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Allo Spallanzani boom di ricoveri. Ora si accettano solo pazienti Covid

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Nelle ultime settimane è nuovamente aumentato il numero dei ricoverati Covid-19 negli ospedali di Roma

All’Inmi Spallanzani di Roma, secondo gli ultimi dati, la capienza è salita tra il 60 e il 70%, a certificare quindi un incremento dei ricoveri all’istituto. Un’accelerazione evidenziata anche dall’Unità di crisi del Lazio. La situazione allo Spallanzani però è gestibile visto il lavoro di implementazione e riorganizzazione dei posti letto, ma la Regione non vuole correre rischi.  Ecco perché a partire da oggi l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani accetterà solo pazienti Covid. Lo ha reso noto l‘Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio: “Questa disposizione, concordata con la direzione sanitaria e con tutta la rete ospedaliera del Servizio sanitario regionale, è necessaria per garantire la disponibilità dei posti letto per l’emergenza SARS CoV-2“.

 

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Bambino di due anni cade in laghetto a Tor San Lorenzo, condizioni critiche

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Dettagli sull’incidente

Da quanto si è appreso, un incidente si è verificato ieri, lunedì 6 maggio, attorno alle 19.30. L’evento è avvenuto durante una festa religiosa. Il bambino coinvolto nell’incidente è attualmente in gravi condizioni e ricoverato presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

L’incidente

Le circostanze riguardano un bambino di due anni che è caduto in un laghetto artificiale situato a Tor San Lorenzo. Questa località si trova nella marina di Ardea, lungo il litorale a sud di Roma. In base alle informazioni ricavate, l’incidente si è verificato nel corso di una festa religiosa poco dopo le 19.30 di ieri, lunedì 6 maggio. Pare che il piccolo fosse allontanatosi dai suoi genitori per poi cadere nello specchio d’acqua. Adesso, le sue condizioni sono molto gravi.

Le condizioni del piccolo

Subito dopo l’incidente, si sono presentati sul posto sia i carabinieri che il personale sanitario del 118. Il piccolo era incosciente al momento del ritrovamento. Dopo aver ricevuto le prime cure necessarie sul posto, è stato immediatamente trasferito d’urgenza in eliambulanza al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La sua prognosi è riservata, anche se le sue condizioni sono stabilizzate. Non si sa ancora se la sua vita è ancora in pericolo.

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Conducente condannato a otto anni di prigione

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Verdetto del Tribunale

Un uomo è stato condannato insieme a due suoi complici per abusi sessuali a una minore. Le violenze sono state perpetrate anche in gruppo e tutte documentate in video. Il pubblico ministero aveva richiesto una pena di 5 anni di reclusione.

L’accusa e la condanna

L’autista di Roma Tpl, azienda privata che gestisce parte del trasporto pubblico romano, è stato condannato a otto anni di reclusione. L’uomo, 47 anni, è accusato di aver abusato sessualmente più volte di una ragazza minorenne affetta da una grave malattia psichiatrica, e di aver filmato le violenze. I reati contestatigli sono violenza sessuale (anche di gruppo) e materiale pedopornografico: è stato riconosciuto colpevole di aver commesso gli abusi in compagnia di un altro uomo, e di aver poi diffuso i filmati a terzi.

Dettagli del processo

La sentenza è stata emessa ieri al termine del rito abbreviato presieduto dal giudice Angelo Giannetti. La condanna supera quella richiesta dal pubblico ministero, che aveva chiesto cinque anni di reclusione. Le altre due persone coinvolte sono state condannate a cinque anni e 4 mesi e sei anni di reclusione rispettivamente per la loro partecipazione agli abusi. Nonostante il pubblico ministero avesse chiesto l’assoluzione per il primo individuo, accusato di aver assistito alle violenze tramite videochiamata, il giudice ha negato la richiesta.

