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Cronaca

ROMA ESQUILINO Internet point stupefacente: guineano nei guai

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ROMA ESQUILINO Internet point stupefacente: guineano nei guai

ROMA ESQUILINO Internet point stupefacente: guineano nei guai.

ROMA ESQUILINO Internet point stupefacente, guineano nei guai. L’episodio è solo uno dei tanti riscontrati, nella settimana appena trascorsa, dagli uomini della Polizia di Stato, durante servizi di contrasto allo spaccio di droga. Diverse le zone della Capitale attenzionate dagli investigatori.  

Tra queste via Federico Delpino, dove i poliziotti del Commissariato Esquilino, al termine di un’attività info-investigativa, hanno tratto in arresto D.D., 35enne della Guinea Conakry. Questi, per non dare nell’occhio, attuava attività di spaccio fingendosi avventore di un internet point. Visti i poliziotti, l’uomo tentava di disfarsi di un grosso involucro di cui era in possesso. Involucro prontamente recuperato dagli investigatori, che all’interno vi rinvenivano 11 piccoli involucri di cellophane trasparente termosaldati contenenti eroina. I poliziotti procedevano così alla perquisizione dell’uomo, trovando ben 1130 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Nel quartiere San Lorenzo, invece, un’indagine gli agenti del Commissariato di zona si concludeva con le manette per C.S., 46enne italiano, che, all’interno della propria abitazione, deteneva hashish per complessivi 388 grammi. La droga, già predisposta in panetti e singoli involucri, era già pronta per essere smerciata. Insieme ad essa, gli agenti hanno rinvenuto anche bilancini di precisione e strumenti per il taglio e confezionamento della sostanza stupefacente.

E passiamo ad Ostia, piazza Lorenzo Gasparri. Qui gli agenti del Reparto Volanti, dopo averlo inseguito, hanno bloccato e perquisito un romano di 29 anni. Questi, che aveva cercato di defilarsi alla vista degli operatori, è stato trovato in possesso di circa 50 grammi di hashish e di 60 euro in contanti, provento dell’attività illecita. Nell’abitazione dell’uomo, successivamente perquisita, i poliziotti hanno rinvenuto ulteriore droga e materiale per il taglio e il confezionamento. T.S., queste le sue iniziali, dovrà rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Sempre nella cittadina sul litorale, un posto di blocco condotto da agenti del Reperto Prevenzione Crimine ha intimato l’alt ad un’autovettura in transito su via Cristoforo Colombo. Il conducente, un albanese di 19 anni, alla vista della pattuglia, invertiva repentinamente la marcia. Inseguito, veniva bloccato poco dopo dai poliziotti. Che, al termine della perquisizione personale e del veicolo, rinvenivano, occultate nel vano sotto il piantone dello sterzo,  27 dosi di cocaina. In dosso invece l’uomo aveva 980 euro in contanti provento dell’attività di spaccio. Arrestato, V.L. dovrà rispondere del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Sempre uomini del Reparto Prevenzione Crimine, in via Gualdo Tadino, zona Porta Maggiore, hanno arrestato due cittadini romani: Q.D. 55 anni e B.S., 28 anni, che viaggiavano a bordo di una smart. Perquisiti, i poliziotti rinvenivano negli slip del Q.D. 32 grammi di marijuana e nelle tasche dei pantaloni del B.S. cocaina e 6.040.000 euro in contanti. Gli investigatori perquisivano poi anche l’abitazione e un’autovettura in uso al 28 enne, rinvenendo hashish e svariato materiale per il confezionamento della droga. Altra hashish e bilancini di precisione sono stati invece trovati nell’abitazione del 55enne.

In via Nomentana, gli agenti del Commissariato Fidene, durante un appostamento, hanno assistito ad una compravendita di sostanza stupefacente. Intervenuti, hanno fatto scattare le manette per lo spacciatore, S.M, 35enne romano. L’uomo è stato trovato in possesso di diverse dosi di cocaina e di 570 euro in contanti.

In zona Aurelio, infine, i poliziotti del Commissariato di zona, dopo un’attività info-investigativa, tenevano d’occhio l’abitazione di un cittadino egiziano. Insospettiti da un singolare andirivieni di persone, i Poliziotti facevano irruzione nell’appartamento ed effettuavano una perquisizione. Rinvenivano così svariate dosi di hashish, eroina, cocaina, crack, metadone nonché tutto il materiale necessario per il taglio e confezionamento della sostanza stupefacente. Quindi gli agenti procedevano al sequestro della droga e all’arresto dell’uomo, M.H.S.M., 56 enne egiziano.

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

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Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.

Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

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Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.

Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.

Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.

Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?

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