Ultime Notizie Roma
CORONAVIRUS All’Umberto I “primo caso clinicamente guarito”

Oggi al Policlinico Umberto I una donna è stata dichiarata clinicamente guarita: lo comunica in una nota la Direzione del Policlinico, spiegando che la paziente, 61 anni, era stata “ricoverata il 24 febbraio nel reparto di Neurologia, per una patologia cronica degenerativa, il giorno 3 marzo, avendo sintomi respiratori, è stata sottoposta al tampone COVID-19. Risultata positiva, è stata trasferita il 4 marzo presso il reparto di Malattie Infettive, sui letti a pressione negativa dedicati al COVID-19. Sottoposta ai protocolli sperimentali di terapia antivirale e di supporto, è stata dichiarata oggi clinicamente guarita, sia in base al quadro clinico che alla negatività dei tamponi eseguiti ieri; la paziente è stata dimessa, ed è tornata al proprio domicilio”, hanno detto dalla Direzione del Policlinico Umberto I, aggiungendo che “nei giorni scorsi gli operatori sanitari e i pazienti venuti a contatto durante il ricovero in Neurologia, sono stati sottoposti al controllo previsto dalle Linee guida vigenti, risultando tutti negativi al tampone; sono ancora in sorveglianza attiva e hanno sempre continuato a lavorare”.
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Botulino, l’esperta: “Più rischi con il caldo ma si possono prevenire”

(Adnkronos) – “Il botulismo non conosce stagionalità. Tuttavia, con il caldo aumentano i rischi”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità operativa complessa Igiene ospedaliera del Policlinico Gemelli e professore associato della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, parlando dei due importanti cluster di intossicazione botulinica che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, con due morti, uno per ciascuna regione.
“Le alte temperature estive, l’assenza di ossigeno nelle conserve vegetali, tra cui le melanzane e i funghi sotto olio e sotto aceto, e il ph superiore a 4.5 possono favorire la germinazione della spora del botulino e la sua attivazione, con produzione della tossina che è molto pericolosa in quanto agisce sul sistema nervoso centrale”, afferma Laurenti. “Bisogna fare
molta attenzione alle conserve preparate artigianalmente – avverte – Anche il pesto fatto in casa se non lo si consuma nell’immediato va congelato. I rischi per la salute sono alti. La tossina botulinica colpisce prima i nervi cranici, la persona avverte disturbi visivi, del linguaggio, eccessiva salivazione e anche deglutire diventa difficile, quindi i muscoli respiratori fino a paralizzarli”.
Un fenomeno che fortunatamente “possiamo prevenire mantenendo le conserve vegetali in cantina o comunque in ambienti freschi e acidificandole. Passate di pomodori o marmellate, invece, sono sempre sicure. Ovviamente non bisogna consumare cibi di cui non si conoscono origine e modalità di preparazione e conservazione”.
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