Inizio degli abusi

L’intera situazione ha avuto inizio sull’autobus di linea che l’uomo conduceva. La vittima, una giovane di 14 anni con problemi psichiatrici, veniva adescata dall’uomo alla fine della corsa. Dopo averle offerto una sigaretta e avere instaurato un primo contatto, l’abusatore non esitava a portare con sé la giovane a casa sua, dove abusava di lei. In un’occasione, ha commesso gli abusi in presenza del suo amico tramite videochiamata e in un’altra ha coinvolto un complice. Gli abusi risalgono a maggio 2022 e sono stati tutti filmati dall’autista ora condannato.

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Arresto del Presidente della Liguria Giovanni Toti: accusato di corruzione, ai domiciliari

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Aggiornamento dell’ 7 Maggio 2024, 09:49

Giovanni Toti, il presidente Ligure, è stato messo agli arresti domiciliari da parte della Guardia di finanza questa mattina. L’accusa che gli viene contestata è di corruzione legata all’esercizio della funzione e per attività contrarie ai doveri d’ufficio. Oltre a lui, sono stati arrestati Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità portuale, e l’imprenditore Aldo Spinelli.

Dettagli sull’Arresto

Secondo le informazioni rilasciate dal procuratore capo di Genova, Nicola Piacente, la Guardia di finanza di Genova ha posto in arresto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. L’accusa nei suoi confronti e di corruzione legata allo svolgimento della funzione e per attività contrarie ai doveri d’ufficio. Al momento, Toti, è agli arresti domiciliari in seguito all’ordinanza di custodia cautelare eseguita questa mattina.

Tra gli indagati per corruzione ci sono anche l’ex presidente dell’Autorità portuale, Paolo Emilio Signorini (anch’egli sotto accusa di corruzione e attualmente detenuto in via cautelare), oltre agli imprenditori portuali Roberto e Aldo Spinelli (accusati di corruzione nei confronti di Toti e Signorini, e attualmente agli arresti domiciliari).

Dettagli sull’indagine

L’inchiesta avviata dalla Procura di Genova si riferisce alle elezioni regionali della Liguria, presumibilmente quelle tenutesi nel 2020. Oltre alle citate persone, altri nove individui sono sottoposti a indagine, tra questi anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti. Interessante notare che è stato eseguito un sequestro di 570mila euro nei confronti di Signorini e gli Spinelli, denaro che è “presunto frutto dei reati di corruzione”. Le perquisizioni, come da fonte ufficiale, sono ancora in corso.

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Operazione polizia a Torre Maura: sgombero in corso dello Squat Radar

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Sgombero a Torre Maura

Un subbuglio si riscontra a Torre Maura, specificatamente allo stabile di via delle Averle 10. Sul luogo dell’evento, vigili urbani e agenti della polizia di Stato stanno intervenendo.

Sgombero dello Squat Radar

Questo disturbo è dovuto allo sgombero in corso dello Squat Radar, situato sempre in via delle Averle 10 a Torre Maura, una zona della periferia Est di Roma. Sul posto sono presenti vigili urbani e polizia di Stato. Secondo gli occupanti, ci sarebbero alcuni fermi, anche se questa notizia viene smentita dalla polizia.

Il contesto della situazione

A quanto pare, lo stabile era occupato da oltre venti anni. La questura di Roma riferisce che quest’operazione è in corso e si sta svolgendo senza problemi o criticità.

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Incidente a Torre Maura: 26enne muore schiantandosi contro semaforo, due ragazze ferite

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Mortale Incidente Stradale a Roma

Una notizia tragica viene da Roma, dove un giovane di 26 anni ha perso la vita in un terribile incidente stradale. A bordo di una Citroen C1, la vittima stava viaggiando insieme a due ragazze, che sono state subito portate in ospedale. Nonostante le ferite gravi, le due giovani non sono in pericolo di vita.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto nelle prime ore del mattino in viale Torre Maura 82. Pare che l’auto abbia improvvisamente perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. Nel frangente, la macchina è andata completamente distrutta, fortunatamente senza coinvolgere altri veicoli.

