Attualità
Cedolare al 26% solo per affitti multipli : le nuove direttive
Cedolare al 26% solo per affitti multipli

Il Governo ha approvato una nuova versione della manovra che prevede un aumento dell’aliquota della cedolare secca dal 21 al 26%. Tuttavia, questo aumento si applicherà solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni più di un appartamento.
Attualmente, l’aliquota della cedolare secca è fissata al 21%, ma verrà innalzata al 26% solo se si destina alla locazione breve più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta. Questa modifica mira a disincentivare la pratica di affittare più unità abitative a breve termine, spingendo gli investitori a scegliere locazioni a lungo termine.
L’introduzione di questa misura ha suscitato diverse reazioni. Da un lato, ci sono coloro che sostengono che l’aumento dell’aliquota sia giustificato per evitare speculazioni nel settore degli affitti brevi. Dall’altro lato, invece, ci sono coloro che ritengono che questa decisione possa penalizzare gli investitori che vogliono sfruttare le opportunità offerte dal settore degli affitti brevi.
In ogni caso, è importante tenere presente che questa modifica riguarda solo gli affitti multipli per periodi inferiori a 30 giorni. Affittare un singolo appartamento per un periodo superiore ai 30 giorni non comporterà l’aumento dell’aliquota al 26%.
Questa è una notizia dell’ultima ora che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato degli affitti brevi. Sarà interessante osservare come questa misura influenzerà gli investitori e il settore immobiliare nel suo complesso.
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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