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Gli effetti della pandemia sulle coppie in procinto di sposarsi

Gli effetti della pandemia sulle coppie che stavano per sposarsi ma poi hanno dovuto abbandonare tutto – Ce lo spiega la nostra psicologa criminologa Alessia Micoli
Gli effetti della pandemia sulle coppie che stavano per sposarsi – La pandemia della Sars2 ha avuto svariati effetti negativi su molte coppie che erano in procinto di sposarsi e che hanno effettuato le pubblicazioni ma che hanno visto più volte spostare la propria cerimonia. Sono state moltissime le coppie, circa settanta mila da una stima elaborata sulla base di dati Istat, che hanno dovuto rimandare il grande giorno ad una nuova data. Purtroppo il Coronavirus ha messo a dura prova il comparto dei matrimoni così come tutte le cerimonie.
Le coppie si sono trovate in grande difficoltà ed hanno dovuto gestire ansie e preoccupazioni relative all’incertezza del proprio futuro; sappiamo che anche il discorso economico ha avuto degli effetti negativi sul futuro di molte persone. Parlare di matrimonio significa parlare di amore, nonostante la visione odierna sia mutata rispetto ai tempi addietro ed al giorno d’oggi molti sentimenti vengono messi in discussione a causa dei forti scossoni dati dalla pandemia. Il matrimonio dovrebbe essere l’inizio di un nuovo punto nella storia tra due persone ed alcune coppie vedendo rimandare questo passo non hanno retto lo stress.
Molte coppie hanno rinunciato alla cerimonia, sposandosi solo in Chiesa con pochi familiari limitandosi ad un bacio con la mascherina e infilandosi la fede sì sui guanti bianchi, ma di lattice usa e getta. Questo perché per molte coppie il Coronavirus non ha minato il proprio rapporto, a differenza di molti che vedendo l’incertezza della definizione della data hanno iniziato a sviluppare dei sintomi di disagio, di ansie che li hanno visti dubitare dei propri sentimenti a causa del forte disagio psicologico creato dalla chiusura forzata dovuta all’emergenza sanitaria. A differenza di altre coppie che non hanno retto il colpo e che l’agitazione a causa del Coronavirus li ha portati a non riuscire a gestire i propri rapporti ed a rompere i legami relazionali.
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Col Suv investe uomo a spasso con il cagnolino solo perché gli ha detto di andare piano

Come tutti i giorni, era a spasso con il suo cane il trentanovenne rumeno investito in piena campagna nettunense. Il suo aggressore, un connazionale di 25 anni, è stato arrestato per tentato omicidio dagli Agenti del Commissariato Anzio-Nettuno.
Non era la prima volta che la vittima, durante le sue passeggiate con il suo amico a quattro zampe, aveva incrociato per strada il suo aggressore mentre sfrecciava a forte velocità a bordo di un suv.
Temendo per l’incolumità del suo cagnolino, lo aveva esortato più volte a rallentare la corsa, ma, anziché assecondarlo, il suo connazionale aveva minacciato sia lui che il cane ed era ripartito a tutto gas.
La situazione, però, è degenerata l’altro giorno, quando l’aggressore, all’ennesimo richiamo sulla guida da parte della vittima, dalle parole è passato ai fatti e, a forte velocità, si è scagliato contro di lui ed il suo cane.
Nonostante la prontezza del malcapitato – che, in un primo momento, era riuscito a gettarsi col suo amico a quattro zampe in un fosso lì vicino – quando poi è tornato in strada, si è visto travolgere dal paraurti posteriore dell’auto. Davanti a lui, l’aggressore, a bordo del fuoristrada, aveva ingranato in retromarcia per sorprenderlo, riuscendo a colpirlo ad una gamba.
Rifugiatasi di nuovo tra le sterpaglie del fosso, terrorizzata per le ritorsioni del suo connazionale, che, nel frattempo, era tornato per il secondo “round” accompagnato da un amico, la vittima ha chiesto aiuto al 112 (N.U.E.).
Sono stati gli Agenti del Commissariato Anzio Nettuno, allertati dalla Sala Operativa della Questura, ad intercettare l’auto pirata, riuscendo a bloccarla proprio mentre cercava di fuggire a forte velocità.
Arrivati, poi, sul luogo dell’investimento, i poliziotti hanno trovato la vittima ed il cane accovacciato, ancora mimetizzati dietro ad un cespuglio. L’uomo è stato subito soccorso e trasportato in ospedale per le cure del caso, riportando lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Il cane, sano e salvo, è stato affidato alla mamma della vittima.
I successivi accertamenti hanno consentito di accertare che il suv incriminato risultava provento di un furto avvenuto nel novembre 2024 e che il conducente fosse sprovvisto di patente di guida.
Per il cittadino rumeno, quindi, si sono aperte le porte del carcere veliterno, dove resterà ristretto in regime di custodia cautelare.
Si evidenzia che il procedimento penale nei confronti dell’indagato non è ancora definito e che eventuali responsabilità verranno definitivamente accertate solo a seguito di sentenza irrevocabile di condanna.
Roma e dintorni
Vigilanza privata come forma di deterrenza

Così Giulio Gravina, vice presidente dell’Anivp, l’Associazione nazionale imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, a seguito dei recenti fatti inerente la movida che si sono registrati nella Capitale
“Il decreto Piantedosi che ha introdotto le linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici riconosce già un ruolo per la vigilanza privata”. Così Giulio Gravina, vice presidente dell’Anivp, l’Associazione nazionale imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, a seguito dei recenti fatti inerente la movida che si sono registrati nella Capitale.
“Infatti – continua Gravina – il provvedimento del ministero dell’Interno prevede che gli impianti di videosorveglianza installati dai proprietari degli esercizi pubblici, possono essere affidati a istituti di vigilanza privata, nel rispetto delle norme stabilite a tutela della riservatezza”.
“La vigilanza privata può dare il proprio contributo anche sotto l’aspetto dei servizi di pattugliamento degli spazi in prossimità degli esercizi pubblici, come forma di deterrenza, sempre nell’assoluta collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia locale, e senza compromettere l’atmosfera del divertimento”,conclude Gravina.
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