Sul luogo dell’incidente, il VII Gruppo Tuscolano della Polizia Locale di Roma Capitale sta lavorando per raccogliere prove e testimoni. La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire, ed è in corso un’indagine per determinare le cause dell’incidente, tra cui possibili distrazioni o colpi di sonno da parte del conducente.

Altri Recenti Incidenti Mortali nel Lazio

Questo è solo l’ultimo di una serie di incidenti mortali che hanno colpito il Lazio di recente. Nel fine settimana, un altro giovane, Maicol Mattei, di appena 33 anni, ha perso la vita in un incidente sulla via Appia. Per ragioni ancora da accertare, Mattei ha perso il controllo della sua auto durante un sorpasso, colpendo prima un platano e poi un’altra macchina con cinque giovani a bordo. Mattei è morto sul colpo, ma fortunatamente i cinque giovani a bordo dell’altra vettura sono sopravvissuti con ferite lievi e non sono in pericolo di vita.

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Michela Andretta, 29 anni, muore in clinica dopo un intervento per angioma

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La Morte di Michela Andretta

Michela Andretta, una giovane donna di 28 anni, è tragicamente deceduta a seguito di un intervento chirurgico per l’asportazione di un angioma posizionato dietro l’orecchio sinistro. Si sta indagando sulla causa del decesso, e un’autopsia sarà eseguita sul corpo della ragazza nelle prossime ore.

Complicazioni del Caso

Nonostante l’operazione fosse considerata di routine e senza gravi rischi, Michela è morta per delle complicazioni sopraggiunte in sala operatoria presso la clinica Fabia Mater a Roma. La sua famiglia ha denunciato l’incidente alle forze dell’ordine e ora si attende pazientemente i risultati dell’autopsia per stabilire i motivi esatti del decesso. La famiglia sostiene che Michela non avesse alcun problema di salute o allergia di rilievo.

Generalmente, interventi per l’asportazione di angiomi – lesioni cutanee benigne – sono considerati routine e spesso eseguiti ambulatorialmente, senza necessità di ricovero ospedaliero. Al momento, non è chiaro se avrebbe potuto essere fatto qualcosa per salvare Michela. La clinica Fabia Mater, come molte strutture private, non ha un reparto di rianimazione. Quando si verificano complicazioni come nel caso di Michela, il paziente deve essere trasportato urgentemente in un altro ospedale con un reparto di terapia intensiva.

Dubbi e Dolori

È curioso notare che molte cliniche private a Roma non dispongono di un reparto d’urgenza, situazione perfettamente legale. Queste strutture private eseguono vari tipi di interventi chirurgici, complessi o meno, come quello a cui è stata sottoposta Michela. Al momento, non si può stabilire se un trasferimento immediato in terapia intensiva avrebbe potuto salvare la giovane donna, ma è un aspetto che i medici legali considereranno sicuramente.

Per la famiglia di Michela, era una giovane donna sana, al pieno della sua giovinezza, e amante della vita. “È difficile parlare con loro, perfino per me in questo momento”, ha dichiarato l’avvocata Marina Colella al Messaggero. “Trovano difficile esprimersi. Dicono poche parole prima di scoppiare a piangere. Sono increduli e disperati. Non riescono a capacitarsi di quanto è accaduto”.

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Attenzione: Possibili disagi su metro, bus, treni. Le informazioni necessarie

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Sciopero dei trasporti a Roma

Sciopero dei trasporti a Roma in arrivo lunedì 6 maggio. Per chi si affida al trasporto pubblico, l’inizio della settimana potrebbe essere problematico. I sindacati Cobas lavoro privato, Adl (Associazione dei lavoratori) Cub Trasporti e il Sindacato generale di base (Sgb) hanno proclamato uno sciopero della durata di 24 ore.

