Cronaca
ROMA Incredibile disavventura in casa per Fiorella Mannoia

ROMA Incredibile disavventura in casa per Fiorella Mannoia.
ROMA Incredibile disavventura in casa per Fiorella Mannoia. Una donna, l’altra notte, si è resa protagonista di stalking ai danni della cantante. Appostamenti sotto casa, citofonate, squilli notturni, lettere, sms e richieste incessanti, dai soldi ai biglietti per i concerti. Per fortuna l’intervento della Polizia è riuscito a fermare ed arrestare la persecutrice, una trentunenne romana fan della Mannoia. Talmente ossessionata che, nella notte tra lunedì e martedì, si è presentata nella casa romana della cantante, a Torpignattara. Ha urlato e citofonato a lungo, fino a provare a sfondarne la porta con una panca. L’artista, che ha sempre tenuto il massimo riserbo sugli atti persecutori, ha avvertito la polizia, che ha fatto scattare il fermo, ora al vaglio del giudice.
La cantante conosce bene la stalker, che da anni la fa oggetto delle sue invadenze. «Non voglio perdere un concerto. Dammi soldi o biglietti gratis». «Rispondimi». Insulti e minacce, che si mescolavano a frasi di ammirazione «Sei unica». Già l’anno scorso la trentenne aveva ricevuto un divieto di avvicinamento e di comunicazione con la sua artista del cuore. Una misura stabilita per sei mesi, e ormai scaduta. La fan ha potuto così tornare ai suoi comportamenti persecutori, allargati alla nipote e alla sorella della cantante, ma anche ai vicini di casa, svegliati nel cuore della notte.
Non è la prima volta che la Mannoia si presenta in Tribunale per questioni di stalking. Due anni fa aveva testimoniato in una aula contro una anziana, una stalker condominiale, condannata, che per 18 anni aveva perseguitato la figlia della sorella della cantante. «Mia nipote vive da anni in un incubo – aveva dichiarato in aula al giudice – perché una condomina le toglie serenità. Più di una volta mi sono recata a casa sua per sostenerla rendendomi conto di persona del suo profondo disagio». «Sbatteva a tutte le ore un bastone alle pareti. Si attaccava al citofono insistentemente», aveva aggiunto l’artista. «E soprattutto aveva installato delle telecamere all’androne del palazzo con le quali controllava gli spostamenti delle proprie vittime». Nell’occasione la Mannoia, però, non aveva riferito dell’incubo personale. Di cui si è saputo solo dopo l’inferno scatenato nel palazzo. Oggi la stalker, fermata dagli uomini della Quarta Sezione della Squadra Mobile e per cui il pm Eleonora Fini ha richiesto l’arresto, sarà interrogata.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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