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Cronaca

Morte Maradona, clamorosa svolta: in 7 accusati di omicidio volontario

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Morte Maradona, clamorosa svolta: in 7 accusati di omicidio volontario

Svolta nelle indagini: sarebbero 7 le persone coinvolte nella scomparsa di Maradona

Morte Maradona. A sei mesi dalla scomparsa del grande calciatore argentino arriva una clamorosa svolta nelle inchiesta riguardante le circostanze della sua morte, che a quanto pare potrebbe essere stata causata in maniera intenzionale. Indagati in tal senso 7 individui che facevano parte dello staff sanitario di cui Maradona si avvaleva negli ultimi mesi della sua vita. Si tratta di Leopoldo Luque, il neurochirurgo che operò il Pibe de oro per un ematoma al cervello, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, la dottoressa Nancy Forlini, il coordinatore Mariano Perroni e due infermieri.

Morte Maradona, il nuovo capo d’accusa

L’accusa per loro ora è di omicidio volontario. Il capo di accusa è stato modificato in seguito alla perizia medica emessa lo scorso 3 maggio, in base alla quale si evince che la morte del campione poteva essere evitata. La sua scomparsa quindi sembra essere frutto della negligenza dei medici che lo seguivano, accusati dagli inquirenti di avere addirittura compiuto nei riguardi di Maradona azioni ”inadeguate, carenti e spericolate”, come riportato dal quotidiano argentino La Nación, che si è sempre interessato alla vicenda.

Il neurochirurgo Luque è inoltre accusato di aver usato un documento falso, avendo contraffatto la firma di Maradona per richiedere la cartella clinica nell’ospedale dove l’ex calciatore era stato operato alla testa.

Il dottor Leopoldo Luque insieme a Diego Armando Maradona dopo l’intervento alla testa

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

Sara, 42 anni, è stata trovata senza vita in una villetta a Manziana, vicino Roma. Non è ancora chiaro se la causa del decesso sia un incidente o un malore improvviso.

Il corpo è stato scoperto in via Santa Severa nella mattina di sabato 5 luglio. Alle 6, i carabinieri della compagnia di Bracciano insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti dopo una chiamata al NUE 112. La donna giaceva a terra all’interno della villetta, situata di fronte a un mobilificio: Sara, residente a Oriolo Romano nel viterbese, si trovava a Manziana come ospite di un amico, proprietario della casa.

L’autopsia, che si svolgerà all’ospedale Gemelli, servirà a chiarire le cause del decesso e verificare se fossero presenti alcol o sostanze stupefacenti.

Al momento il caso è trattato come morte accidentale, ma non si escludono altre ipotesi, anche se non sono stati rilevati segni evidenti di violenza. I carabinieri hanno ascoltato il padrone di casa, i familiari della vittima e i testimoni presenti nei dintorni, tra cui i dipendenti del mobilificio e del bar vicino, per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Sara.

È importante lasciare spazio alle indagini e non trarre conclusioni affrettate, rispettando il dolore dei familiari e confidando che l’autopsia possa fare chiarezza su quanto accaduto.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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