Le linee interessate dallo sciopero

Ma quali saranno i servizi coinvolti da questa mobilitazione? L’iniziativa sindacale coinvolge la rete Atac, Roma Tpl e Ati (Autoservizi Troiani/Sap). L’impatto dello sciopero interessera sia la Capitale che la provincia di Roma, con servizi metro, bus e tram a rischio. Anche i lavoratori Cotral hanno deciso di partecipare allo sciopero, il che potrebbe portare alla soppressione delle corse garantite da questa società di trasporti della Regione Lazio.

Le fasce di garanzia

Durante la giornata dello sciopero, saranno comunque rispettate le cosiddette fasce di garanzia. Per legge, è previsto che qualche servizio sia comunque garantito anche durante lo sciopero. Di conseguenza, dalle prime ore del mattino fino alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59, treni, bus, tram e metro dovrebbero funzionare come di consueto.

I notturni

Ciò che non è garantito, lunedì 6 maggio, sono i bus notturni con corse programmate dopo mezzanotte. Le linee coinvolte sono le 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e per quanto riguarda le linee della Roma Tpl, le linee coinvolte sono le 314-404-444.

Le ragioni dello sciopero

Per Cobas Lavoro Privato, Adl, SGB e CUB Trasporti lo sciopero è stato indetto per diverse ragioni. Tra queste, l’appoggio all’aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a stipendio invariato e una diminuzione del periodo di guida per gli autisti; l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per gli utenti del servizio di TPL; il blocco delle privatizzazioni. L’USB, invece, sciopera per il mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori 2024 2027, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 28.11.2018.

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Deceduto un 33enne, cinque giovani feriti

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Riepilogo dell’Incidente Mortale a Fondi

L’incidente è avvenuto nella notte sulla via Appia, a Fondi. Purtroppo, non c’è stata speranza per la vittima, un uomo di 33 anni. Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sulle cause dell’incidente.

Illustrazione del luogo dell’incidente mortale a Fondi

Dettagli dell’Incidente

La tragedia si è verificata la notte scorsa a Fondi, in provincia di Latina. Un 33enne ha tragicamente perso la vita dopo aver perso il controllo della sua auto su via Appia. Le prime informazioni rivelano che l’uomo è uscito fuori strada, ha colpito un albero e poi è rimbalzato nell’opposto senso di marcia, schiantandosi contro un’auto guidata da un giovane di vent’anni. Altri quattro ragazzi, con età tra i 19 e i 24 anni, erano a bordo dell’auto. Sono stati soccorsi dal personale del 118 e trasportati negli ospedali di Latina e Terracina, fortunatamente con solo ferite lievi.

Indagini in Corso

I carabinieri, oltre al personale sanitario del 118, sono stati chiamati sul posto dell’incidente. Le indagini sulla dinamica del sinistro sono ancora in corso. Non è ancora chiaro come la vittima abbia perso il controllo dell’auto, né perché sia rimbalzato nella corsia opposta dopo aver colpito l’albero. Entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine per ulteriori indagini.

Conseguenze dell’Incidente

Per la vittima, un 33enne residente a Terracina, non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate nell’impatto. Nonostante lo shock, i ragazzi a bordo dell’altra vettura sono risultati fortunati, riportando solo ferite lievi. I carabinieri li interrogheranno per cercare di capire meglio cosa sia realmente accaduto, al fine di fare luce sulla tragedia e comprendere meglio le cause del sinistro.

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Parroco entra armato in chiesa a San Pietro, afferma sia per difesa personale

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Arresto del Parroco a Roma

Un insolito incidente si è verificato oggi, domenica 5 maggio, intorno alle 9 del mattino. Un pastore, originario della Repubblica Ceca, è stato denunciato per il possesso illecito di armi dalle forze dell’ordine del commissariato Borgo di Roma.

![San Pietro Polizia](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2021/07/San-Pietro-polizia-1200×675.jpg)

Fermato al Controllo di Sicurezza

Il pastore, vestito nella sua veste talare, si stava avvicinando ai posti di controllo per accedere a Piazza San Pietro. Tuttavia è stato fermato perché aveva con sé una pistola ad aria compressa, un cutter e un cacciavite.

