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Caccia in città, ok del Governo all’emendamento in Manovra

Caccia in città, la decisione per controllare e gestire l’avanzata degli animali selvatici

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Caccia in città, ok del Governo all’emendamento in Manovra

Caccia in città, ora è ufficiale. A concedere l’autorizzazione la Commissione Bilancio della Camera. D’ora in poi quindi l’attività venatoria sarà permessa anche laddove fino era proibita, quindi anche nei parchi urbani e nelle aree protette. E anche sotto il profilo della tempistica non ci saranno restrizioni: i fucili potranno ‘cantare’ anche quando di norma dovrebbero restare muti. La misura ha lo scopo di contenere le specie selvatiche, che ultimamente avevano preso un po’ troppo possesso delle città, spingendosi dalle zone periferiche finanche a quelle più centrali. E le reazioni non si sono fatte attendere. Su tutte, quelle dei movimenti animalisti e ambientalisti.

CACCIA IN CITTÀ, GLI ANIMALI SI POTRANNO ANCHE MANGIARE 

Le quali sottolineano in primo luogo come sia stata violata la normativa UE denominsta Habitat, che tutela la biodiversità. Non solo: nel mirino c’è anche l’osservanza dell’articolo 9 della Costituzione. Senza dimenticare i pericoli per animali e persone. A tali osservazioni i promotori dell’emendamento replicano che le autorità coordineranno le operazioni, effettuate in collaborazione con cacciatori con licenza e forze dell’ordine. Inoltre gli animali abbattuti saranno analizzati dai veterinari e, in caso di esito positivo, destinati al consumo alimentare. Tra le specie coinvolte, oltre ai cinghiali, anche daini, nutrie e persino volpi, orsi e lupi.

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Passante onesto scopre 250 euro e li cede ai vigili urbani, ricevendo una ricompensa dal proprietario dimenticone

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Passante onesto scopre 250 euro e li cede ai vigili urbani, ricevendo una ricompensa dal proprietario dimenticone

Una storia che vi scalderà il cuore e vi farà riflettere sull’onestà in un mondo frenetico! #OnestàStraordinaria

Immaginate di imbattervi in un mucchio di banconote per strada: la tentazione sarebbe fortissima, ma un passante a Roma ha scelto di fare la cosa giusta, consegnando ben 250 euro ai vigili urbani. Questa incredibile gesto di integrità ha catturato l’attenzione di tutti, facendoci chiederci: quante persone al giorno d’oggi agirebbero allo stesso modo?

La Scoperta Inaspettata

Mentre camminava per le vie della città, il passante ha rinvenuto il denaro, probabilmente perso da qualcuno in un momento di distrazione. Invece di intascarlo, ha immediatamente contattato le autorità, dimostrando un coraggio e un senso civico che meritano di essere celebrati. Ma cosa succede dopo? Le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare il proprietario grazie a dettagli come il luogo del ritrovamento.

La Ricompensa Inaspettata

Il proprietario dei soldi, grato per l’azione onesta, non si è limitato a un semplice ringraziamento: ha deciso di offrire una ricompensa al passante, trasformando questa storia in un esempio vivido di come la bontà possa ripagare.

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Ministero della Giustizia costretto a risarcire un criminale per cella troppo angusta

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Ministero della Giustizia costretto a risarcire un criminale per cella troppo angusta

ShockInCarcere Hai mai immaginato che una semplice cella troppo piccola possa scatenare un risarcimento milionario e far tremare le istituzioni?

In un caso che sta accendendo i riflettori sulle carceri italiane, il Ministero della Giustizia è stato costretto a risarcire un detenuto per condizioni inaccettabili, lasciando tutti a chiedersi quali altri segreti nascondono le prigioni del Paese. Immagina di scoprire che lo spazio vitale di un recluso era così ristretto da violare le norme basilari: un vero colpo al cuore del sistema penitenziario.

Le Condizioni Sconvolgenti

Le indagini hanno rivelato che la cella in questione era drammaticamente sotto lo standard, con spazi ristretti che potrebbero aver influito sulla salute e sui diritti del detenuto. Fonti vicine al caso parlano di “spazi angusti e invivibili”, un problema che potrebbe interessare migliaia di strutture in Italia e che ora sta alimentando dibattiti accesi online.

Il Risarcimento da Capogiro

Non è solo una multa: il Ministero ha dovuto sborsare una somma sostanziosa per “l’inadeguatezza delle condizioni detentive”, come confermato da documenti ufficiali. Ma cosa succederà ora? Questa decisione potrebbe aprire le porte a nuove cause, con i cittadini che si interrogano: e se anche tu scoprissi che le carceri nascondono altre gravi violazioni?

Restate sintonizzati per gli aggiornamenti su questa storia che potrebbe cambiare per sempre le regole del sistema giudiziario italiano.

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