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Ricettava cellulari e pc rubati e poi li rigenereva

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Ricettava cellulari e pc rubati e poi li rigenereva

Ricettava cellulari e pc rubati e poi li rigenereva, la Polizia di stato denuncia un 49enne albanese

Ricettava cellulari e pc rubati – Una vittima, ha subito un furto di un pc portatile, all’interno della propria vettura parcheggiata in via Ostiense. L’uomo si trovava a navigare online quando ha trovato il suo pc su un sito web specializzato in vendite di pc grazie al numero seriale. Una volta capito che il pc in questione fosse quello rubatogli, ha avvertito la Polizia di Stato completando la denuncia effettuata in precedenza.

Poi, fingendosi interessato all’acquisto del suo stesso computer, d’accordo con gli investigatori, ha preso un appuntamento con il venditore. Ma a presentarsi all’appuntamento in via Cassia sono stati gli agenti di polizia. Il venditore, ignaro dell’identità dei suoi interlocutori, ha illustrato loro tutte le caratteristiche tecniche del computer, sottolineando anche come lo stesso fosse stato rigenerato.

A far scattare la perquisizione del 49enne, la constatazione, da parte degli agenti, che il numero seriale del computer fosse esattamente corrispondente a quello rubato. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso poi il ritrovamento di altri telefoni cellulari, computer portatili ed altro materiale informatico, tutto già messo in vendita sullo stesso sito. Sequestrata anche altra refurtiva, rubata nel luglio scorso ad un’ anziana signora alla Garbatella, che è stata immediatamente restituita alla legittima proprietaria. Al termine delle indagini, il cittadino di origine albanese è stato indagato in stato di libertà per il reato di ricettazione.

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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