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CANNABIS L’appello di Walter: “Rischio il carcere per curarmi”

CANNABIS L’appello di Walter: “Rischio il carcere per curarmi”.
CANNABIS L’appello di Walter: “Rischio il carcere per curarmi”. Con queste parole, l’uomo, malato di artrite reumatoide, si è rivolto in una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri della Salute e della Difesa. Obiettivo chiedere un incremento della produzione di cannabis terapeutica. Per sostenere la sua richiesta, l’Associazione Luca Coscioni e i Radicali hanno indetto per oggi un sit-in in Piazza Montecitorio.
“La mia è una storia di negazione del diritto alla salute e di accesso a terapie per curare il dolore grazie alla cannabis“, scrive Walter, che pochi giorni fa, ad Arezzo, si è visto sequestrare 9 piante di marijuana che utilizzava per alleviare i suoi dolori. Da tempo, prosegue, “non riesco a ottenere la quantità di cannabis che mi occorre per affrontare il dolore che mi accompagna. La scarsità dei prodotti e’ dovuta a una crescente domanda a cui l’Italia non riesce a corrispondere con la produzione nazionale o le importazioni“. Da ciò la richiesta di prevedere in legge di bilancio “ulteriori finanziamenti in questo senso“.
A sostegno della sua battaglia, l’Associazione Coscioni e i radicali italiani oggi, dalle ore 17, davanti alla Camera dei Deputati, manifesteranno insieme a Walter per chiedere ai Parlamentari di riprendere il cammino interrotto nella scorsa legislatura sulla cannabis legale. Nell’occasione, verranno consegnate al presidente della Camera, Roberto Fico, 25.000 firme raccolte nel 2019 a questo scopo. “Legalizzare la cannabis vuol dire eliminare i costi del proibizionismo e togliere lavoro alla criminalità organizzata“, spiegano Marco Perduca, della direzione dell’Associazione Coscioni, e Antonella Soldo, tesoriera di Radicali Italiani. “Per la prima volta – concludono – abbiamo una maggioranza parlamentare i cui membri, separatamente, si sono espressi a favore della legalizzazione. E se lo facessero ora tutti insieme?“.
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Il percorso del corteo papale di Francesco il 26 aprile, con arrivo a Santa Maria Maggiore

#PapaFrancesco #CorteoFunebre Scopri i segreti del percorso funebre che sta facendo impazzire il mondo e l’arrivo a Santa Maria Maggiore – un evento che non potrai perderti!
In un momento di profonda emozione e mistero, il 26 aprile segnerà un capitolo storico con il corteo funebre di Papa Francesco, un evento che ha già catturato l’attenzione globale. Immagina le strade di Roma trasformate in un fiume di fedeli, con dettagli che promettono sorprese inaspettate e un’atmosfera carica di fede e commozione. Quali saranno le tappe segrete e gli orari precisi che renderanno questo giorno indimenticabile?
Il percorso che affascina tutti
Il corteo partirà da luoghi iconici della Città Eterna, snodandosi attraverso vie storiche che raccontano secoli di tradizione. Fonti vicine all’evento rivelano che il tragitto includerà passaggi suggestivi, con momenti di preghiera collettiva che potrebbero riservare colpi di scena emozionanti.
Orari e tappe da non perdere
Secondo le informazioni diffuse, l’arrivo a Santa Maria Maggiore è previsto in un orario top secret che sta alimentando la curiosità online. Potresti chiederti: arriverà prima del tramonto per un saluto spettacolare? Questo dettaglio potrebbe cambiare tutto, attirando migliaia di persone pronte a vivere un’esperienza unica.
L’impatto globale dell’evento
Mentre il mondo si prepara, le reazioni sui social stanno esplodendo, con video e foto che circolano veloci. “Un momento di unità e riflessione per tutti”, come dichiarato da osservatori vaticani, rendendo questo corteo non solo un addio, ma un fenomeno virale che ti farà riflettere sul potere della fede.
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Comune vicino Roma blocca corteo del 25 aprile per il Papa, altre feste confermate con boicottaggio in vista

#Hai mai immaginato che un semplice corteo del 25 aprile potesse scatenare un vero e proprio dramma con il Vaticano? #MisteriDelPapa
Un comune nei dintorni di Roma ha fatto discutere tutti vietando il tradizionale corteo per la Festa della Liberazione, e il motivo? Pare sia legato a motivi di sicurezza per il Papa. Ma mentre altre feste vengono confermate, si vocifera di un boicottaggio in arrivo che potrebbe accendere polemiche ancora più roventi. Immaginate le strade affollate svuotate all’improvviso: cosa sta succedendo davvero dietro le quinte?
I dettagli che nessuno si aspettava
Le autorità locali hanno motivato la decisione con preoccupazioni per l’ordine pubblico, ma fonti anonime parlano di pressioni esterne che hanno sorpreso la comunità. Il 25 aprile, simbolo di libertà e resistenza, rischia di essere offuscato da questa mossa inaspettata, lasciando i cittadini a chiedersi se si tratti di una scelta puramente pratica o di qualcos’altro di più intrigante.
Le reazioni che stanno infiammando i social
Sul web, l’hashtag #Boicottaggio25Aprile è già virale, con utenti che condividono storie e foto di proteste improvvisate. “È un affronto alla storia italiana”, ha twittato un attivista locale, mentre altri si interrogano su quali altre feste potrebbero essere a rischio. L’immagine qui sotto, catturata durante un evento simile, dà un’idea del fermento: . Con dibattiti che si infuocano ora dopo ora, questa storia promette di riservare colpi di scena che non vorrai perderti.
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