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Fedez versione Babbo Natale: regala in giro per Milano pacchetti da 1000 euro

Cinque categorie di persone alle quali elargire un dono di Natale; l’iniziativa nata sul canale Twitch del cantante
Fedez continua a fare beneficienza. Solo pochi giorni fa lui e la moglie Chiara Ferragni sono stati insigniti dell’ambrogino d’oro, riconoscimento ricevuto in seguito alla raccolta fondi che ha portato alla costruzione di una nuova terapia intensiva presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Ma non basta. Il weekend scorso infatti, il cantante ha deciso di portare a compimento un’altra azione a scopo benefico.
L’iniziativa
Donare 5000 euro a cinque persone diverse, scelte dai suoi fan. Questo il succo dell’iniziativa, che ha visto la raccolta delle donazioni svolgersi nei mesi di ottobre e novembre sul canale di Fedez. Sono stati poi gli stessi utenti a definire a quali categorie di persone le somme raccolte dovevano essere devolute. I followers del cantante hanno deciso che i 5mila euro racimolati, divisi in altrettanti pacchetti da mille euro l’uno, dovevano essere destinati a: un rider, un senzatetto, un artista di strada, un cameriere/ristoratore e un volontario. Lo scorso weekend quindi Fedez, a bordo della sua Lamborghini, ha iniziato il giro di “distribuzione” per Milano, mostrando tutto in una diretta trasmessa su Twitch.
I beneficiari
Una cassiera del Mc Drive, un senzatetto che dormiva per la strada; e ancora un rider impegnato in una consegna. E infine una volontaria della Croce Rossa, che stava aspettando il bus dopo il suo turno. Sono rimasti tutti estremamente sorpresi d e felici di ricevere la busta.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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