversiva: “Non è possibile ammettere neppure come ipotesi che un numero eccezionalmente alto di utenti della strada (con l’astronomica e inconsueta cifra di 250.000 passaggi vietati nei mesi di maggio e giugno 2017) abbiano all’improvviso deciso di violare i precetti imposti dall’amministrazione con atteggiamento volontario”. Se non doloso. I passaggi incriminati effettuati “in buona fede”. “Occorre convenire che per un veicolo in transito, con altri veicoli che lo procedono, com’è normale nell’affollato traffico capitolino, l’incertezza, la carenza o la confusione della segnaletica non lasciano scampo”, conclude il tribunale civile.
IL COMITATO
I cittadini del comitato Multopoli Portonaccio si preparano ora a difendersi anche in Cassazione. Si discuterà presto uno dei primi casi in cui un automobilista ha avuto torto anche in appello. Se la decisione dovesse essere ribaltata contro il Campidoglio scatterà l’azione risarcitoria da parte dell’associazione nata dopo la prima ondata di sanzioni. Il Comune finora non ha fatto passi indietro. Anche perché l’altro grande rischio è finire sotto il giudizio della Corte dei Conti. Sul caso di Portonaccio è già aperto un fascicolo. Un dossier che ora rischia di farsi pesantissimo.
LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
MONDO DI MEZZO – ALEMANNO FAVORI’ BUZZI SENZA SAPERE DI CARMINATI
DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

#IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!
Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
Cronaca
Heriberto García Arias, chi è il prete messicano a Roma per Leone XIV con due milioni di follower

#PapaTikTokSensation Non crederai come un semplice video su TikTok abbia fatto impazzire il mondo con un annuncio da brividi!
L’annuncio che ha conquistato il web
Un giovane messicano, impegnato negli studi alla Pontificia Università della Santa Croce, ha deciso di fare qualcosa di straordinario. Il 8 maggio, ha pubblicato un video su TikTok pronunciando le parole “Signori e signori, abbiamo il Papa!”, un momento carico di mistero e eccitazione che ha immediatamente catturato l’attenzione di milioni di utenti.
Il video che è esploso in popolarità
In pochissimo tempo, quel video è diventato un fenomeno virale, raggiungendo ben 11 milioni di visualizzazioni e attirando oltre seimila commenti. Immagina l’euforia e le speculazioni scatenate da un annuncio così intrigante: cosa nascondeva davvero quel messaggio? Gli utenti non hanno resistito e hanno inondato i commenti con teorie e condivisioni, rendendo questo evento un must-see per chiunque ami le storie sorprendenti.
-
Cronaca4 giorni fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca5 giorni fa
San Basilio, arrestato il Sorcio: è il padre del ragazzo rapito al ristorante sushi di Ponte Milvio
-
Cronaca6 giorni fa
Camionista schiacciato dalla pedana del suo Tir: incidente sul lavoro a Fiano Romano
-
Cronaca4 giorni fa
Il sovrano del tiramisù Pompi ricattato dall’ex dipendente: “Pagami 50mila euro o ti elimino”