L’incidente è avvenuto nelle prime ore della mattina, intorno alle 9, ai posti di controllo prefiltraggio frequentati dai fedeli che cercano di accedere a Piazza San Pietro. Quando gli agenti di polizia lo hanno interrogato, l’uomo si è difeso dicendo che le armi erano per autodifesa e che portava con sé una borsa non sua.

Cattura di un Pericoloso Fuggiasco a Roma

Oggi Papa Francesco si è affacciato dalla finestra dello studio del Palazzo Apostolico per recitare il Regina Coeli con i fedeli e i pellegrini riuniti in piazza San Pietro. Il pontefice ha dato una lezione di compatimento e perdono, sottolineando l’importanza dell’amicizia.

Il vangelo di oggi ci racconta di Gesù che afferma ai suoi apostoli: “Non vi chiamo più servi, ma amici”. Quest’idea viene poi discussa dal pontefice, mettendo in luce l’importanza dell’amicizia oltre gli obblighi di un servitore di Dio, poiché per Gesù, l’amicizia è più preziosa di qualsiasi altro regalo.

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Rifiuto del condominio alla nuova targa in memoria di Matteotti proposta dal Comune

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Proposta di Sostituzione della Targa in Memoria di Giacomo Matteotti Rigettata

Il Comune di Roma ha proposto la sostituzione della vecchia targa non ufficiale in ricordo dell’omicidio di Giacomo Matteotti con una nuova. La proposta è stata quindi presentata all’assemblea di condominio per un parere urgente. Tuttavia, l’assemblea ha risposto in maniera negativa alla proposta del comune.

Dettagli del Delitto di Giacomo Matteotti

Il 10 giugno 2024 ricorre il centenario del delitto del segretario del partito socialista unitario Giacomo Matteotti. Quel giorno, il deputato uscì dal palazzo nel quale risiedeva, situato nel quartiere Flaminio a Roma, via Giuseppe Pisanelli, incontro al suo destino per mano di una squadra fascista.

Discordia sulla Sostituzione della Targa

Il Comune di Roma aveva intenzione di sostituire la targa non ufficiale e posta senza autorizzazione sul muro dell’edificio con una nuova. Tuttavia, i condomini hanno deciso di mantenere la targa attuale, non volendo sostituirla con una nuova. Il testo attuale della targa su via Pisanelli recita: “qui abitava Giacomo Matteotti quando uscendo di casa, il 10.6.1924, andò incontro alla morte”.

Il Nuovo Testo Proposto

Il nuovo testo proposto dal Comune di Roma, in collaborazione con il municipio e la Fondazione Matteotti, reciterebbe come segue: “in questa casa visse Giacomo Matteotti (1885-1924) fino al giorno della morte per mano fascista. Roma pose cent’anni dopo in memoria del martire del socialismo e della democrazia”.

Dimensioni della Nuova Targa e Obiezioni dell’Assemblea

La nuova targa proposta dal comune, in travertino romano, sarebbe molto più grande rispetto a quella attuale. Tuttavia, i condomini hanno espresso il loro rifiuto alla sostituzione, e il loro parere è vincolante. Inoltre, il comune aveva previsto di inaugurare la nuova scritta nel giorno dell’anniversario del delitto, il prossimo 10 giugno.

Storia della Vecchia Targa

La vecchia targa fu apposta dall’architetto Paolo Marocchi, inquilino del quinto piano del palazzo di via Pisanelli dove viveva Matteotti con la famiglia. Quindici anni fa, senza alcuna autorizzazione, Marocchi chiese a un marmista di realizzare la scritta, che costò appena 200 euro, e la fissò sul muro accanto all’ingresso del palazzo. L’episodio è stato raccontato dallo stesso architetto nel suo libro ‘Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi’.

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